13 immobili, negli ultimi anni, sono stati confiscati alla mafie nel territorio comunale di Firenze. E nel triennio 2021-2023 l'amministrazione fiorentina ha ricevuto dalla Regione Toscana 340 mila euro per dare funzione nuove ai beni assegnati.
I dati sono stati resi noti, questo pomeriggio, dall'assessora alla legalità Maria Federica Giuliani nella risposta ad un question time in consiglio comunale."Le amministrazioni locali - ha ricordato l'assessora alla legalità - non hanno tuttavia competenze per la destinazione delle aziende e inoltre gli immobili sequestrati o confiscati non possono essere assegnati fino a quando il processo a carico dei soggetti ai quali sono stati sequestrati o confiscati no sia passato in giudicato". "L'utilizzo dei beni confiscati è sicuramente uno strumento prezioso per tutte le amministrazioni per il contrasto alle mafie - ha aggiunto - e per costruire tutti insieme una cultura della legalità, riaffermando così la presenza e, soprattutto, la preminenza dello Stato. Tanti aggiustamenti vanno però fatti alla legge istitutiva, che risale al 1996. Soprattutto da un punto di vista giuridico i tempi non aiutano questo percorso virtuoso".
"La Regione Toscana, unica in Italia - ha concluso l'assessora Giuliani - due anni fa ha deciso con l'assessorato alla legalità guidato da Stefano Ciuoffo di stabilire in bilancio, in modo permanente, una voce per finanziare annualmente gli enti locali destinatari dei beni confiscati. Questa importante scelta ha trovato terreno fertile nella nostra amministrazione e nel triennio 2021-2023 abbiamo ricevuto 340 mila euro. Sono serviti a riqualificare due immobili per adeguarlo a finalità sociali: una casa famiglia e un centro diurno per disabili”.
“Ringraziamo l’Assessora Giuliani per aver dato riscontro oggi in Consiglio Comunale alle nostre sollecitazioni in merito ai beni immobili e aziende confiscati alle mafie a Firenze” così il consigliere De Blasi.
“Nel 30° anniversario dell’attentato di Via dei Georgofili, era doveroso fare il punto sulla situazione della lotta alla criminalità organizzata in Toscana. Ebbene, abbiamo riscontrato che negli ultimi due anni il numero di beni confiscati è aumentato, con un +169 immobili e un +69 aziende, a dimostrazione che la mafia c’è ed è presente anche a Firenze, come nel resto della Regione”.
“Siamo però lieti che l’Amministrazione Comunale sia riuscita – come ha dichiarato oggi l’Assessora – a trasformare due immobili confiscati alla mafia in case-famiglia e a investire nel progetto sociale “Dopo di Noi” di grande rilevanza per il futuro delle persone con grave disabilità” proseguono i pentastellati.
“Abbiamo poi chiesto conto della risoluzione n. 182/2021 che fu votata in Consiglio Comunale, al fine di rendere Firenze protagonista nel riutilizzo dei beni confiscati. Su questo punto, l’assessora Giuliani ha ribadito l’impegno del Comune sottolineando però il limite delle competenze assegnate agli enti locali”.
“Vogliamo sottolineare l’importanza di non sottoporre ad aste pubbliche i beni confiscati alle mafie perché questi potrebbero rientrare in possesso degli stessi soggetti mafiosi e condividiamo l’appello dell’Assessore alla legalità della Regione Toscana Ciuoffo che, udito in Commissione 8, ha evidenziato il forte pericolo della gestione dei fondi del Pnrr, che potrebbero cadere nelle mani della mafia”.
“Per questo motivo – concludono De Blasi e Masi – auspichiamo la cooperazione di tutte le forze politiche affinché questi soldi siano gestiti e destinati in maniera trasparente e non siano preda della criminalità organizzata”.