Firenze 28.10.2020- Si è riunito quest’oggi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Laura Lega, con la partecipazione del sindaco di Firenze Dario Nardella, del questore Filippo Santarelli, del comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Petti, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Nieddu e del comandante della Polizia Municipale di Firenze Giacomo Tinella. In considerazione della delicata situazione economica in atto è stata ribadita la piena disponibilità da parte delle Istituzioni all’ascolto dei bisogni della collettività, ed in particolare delle categorie più vulnerabili, per un confronto costruttivo che scongiuri che il disagio socio-economico si trasformi in occasioni di tensione sociale. Firenze ospiterà nei prossimi giorni numerose manifestazioni organizzate dalle categorie economicamente più colpite dalle misure governative di contrasto alla recrudescenza della curva dei contagi. In sede di Comitato sono state definite tutte le misure per garantire che le suddette iniziative si svolgano nel perimetro della legalità, assicurando il legittimo esercizio del diritto di manifestare quale presidio di democrazia.
Il Prefetto e il Sindaco sottolineano che Firenze è, da sempre, una città aperta che garantisce, in ogni sua forma, il diritto di tutti i cittadini alla riunione pacifica e alla manifestazione del pensiero, nel pieno rispetto della legge e dei principi costituzionali. L’attuale fase emergenziale in particolare richiede che il diritto a manifestare si contemperi con il rispetto delle regole sanitarie. I soggetti che adotteranno comportamenti contrari alla legge, alla Costituzione e ai valori democratici verranno identificati e deferiti all’autorità giurisdizionale.
Il Sindacato dei Lavoratori di Polizia della Cgil di Firenze esprime forte preoccupazione per la strumentalizzazione che alcune frange estremiste stanno operando, con atti criminali e violenti, del legittimo esercizio del diritto, costituzionalmente previsto e garantito, di manifestare legalmente il proprio disagio e dissenso in relazione alle restrizioni dovute all’emergenza epidemiologica. Da alcuni giorni circola sui social un appello/invito rivolto alla cittadinanza a ritrovarsi venerdì sera in piazza della Signoria per protestare contro le politiche adottate dal Governo per contenere la crescita esponenziale della curva dei contagi da Covid-19.
La modalità di appello simile a quella utilizzata nei giorni scorsi per Roma, Milano, Napoli, i toni perentori di un messaggio tipicamente estremista che lascia intendere il passaggio all’azione, l’anonimato degli organizzatori, sono tutti elementi già riscontrati nelle manifestazioni degli ultimi giorni sfociate in atti di vandalismo e di violenza contro le Forze dell’Ordine.
"Quale organizzazione democratica che rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia di Stato di Firenze e riconosce e tutela i diritti e le libertà esercitati legalmente dai cittadini -intervengono dalla Federazione Silp Cgil – Uil Polizia Firenze- rivolgiamo il nostro appello/invito a prestare la massima attenzione al fine di isolare eventuali infiltrazioni di violenti valutando l’opportunità di partecipare ad iniziative non autorizzate che, strumentalizzate, potrebbero alimentare ulteriori tensioni sociali tra la cittadinanza e i lavoratori delle Forze di Polizia a cui sono rivolti gli attacchi criminali di questi professionisti dell’istigazione alla violenza".
"Vogliamo veri diritti, no falsi contratti": venerdì 30 ottobre alle 11:30 in piazza Santa Croce prenderà il via la manifestazione dei rider fiorentini (organizzata da Nidil Cgil), che per l’occasione faranno sciopero delle consegne per l’ora di pranzo. I rider con un appello rivolto alla cittadinanza chiedono a cittadini, consumatori, esercenti, lavoratori di altri comparti, istituzioni e associazioni di sostenerli partecipando alla manifestazione e non ordinando, nella giornata del 30 ottobre, dalle multinazionali del food delivery.
Durante la manifestazione stanziale, alla quale parteciperà tutta la Cgil, nel rispetto delle misure anti Covid, i lavoratori posizioneranno bici e zaini portavivande con cartelli e striscioni e si alterneranno con interventi al microfono. L’agitazione, che è organizzata a livello nazionale dalla rete "Rider per i diritti" (di cui il sindacato fa parte), si configura contro l'accordo siglato tra Assodelivery, l'associazione datoriale delle aziende del food delivery Just Eat, Glovo, Deliveroo, Uber Eat, e il sindacato Ugl che entrerà in vigore dal 3 novembre e che peggiora le condizioni dei fattorini in tutto il settore, mantenendo il cottimo e bloccando l'introduzione di una paga oraria prevista dalla legge 128/2019, in linea con i livelli salariali stabiliti dai contratti collettivi nazionali di settore (logistica).
La mobilitazione avviene peraltro in un momento in cui i rider saranno chiamati con le consegne a domicilio a sopperire alle nuove chiusure di locali e ristoranti: “Durante l'emergenza sanitaria siamo diventati lavoratori essenziali, come lavoratori essenziali, riteniamo essenziali anche i nostri diritti, chiediamo quindi per questo di essere riconosciuti come lavoratori a tutti gli effetti”.
Federconsumatori Toscana fa sapere di aderire all’appello dei rider di non effettuare ordinazioni il 30 ottobre dalle piattaforme di food delivey, “in segno di solidarietà ai tantissimi rider che quotidianamente, anche in questa piena emergenza sanitaria, si dimostrano una parte vitale di aiuto ai cittadini e gli esercenti per garantire un servizio di consegne a domicilio di pasti per conto delle multinazionali sopracitate. Le ragioni e le motivazioni dello sciopero del 30 ottobre, che condividiamo, non si fermano solo alle questioni contrattuali, ma ci interrogano sulla necessità di una costruzione, tra lavoratori, consumatori e aziende, di un modello di relazioni condiviso, una ricomposizione di interessi, che non devono essere solo a favore dei grandi player di ogni settore, ma devono tenere di conto anche dei fini sociali previsti dalla nostra Carta Costituzionale”.
Il 30 ottobre 2020 in piazza ci saranno anche le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo con le manifestazioni indette da Slc CGIL, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che chiedono al governo forme di sostegno certe fino a tutto il 2021; l'istituzione di un tavolo permanente tra sindacati confederali, Ministero della Cultura e del Lavoro e le associazioni di rappresentanza delle imprese dello spettacolo per discutere gli stanziamenti dello Stato e l'assegnazione delle risorse del Recovery Fund; di agevolare la ripartenza, vigilare sul rispetto dei contratti nazionali e sull'utilizzo dei fondi FUS per garantire il livello occupazionale e riconoscere ai fini previdenziali tutto il periodo dell'emergenza Covid.