Sei veicoli fermati per controlli di cui tre multati, questo l’esito del “google day” della Polizia Municipale. Si tratta della sperimentazione ideata dal comandante Alessandro Casale e ispirata alla filosofia del colosso del web per cui ai dipendenti viene lasciato del tempo per dedicarsi a ciò che preferiscono. Periodicamente, a rotazione, gli agenti decidono autonomamente a cosa dedicare il proprio turno di lavoro con la totale libertà di spaziare seguendo le proprie attitudini.
Oggi la coppia di motociclisti dell’Autoreparto, con il chiodo fisso della sicurezza stradale, ha deciso di pattugliare con le moto di servizio le strade della periferia nord. Sei i veicoli fermati e sottoposti a controlli. Tre conducenti sono risultati in regola, mentre per gli altri tre sono scattate multe e altri provvedimenti su patenti e veicoli. In ordine il primo conducente, uno scooterista di 45 anni è stato colto in flagrante in sella a uno scooter 150 con la sola patente di categoria B e quindi non valida per i veicoli a due ruote con cilindrata superiore ai 125.
Per questa violazione è scattata la sanzione da 1.001 euro e il ritiro di patente ai fini della sospensione. Dagli accertamenti è inoltre emerso che lo scooter aveva a carico le “ganasce fiscali” per una pendenza del proprietario con l’Agenzia dell’Entrate di quasi 40.000 euro. Per questa violazione la sanzione ammonta a 777 euro. Il secondo a incappare nei controlli degli agenti motociclisti è un cittadino cinese alla guida di un’auto di grossa cilindrata che è stato sanzionato per non aver dato la precedenza a due pedoni che stavano attraversando la strada sulle strisce.
Per lui è scattata una multa da 163 euro e la decurtazione di 8 punti sulla patente.
Cinese anche il terzo conducente sottoposto a controllo. L’uomo, 48 anni, è stato “beccato” dalla Polizia Municipale alla guida dell’auto della moglie, sua passeggera, nonostante che gli fosse stata revocata la patente nel 2008. Gli agenti hanno multato l’uomo con un verbale da 5.000 euro, per l’auto è scattato il fermo amministrativo per 3 mesi e anche la moglie è stata sanzionata per incauto affidamento (389 euro). Anche l’auto è risultata gravata dalle “ganasce fiscali”: per cui è scattato un ulteriore verbale da 777 euro.