Si è svolta oggi, nella biblioteca storica “Attilio Mori” dell’Istituto Geografico Militare, alla presenza del Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, la cerimonia di avvicendamento al comando tra il Generale di Corpo d’Armata Pietro Tornabene e il Generale di Divisione Roberto Vannacci.
All’evento hanno partecipato autorità religiose, civili e militari locali.
Il Generale Castellano, prima del suo intervento, al fine di esprimere, tutti insieme, il sentimento di cordoglio e di vicinanza ai familiari delle vittime del tragico incidente avvenuto lo scorso 15 giugno, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio.
Poi ha evidenziato: “oggi salutiamo il Generale Pietro Tornabene, Ufficiale dall’altissimo profilo culturale che durante il suo mandato ha rafforzato, in modo brillante, il legame con la città di Firenze e la Regione Toscana. Ne sono chiara testimonianza i riconoscimenti del “Fiorino d’Oro” e Pegaso d’Oro”. Sono sicuro che il nuovo Comandante, Generale di Divisione Roberto Vannacci, con cui condividiamo una comune e vasta esperienza operativa, saprà anche lui mantenere alto il nome dell’IGM e con la squadra ormai consolidata continuare a dare lustro a questo Istituto”.
Il Generale di Corpo d’Armata Tornabene, che aveva assunto il comando circa sei anni fa, ha così voluto salutare il suo Istituto e la città di Firenze: “chiudo oggi la mia esperienza professionale con l’orgoglio di aver comandato un ente unico e che rappresenta un’eccellenza della Forza Armata e dell’intero Paese. Alle donne e agli uomini, civili e militari, anima dell’Istituto, va il mio plauso e il mio più sentito ringraziamento. Non dimenticherò mai i volti di tutti voi e in particolare quelli di chi tragicamente abbiamo perso la scorsa settimana: Leonardo Sensitivi e Tiberio Ghelardini. La famiglia IGM sarà una casa sempre aperta per le loro famiglie”.
Da oggi a guidare l'ente fiorentino, dunque, un ufficiale incursore dell'Esercito Italiano protagonista in diversi contesti operativi, in Italia e all'estero, tra i quali Afghanistan e Iraq.