Furto a Campo di Marte, le chiavi di casa erano sparite al mare

Arrestati due italiani: la Polizia li ha scovati sul tetto del palazzo. La ricostruzione della storia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2024 11:44
Furto a Campo di Marte, le chiavi di casa erano sparite al mare

Lo scorso fine settimana, nel quartiere fiorentino di Campo di Marte, la Polizia di Stato ha arrestato due italiani di 24 e 29 anni accusati di furto in abitazione in concorso.

La vicenda ha avuto inizio intorno alle 22.30 di venerdì quando un residente dello stesso palazzo ha sentito forti rumori provenienti da uno degli appartamenti del condomino.

L'uomo sapeva che i padroni di casa erano assenti e ha contattato i diretti interessati per metterli al corrente della situazione.

A questo punto i proprietari hanno immediatamente dato l’allarme al numero d’emergenza 112 Nue: in pochi istanti, le volanti di via Zara sono intervenute insieme ad una pattuglia del Commissariato Rifredi Peretola.

Al loro arrivo gli agenti, oltre a trovare le camere da letto completamente a soqquadro, hanno subito avvertito un persistente odore di metallo bruciato scoprendo, subito dopo, che lo sportello di una cassaforte era stato completamente tagliato.

Il tempestivo intervento delle “pantere” e i diversi elementi raccolti hanno fatto presupporre ai poliziotti che gli autori del gesto fossero da poco entrati in azione e che si fossero, quindi, allontanati solo da qualche istante.

Gli agenti, a questo punto, hanno organizzato un vero e proprio blitz nell’intero edificio e, dopo un rapido esame del perimetro dell’abitazione, hanno chiuso ogni possibile via di fuga.

La presenza di una terrazza a tasca ha fatto poi intuire ai poliziotti che i “fuggitivi” potessero trovarsi sul tetto del condominio e l’insolito ritrovamento di un cappellino da baseball lungo il percorso fino alla vetta del palazzo ha avvalorato la loro ipotesi.

A pochi metri, infatti, accovacciati sulle tegole - verosimilmente in un vano tentativo di nascondersi - gli agenti hanno fermato i presunti autori del colpo.

A seguito dei controlli, in loro possesso è stata trovata refurtiva - successivamente restituita ai legittimi proprietari - e diversi “ferri del mestiere”: un piede di porco, un flessibile, 8 dischi per taglio ferro e due cacciaviti.

Insieme a questi oggetti i poliziotti hanno recuperato le chiavi dell’abitazione colpita e, approfondendo la vicenda, hanno ricostruito la plausibile dinamica degli eventi: sulla base di quanto emerso, hanno scoperto che le chiavi erano state portate via qualche ora prima (da ignoti) dall’autovettura dei proprietari di casa, parcheggiata in una località balneare della Toscana.

Con il mazzo di chiavi contenente anche il telecomando per la disattivazione dell’antifurto, è sparita dal mezzo anche la carta di circolazione con l’indirizzo di casa della vittima (l’allarme, infatti, è risultato regolarmente disattivato ma non dai proprietari).

I due uomini, già noti alle forze di polizia, sono stati arrestati con l’accusa di furto in abitazione in concorso e successivamente accompagnati, su disposizione della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, nel carcere fiorentino di Sollicciano, in attesa della convalida della misura precautelare.

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