Firenze risponde alla guerra con giornate di pace e solidarietà

Incontri anche a Campi Bisenzio, Empoli e Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Giugno 2025 14:17
Firenze risponde alla guerra con giornate di pace e solidarietà

L’Unione europea invoca la diplomazia per fermare l’escalation tra Israele e Iran, ma il doppio standard rispetto alla guerra in Ucraina solleva interrogativi. Bruxelles, che con Mosca ha spesso parlato il linguaggio della forza, ora invita alla cautela e al dialogo con Teheran.

Nello Spazio Estivo Il Giardino delle Rose (Via Giuseppe Poggi, 2 – Firenze; aperto tutti i giorni ore 9-20.30; info: associazionefebbreelancia@gmail.com) martedì 17 giugno alle 18 c'è la performance Zan Zendegi Azadi. Musica, poesia, letteratura e danza in onore alle lotte delle donne iraniane. Danza, canto e letture: Giulia Marchetti; musica e letture: Sara Sayad Nik; letture: Monica Guerrieri.

Un’idea di Giulia Marchetti e Vladimiro Pelliciardi. Un velo indossato male può essere una condanna a morte se sei una donna in Iran. Dall’assassinio di Mahsa Amini, punita per un ciuffo sconveniente, i capelli delle donne sono diventati un simbolo della lotta per la libertà in un paese dove la teocrazia ha istituzionalizzato l’apartheid di genere considerando una donna come una cittadina di "seconda classe", oltre alla repressione, le violazioni dei diritti umani, gli arresti arbitrari, le torture, gli stupri, le sparizioni e le condanne a morte che segnano profondamente la vita della popolazione.

Questo spettacolo vuole mandare un gesto d’amore e di sostegno al movimento di lotta iraniano delle donne e dei tanti uomini che da 40 anni protestano contro il potere cieco e violento degli ayatollah chiedendo libertà civili, politiche e il riconoscimento della dignità umana. Si ascoltano poesie e testi in lingua italiana e farsi (persiano), canti, danza e musiche. Donna, Vita, Libertà è lo slogan delle tante voci femminili che rompono il silenzio, forti e determinate, che affermano, che rivendicano, che si fanno gesto come tagliarsi un ciuffo di capelli, che cantano il brano “Baraye” l’inno delle proteste, slogan gesto ed inno emblemi della lotta di liberazione delle donne dalle costrizioni della teocrazia degli ayatollah.

Il 20 giugno, l'Unione Sindacale di Base, insieme a CUB ed SGB, ha proclamato uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie del lavoro pubblico e privato, con manifestazioni in numerose città italiane. A Firenze è convocato un presidio provinciale presso la Leonardo S.p.A. con concentramento alle ore 9:30. Lo sciopero ha l’obiettivo di opporsi al massacro del popolo palestinese a opera dello Stato genocida d’Israele, alla folle corsa al riarmo decisa dall’Unione europea, accettata supinamente dal governo Meloni, e alla devastazione sociale prodotta da decenni di moderazione salariale ad opera dei governi filo-padronali del nostro Paese.

Un calendario di giornate dedicate alla pace e alla solidarietà: dal 20 giugno al 12 luglio a Calenzano si svolgerà la prima edizione di “Un altro mondo”. Il programma include proiezioni cinematografiche, testimonianze e letture, incontri, in collaborazione con associazioni. Tre serate saranno dedicate al cinema (20, 23 e 27 giugno) con la proiezione di “Long Night”, “From Ground Zero: Stories from Gaza” e “No Other Land”. Due le serate con Emergency, una con approfondimenti sull’Afghanistan alla Bottega dell’AlLegria, una dedicata al progetto della “Life Support” nel Mediterraneo preceduta da una cena maliana a cura di Assieme; alla serata sarà presente Bassidy Sanogo, calciatore, che porterà la sua testimonianza.

Alle storie migranti sarà dedicata l’iniziativa, in collaborazione con Arci Firenze e La Macchina del suono, a CiviCa il 30 giugno.

Sempre in biblioteca la presentazione del libro “Guerra all’antisemitismo?”, l’8 luglio, con Donatella Della Porta. Ci saranno anche momenti conviviali, associati alla solidarietà, con una cena a cura di Assieme e con i piccoli ambasciatori di pace Saharawi il 12 luglio; il 22 giugno cena palestinese seguita da testimonianze da Gaza con l’associazione Vento di Terra ong.

