Gipi è il protagonista della mostra estiva di Palazzo Blu, a cura di Giorgio Bacci. Al secolo Gian Alfonso Pacinotti, nato a Pisa nel 1963, Gipi è un talento poliedrico e uno dei maggiori protagonisti della scena culturale italiana. Fumettista e disegnatore di fama internazionale, vincitore dei più importanti premi di settore in Europa, è alla sua prima mostra a Pisa, che si intitola ‘Gipi. Storie d’artista.
La mostra propone un’ampia selezione di tavole originali, oltre 90 disegni, da alcuni dei suoi maggiori successi e permette di entrare nel mondo creativo di uno dei talenti contemporanei più apprezzati. Affascinante è la varietà stilistica delle opere in mostra: dalle ampie e poetiche aperture paesaggistiche alle serrate parti dialogate, Gipi concilia raffinata sensibilità pittorica e talento narrativo, coinvolgendo lo spettatore/lettore in storie che catturano l’attenzione.
La mostra permette di seguire lo sviluppo della carriera dell’artista, apprezzandone la capacità narrativa e l'abilità artistica e propone disegni originali tratti da Esterno notte, La terra dei figli, unastoria, Appunti per una storia di guerra. Una selezione di opere che colpisce per il susseguirsi appassionante di tecniche e stili differenti.
Dalla tecnica mista di Esterno Notte agli acquerelli di una storia e Appunti per una storia di guerra, fino ai pennarelli di La Terra dei figli, il visitatore può constatare la molteplicità degli strumenti espressivi impiegati.
Per il quinto anno consecutivo il ciclo delle esposizioni artistiche estive di Palazzo Blu è dedicato alla grafica d’artista. Gipi è un fumettista, ma è anche scrittore, illustratore e regista. Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi premi in prestigiosi concorsi letterari e artistici di caratura internazionale, dal Premio Goscinny (e Miglior Libro) al Festival di Angôuleme del 2006 per Appunti per una storia di guerra, segnalato anche dalla rivista «Lire» come uno dei 20 migliori libri del 2005, al premio Max und Moritz sempre del 2006 per Gli Innocenti (miglior libro straniero al Festival del fumetto di Erlangen), fino al premio Micheluzzi come miglior disegnatore al Festival Comicon di Napoli, vinto nel 2004 con Esterno Notte e nel 2005 con Questa è la stanza; è stato poi nominato Magister per l’edizione del 2019 L’inclusione della graphic-novel una storia nei dodici finalisti del Premio Strega, nel 2014, segna uno spartiacque nella critica contemporanea : per la prima volta un fumetto viene segnalato per ricevere un premio di natura prettamente letteraria.
La vicenda sottolinea una delle caratteristiche specifiche di Gipi: oltrepassare i confini prestabiliti e seguire l’istinto di una sperimentazione continua, diventando anche il regista di alcuni film d’autore presentati con successo al Festival del Cinema di Venezia (nel 2011 L’ultimo terrestre e nel 2018 Il ragazzo più felice del mondo).
“Sfogliando i suoi libri, a colpire il lettore o l’osservatore sono prima di tutto la qualità grafica e la capacità narrativa dell’artista, capace di sviluppare un’ampia e delicata tastiera stilistica: dall’acquerello al gesso, dalla matita al pennarello, dall’olio all’acrilico, impiegando formati e supporti diversi”, spiega il curatore della mostra Giorgio Bacci. Il catalogo “Gipi. Storie d’artista” è pubblicato da Felici Editore ed è disponibile presso il book store Blu Book di Palazzo Blu e in tutte le librerie. Il volume, riproducendo tutte le opere in mostra, conduce nel mondo dell’artista per apprezzarne l’abilità creativa e la capacità artistica, in un susseguirsi appassionante di tecniche e stili differenti. Il catalogo propone un saggio critico di Giorgio Bacci, che è anche il curatore del libro e un’intervista a Gipi, che guida il lettore alla scoperta della sua arte.