Oggi il trasporto aereo sta vivendo uno dei suoi drammi. Sono saltati i server Microsoft di gestione in cloud in Usa, con ripercussioni in Europa e in Italia.
“La situazione è in continua evoluzione – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e la confusione è tanta. Il guasto informatico ha una portata non indifferente, ma questo non deve essere un alibi per scaricare i disagi sui passeggeri”.
“Prima di tutto le compagnie devono garantire un’informazione corretta e tempestiva – afferma Stefano Gallotta, avvocato di Codici esperto nel settore viaggi e turismo – e questo non starebbe avvenendo, stando a quanto riportato dagli organi di informazione e dal racconto anche di alcuni viaggiatori. I diritti devono essere rispettati anche in situazioni simili. Il passeggero può chiedere il rimborso del biglietto o la riprotezione sul primo volo utile, in quest’ultimo caso con l’assistenza e, ove necessario, il pernottamento gratuito”.
Approfondimenti
Se non si accetta di rinunciare alla partenza in cambio di soldi, si ha diritto:
- al rimborso del prezzo del biglietto o ad un nuovo volo che stia bene al passeggero;
- assistenza: pasti e bevande e, se c’è da aspettare, albergo e trasferimenti;
- compensazione pecuniaria: 250 euro per i voli inferiori a 1.500 Km, 400 euro per i voli superiori a 1.500 km; 600 euro per i voli superiori a 3.500 km (compenso che diminuisce del 50% se l’orario di arrivo del nuovo volo non superi rispettivamente le due, tre o quattro ore). Rimborso in contanti o altro, decide il passeggero. Compensazione non dovuta se il passeggero è stato informato almeno due settimane prima della partenza.
Ritardo del volo
I diritti sono gli stessi di overbooking e cancellazione, ma valgono per ritardi:
- di almeno due ore per i voli fino a 1500 Km
- di almeno tre ore per i voli fino a 3.500 Km
- di almeno quattro ore per i voli superiori a 3.500 Km.
- Per le compensazioni pecuniarie sul ritardo del volo non c’è automatismo, ma vanno chieste e, nel caso, fare causa alla compagnia aerea (confortati da una sentenza della Corte di Giustizia europea).
Se la compagnia offre una sistemazione in una classe superiore a quella prevista dal biglietto aereo il passeggero NON e' tenuto al pagamento di supplementi. Se si viene sistemati in una classe inferiore, invece, spetta un rimborso.