Un incontro per condividere esperienze e visioni sul Community matching e sull’accoglienza, una Biblioteca vivente con testimonianze di rifugiati e cittadini, un’apericena e una Live acoustic session. Così a Empoli si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato 2025, indetta dalle Nazioni Unite e che rappresenta ogni anno un'occasione per sensibilizzare sulle milioni di persone che nel mondo sono costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.

A Empoli la giornata è organizzata dai due progetti Sai (Sistema accoglienza e integrazione) del territorio: quello che l’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa porta avanti con il Consorzio COeSO Empoli, la Cooperativa La Pietra d’Angolo, la Misericordia di Empoli e di Certaldo e Oxfam Italia e quello che la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa gestisce con la cooperativa La Pietra d’Angolo e le associazioni Arturo e Querce di Mamre.

Si comincia alle 18 con ‘Punti di incontro: comunità, inclusione, solidarietà, futuro’. Un momento di riflessione sul Community matching, ovvero l’incontro tra rifugiati e cittadine e cittadini, basato su relazioni paritarie di convivialità, socializzazione e aiuto reciproco e sulle diverse esperienze di accoglienza presenti sul territorio, che contribuiscono ai percorsi di inclusione delle persone rifugiate.

Al dibattito interverranno: Alessio Mantellassi, Sindaco di Empoli, Francesca Giannì - Presidente della SdS Empolese Valdarno Valdelsa, Alessandro Salvi, Settore Welfare e Innovazione Sociale della Regione Toscana, Franco Doni, Direttore SdS Empolese Valdarno Valdelsa, Maurizio Cei, Coordinatore Progetto SAI dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, Helga Conforti, referente Caritas Diocesana San Miniato, Giulia Dagliana, Presidente Associazione Toscana Tutori Volontari, Irene Baldinotti, Centro Affidi e Adozioni dell’SdS Empolese Valdarno Valdelsa ed Emanuele Scognamiglio, CIAC, Local Coordinator Community Matching Napoli. Modera Alice Pistolesi, giornalista Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.

Dalle 19.30 sarà poi attiva la Human Library, la biblioteca vivente nella quale si potranno ascoltare le testimonianze dirette di persone rifugiate e dei cittadini che vorranno condividere la propria storia di accoglienza. A seguire un’apericena e la Live acoustic session del Firenze Balkan Music.

Nell’Empolese Valdelsa il progetto Sai, iniziato nel 2017, ospita 115 persone in 16 strutture distribuite in sei Comuni. Nel Valdarno Inferiore il progetto coinvolge 36 persone. L’obiettivo attorno al quale ruotano le attività portate avanti dai due progetti è quello di promuovere l’autonomia delle persone accolte, accompagnandole in percorsi di apprendimento della lingua italiana, formazione professionale, inserimento lavorativo e abitativo.

Domenica 22 giugno, dalle ore 18 alle 20, presso i locali della Moschea a Colle di Val d’Elsa la Società della Salute Alta Val d’Elsa con Arci e Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa organizza un evento di sensibilizzazione e conoscenza del progetto SAI, Sistema di Accoglienza e Integrazione (ex-SPRAR) rivolto ai titolari di protezione internazionale. L’evento è inserito nella Giornata Mondiale del Rifugiato, che commemora l’approvazione della Convenzione sullo status dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite avvenuta a Ginevra nel 1951.

In Valdelsa il progetto SAI è presente e attivo da oltre 10 anni con la possibilità di ospitare fino a 21 persone in appartamenti con progetti personalizzati finalizzati a realizzare integrazione e autonomia, prevedendo, con il supporto del terzo settore, misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento.

Quest’anno la Valdelsa ha deciso di finalizzare l’evento di conoscenza e sensibilizzazione a concrete misure di aiuto per il popolo palestinese, organizzando un’apericena il cui ricavato sarà destinato alla stremata popolazione di Gaza attraverso la campagna “Help Gaza Now” promossa da Arci nazionale in collaborazione con ARCS e il Remedial Education Center di Gaza, realtà della società civile palestinese che ha una lunga tradizione di lavoro in ambito educativo.

Grazie alla collaborazione della comunità islamica del nostro territorio che ci ospiterà nei locali della Moschea, potremo confrontarci sui temi dell'accoglienza dei richiedenti asilo con esperti e testimoni ma anche agire un aiuto concreto per la popolazione palestinese.

L’appuntamento sarà introdotto da Serenella Pallecchi, presidente di Arci provinciale Siena, e proseguirà con i saluti di Piero Pii, presidente della Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa, e gli interventi di Greta Barbolini, responsabile della raccolta fondi di Arci nazionale per il progetto “Help Gaza Now – Olio per la Pace”, e Sharif Z.M. Hamad, attivista palestinese.

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