La Fiorentina coglie il primo pareggio del proprio campionato. Risultato sorprendente anche se, almeno sulla carta, non escludibile a priori: almeno se si considera il solo fattore statistico.
Primo tempo in totale dominio degli ospiti che, a dire il vero, recriminano per un rigore non concesso: c'era. Il secondo tempo, ecco un'altra storia ed ecco un'altra Fiorentina: targata Kalinic-Bernardeschi. Sul 2-2 ci sarebbe anche la traversa clamorosa dell'ariete viola: i padroni di casa, almeno ai punti, avrebbero meritato qualcosina in più.
Da più parti si sono sollevate voci in merito alla formazione: per molti, mister Sousa avrebbe azzardato troppo. Per altri, è stata una questione di impostazione del match: non si può regalare un'intera frazione. Forse, c'è del vero in entrambe le versioni.
Per quanto ci riguarda, riteniamo corretto evidenziare che un punto con questo Empoli ci sta. La squadra di Giampaolo ha dimostrato concretezza e capacità di saper soffrire: chepeau. Le doti dell'avversario non devono mai essere sottovalutate e noi non vogliamo farlo.
E' pur vero però che, e sono i numeri a dimostrarlo, Kalinic è uomo difficilmente sostituibile. Per la profondità che da alla squadra, per i tempi di gioco, per la caparbietà sotto rete e per un fiuto del gol che, probabilmente, non è secondo nemmeno ad uno che si chiama Higuain. Sarà difficile farlo rifiatare.
Per il resto, vogliamo consegnare alla cronaca una Fiorentina che ha saputo recuperare a testa bassa. Non si è smarrita cercando sempre il bel gioco. Questo è carattere.
Perso il primato (almeno per ora) visto che l'Inter ha vinto. Ma questa non è una notizia. Deve essere solo stimolo per far meglio. Senza patemi, senza affanni. Senza preoccupazioni.