Il 30 e 31 marzo 2017 si terrà a Firenze, alla Sala Bianca di Palazzo Pitti, la riunione dei Ministri della cultura nell'ambito della presidenza italiana del G7. Il 1 gennaio 2017 l’Italia ha assunto la Presidenza di turno del G7 e, nell’ambito delle iniziative programmate durante l’anno, organizza a Firenze il primo G7 in assoluto dei Ministri della Cultura sul tema “Cultura come strumento di dialogo fra i popoli”. La promozione del dialogo interculturale e la creazione di una coscienza condivisa rappresentano uno strumento essenziale al servizio della collaborazione, dell’integrazione, della solidarietà, della crescita e dello sviluppo sostenibile. Promuovendo il primo G7 dei Ministri della Cultura e dei rappresentanti delle grandi organizzazioni mondiali, l’Italia conferma la volontà di esercitare il ruolo di leadership culturale: l’obiettivo è definire un documento comune sul tema della cultura come strumento di dialogo.
La comunità internazionale potrà così ribadire il proprio impegno nel recuperare e preservare il patrimonio dell’umanità danneggiato dalle calamità naturali, colpito durante i conflitti e attaccato dal terrorismo e nel contrastare il traffico illecito dei beni culturali. Tra gli obiettivi del vertice anche un’intesa sulla necessità di prevedere una componente culturale nelle missioni di pace promosse dalle Nazioni Unite e di rendere permanente il vertice dei ministri della Cultura nei prossimi G7.Firenze, città patrimonio UNESCO per la ricchezza e la bellezza dei suoi monumenti, dà così il benvenuto in Italia agli ospiti del G7 anche attraverso un intenso programma culturale realizzato per l’occasione.
Qui, dove tra la fine del Trecento e la metà del Cinquecento si ebbe un’eccezionale fioritura della letteratura, delle arti, delle scienze, qui dove nacque il Rinascimento, oggi può prendere il via una nuova consapevolezza della comunità internazionale nei confronti del patrimonio culturale.
Durante il G7 per la Cultura a Firenze, giovedì 30 marzo, dalle 10.30 alle 12.30 la Città Metropolitana di Firenze ospiterà nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (con ingresso da via Cavour 3) un confronto sull' "Unione Europea della Cultura": quali progetti culturali possono essere finanziati in ambito Ue? Quali partnership tra pubblico e privato possono dare vita a progetti di interesse europeo? I lavori cominceranno alle 10.30 e vi prenderanno parte il Sindaco di Firenze Dario Nardella; Beatrice Covasssi, responsabile della Rappresentazione della Commissione Europea in Italia, che avvierà il confronto sul ruolo delle partnership pubblico-private per promuovere la crescita economica e il dialogo culturale, con Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia; Silvia Costa, parlamentare europea, della Commissione cultura ed educazione; Matteo Del Fante, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi; Monica Maggioni, presidente della Rai; Antonio Patuelli, presidente di Abi; Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi e Andrea Zappia, chief executive officer di Sky Italia. Le conclusioni sono affidate al ministro della Cultura del Governo Italiano Dario Franceschini e a Tibor Navracsics, della Commissione Europea per l'educazione, la cultura, i giovani e lo sport.
Al Teatro della Pergola, all’interno delle iniziative del G7 Cultura, giovedì 30 marzo, dalle 14:30 alle 19, si parlerà del rapporto tra formazione teatrale e mercato del lavoro con l’incontro Expanding The Boundaries Of Theatre Education. Promosso dalla Fondazione Teatro della Toscana, vede la presenza di esperti e operatori teatrali internazionali che si confronteranno sui cambiamenti in atto nel mercato del lavoro in ambito teatrale e le strategie formative e produttive possibili per far fronte alle sfide del presente. Ingresso libero con prenotazione online.
Promosso dalla Fondazione Teatro della Toscana, l’incontro Expanding The Boundaries Of Theatre Education – Formazione teatrale e mercato del lavoro apre una riflessione su questi temi, a partire dal settore teatrale, offrendo un contributo agli obiettivi e alle riflessioni del G7 della cultura. A questo fine l’evento, presentando buone pratiche e metodologie adottate da diverse istituzioni internazionali, mette sotto esame punti di forza e di debolezza, strategie e strumenti che potrebbero essere condivisi in una prospettiva internazionale. Esperti del settore teatrale e operatori di teatro con specifiche competenze sul piano produttivo, su quello della formazione e sul rapporto tra formazione e mercato del lavoro, si confrontano su tre temi cruciali: i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro in ambito teatrale, le novità apportate nelle pratiche formative e produttive, gli strumenti adottati e le strategie possibili per far fronte alle sfide del presente.
La Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, che sarà al centro del palcoscenico dal 23 settembre al primo ottobre 2017 a Palazzo Corsini, accende, in concomitanza del G7 della cultura, i riflettori sul grande problema dell’antiquariato italiano: quello della libera circolazione delle opere d’arte a livello internazionale. Su questo tema, per iniziativa appunto della Biennale e del Comune di Firenze, il 28 marzo (inizio alle ore 15, in Palazzo Vecchio) si terrà un simposio internazionale, con un confronto tra Italia, Gran Bretagna, U.S.A., Olanda e Germania.
Sono previsti interventi del Sindaco di Firenze Dario Nardella e di Taco Dibbits, Direttore Rijksmuseum, Amsterdam, Gabriele Finaldi, Direttore The National Gallery, Londra, Tomaso Montanari, Professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università “Federico II”, Napoli, Eike Schmidt, Direttore Galleria degli Uffizi, Firenze e di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito Philadelphia Museum of Art, Philadelphia. A moderare l’incontro sarà Fabrizio Moretti, Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Oggi in Italia, nei fatti, l’unico parametro per valutare se un oggetto d’arte può circolare liberamente è di carattere temporale.
E’ vietata infatti la fuoriuscita dai confini nazionali di qualsiasi “manufatto” avente più di 50 anni il cui esecutore non sia più in vita. Quindi non solo le opere antiche, ma anche oggetti d’arte più recenti necessitano di un attestato di libera circolazione per poter essere “esportati”. Negli altri Paesi dell’U.E, recependo una Direttiva Comunitaria è stata introdotta una soglia di valore al di sotto della quale le opere e gli oggetti d’arte possono circolare senza alcuna autorizzazione preventiva. E’ negli auspici della Biennale, dopo il simposio, avanzare una proposta al Governo italiano affinché, senza incidere sulle garanzie che garantiscono la tutela delle opere d’arte in Italia, siano semplificate e velocizzate le procedure per l’ottenimento dei certificati di libera circolazione.
In occasione del G 7 della Cultura, Toscana Cultura promuove con la Presidenza del Consiglio regionale della Toscana, con la Fondazione Del Bianco e con il Centro Convegni al Duomo di Firenze, il Premio Il Ponte Vecchio che verrà assegnato a sette personalità di rilievo del mondo artistico-culturale giovedì 30 marzo alle 17 allo Spazio Iclab di Firenze. Alla manifestazione parteciperà anche l'attore Alessandro Calonaci che interpreterà il canto del Conte Ugolino, XXXII dell'Inferno.
Completa ripulitura e nuova illuminazione per la statua dedicata a Benvenuto Cellini sul Ponte Vecchio. L'operazione, che ha l'intento di restituire nuovo decoro a uno dei ponti più fotografati al mondo, è stata decisa dalla Consulta delle libere professioni, organismo della Camera di Commercio di Firenze, rispondendo all'appello delle istituzioni per il G7 della cultura che si terrà a Firenze il 30 e 31 marzo. Per mettere in pratica il progetto, gli ordini e i collegi interessati sottoscriveranno un protocollo dando vita a ConsultArte, che avrà l'obiettivo di coordinare e divulgare ogni iniziativa di tutela e valorizzazione della parte artistica della città nei prossimi anni promossa dalle professioni. «Siamo convinti che l'arte e la cultura possano essere il collante giusto fra gli ordini, i collegi e le associazioni professionali presenti sul territorio sia in termini di arricchimento delle conoscenze, sia come elemento cardine che possa stimolare la collaborazione interprofessionale -ha sottolineato Paolo Gandi, presidente della Consulta delle libere professioni della Camera di Commercio di Firenze -.
E' per questo che, con le professioni aderenti, è nato il progetto ConsultArte, con il primo obiettivo di dare nuovo splendore alla statua dedicata a Cellini in uno dei luoghi più frequentati e riprodotti di Firenze». Per la ripulitura e la nuova illuminazione della statua gli ordini aderenti a ConsultArte stanno raccogliendo 10 mila euro e nelle prossime settimane, d'intesa con la Soprintendenza delle Belle Arti e con il Comune di Firenze, si darà il via all'operazione. Il monumento a Cellini, scultore, orafo, scrittore, argentiere fiorentino del 500, si trova al centro della terrazza panoramica occidentale di Ponte Vecchio; realizzato da Raffaello Romanelli, è stato inaugurato il 26 maggio 1901. L'opera è dotata di fontanella con un basamento eseguito da Egisto Orlandini e di una cancellata, che è stata progettata da Mariano Coppedè ed eseguita dal fabbro Giovanni Naldi. Fanno parte della Consulta delle professioni in Camera di Commercio di Firenze agronomi, architetti, assistenti sociali, attuari, avvocati, biologi, chimici, commercialisti, consulenti del lavoro, farmacisti, infermieri, ingegneri, geologi, geometri, giornalisti, medici, notai, ostetriche, periti agrari, periti industriali, psicologi, tecnici di radiologia, tributaristi e veterinari.