Festa di matrimonio a Pistoia: dal crollo ancora 28 ricoverati

L'attivazione della Maxiemergenza per accogliere negli ospedali i feriti caduti nel buco del pavimento

Nicola
Nicola Novelli
14 gennaio 2024 16:23
Festa di matrimonio a Pistoia: dal crollo ancora 28 ricoverati

Firenze– Ieri sera il sistema regionale sanitario ha attivato la maxi emergenza per soccorrere i molti feriti del grave crollo strutturale che si è verificato durante una festa di matrimonio all'ex convento di Giaccherino, sulle colline di Pistoia. Sono subito stati allertati tutti gli ospedali della Regione per il tempestivo soccorso e per l’assistenza alle persone ferite, in modo da gestire in maniera adeguata tutti i pazienti.

Al momento, dalle notizie giunte dai diversi presidi ospedalieri, restano complessivamente 28 le persone ricoverate dopo il crollo ieri del pavimento di un salone, nella porzione dell'edificio storico durante un ricevimento di nozze. Le persone presenti alla festa erano circa 150.

Al vaglio degli inquirenti le conformità tecnico-architettoniche dell'edificio gestito dalla Rinascimento S.r.l., società immobiliare di Pistoia, che lo propone online come location per eventi esclusivi. I diversi spazi a disposizione (compresi chiostri affrescati e giardini) potevano accogliere matrimoni e party di lusso, ma anche feste di laurea, compleanni ed eventi aziendali. Negli ultimi anni la società di compravendita immobiliare depositava in Camera di Commercio bilanci con occasionali perdite derivanti dall'esiguo fatturato, nonostante avesse beneficiato anche di un contributo per la digitalizzazione da parte della Regione Toscana.

Le associazioni di volontariato del territorio dell'Azienda USL Toscana nord ovest hanno messo a disposizione del Coordinamento Regionale Maxi-emergenze i loro mezzi di soccorso. L’allerta, anche per le centrali operative dell’Asl Toscana nord ovest, è terminata dopo le 23. L'ospedale di Lucca ha preso in carico 5 pazienti, tutti arrivati in codice giallo al Pronto Soccorso e ancora ricoverati al “San Luca”. Uno dei pazienti, il più grave, ha riportato un politrauma ed è attualmente ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. due pazienti sono stati ricoverati in area chirurgica con fratture degli arti inferiori e sono attualmente in buone condizioni. infine, due pazienti sono trattenuti in osservazione in OBI (osservazione breve intensiva) per traumi più lievi.

Dei 12 pazienti ricoverati, sempre ieri sera nel presidio San Jacopo ne restano ricoverati 3: la donna incinta che sta bene, ma resta in osservazione nel reparto di ostetricia e ginecologia, e due pazienti, donne, che hanno riportato traumi.

Gli 8 pazienti arrivati a Pescia, tutti in codice verde, sono ancora in valutazione per eventuale ricovero per fratture.

Al Santo Stefano di Prato resta ricoverato un ragazzo in Terapia Intensiva, non in pericolo di vita e nel pomeriggio verranno dimessi altri due ragazzi: entrambi avevano riportato lievi fratture.

Al San Giovanni di Dio restano 4 i ricoverati, in osservazione, per contusioni multiple, degli otto giunti ieri sera in Ps.

I due giovani, un ragazzo e una ragazza, ricoverati a Careggi per politraumi sono ancora ricoverati in prognosi riservata, ma le loro condizioni cliniche risultano stabili.

All'Ospedale di Empoli 3 pazienti sono stati dimessi e rimane ricoverato un paziente in osservazione.

Dimessi ieri notte i due giovani sposi, giunti al PS di Pistoia, che avevano riportato contusioni.

Tutto è accaduto poco prima delle ore ore 20 circa, quando è arrivata la chiamata al 112 che a sua volta ha attivato la Centrale Operativa 118 Empoli-Pistoia che si è subito attivata come Coordinamento Regionale Maxiemergenze e, a sua volta ancora, ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri.

Fin da subito c'è stata una fortissima interazione, con le relative reazioni operative, da parte degli Ospedali coinvolti anche di altre Aziende Sanitarie come la Nord-Ovest e l'Azienda di Careggi.

In Centrale è subito giunto il direttore Piero Paolini che ha gestito la catena dei soccorsi e deciso, nel più beve tempo possibile, gli interventi da effettuare.

La Centrale Operativa Pistoia- Empoli ha provveduto all'invio sul luogo dell'evento di 2 automediche, 5 ambulanze infermieristiche (di cui 4 allestite per l'evento), 8 ambulanze BLSD (di cui 5 allestite per l'evento) e 10 ambulanze BLS (di cui 8 allestite per l'evento), 4 pulmini.

Al fine di garantire le operazioni di soccorso per l'evento, e al contempo il mantenimento della normale operatività della Centrale, sono state allestite 2 ambulanze con medico e infermiere a bordo e 7 ambulanze BLSD a copertura del territorio.

Le persone soccorse sono state 39 con l'iniziale attribuzione dei seguenti codici: 6 codici Rossi, 5 Gialli e 28 Verdi.

In particolare il presidio ospedaliero di Pistoia si è attivato per fare posto all'arrivo di un massiccio afflusso di pazienti critici.

"Rapidamente mi sono recata in ospedale - ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera aziendale - dov'è stato messo in atto il protocollo per la gestione delle Maxiemergenze ed eventi a carattere straordinario denominato Peimaf - Piano di emergenza interno di massiccio afflusso ed è stato richiamato in servizio ulteriore personale sanitario per far fronte all'improvvisa emergenza.

Nell'arco di una ventina minuti sono state rese disponibili 3 sale operatorie e attivate le relative équipe chirurgiche e ortopedica; predisposti 4 letti aggiuntivi di terapia intensiva e allestiti ulteriori 4 letti operatori e rese disponibili, sempre in Pronto Soccorso, 3 sale rosse per accogliere i codici rossi e disposto un aumento di 26 posti letto dedicati ad accogliere i feriti che sarebbero sopraggiunti. Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza del personale medico e infermieristico che si è prontamente presentato in servizio con una disponibilità di ulteriori 25 infermieri e 12 operatori sanitari, oltre al personale medico della medicina d'urgenza.

Ringrazio tutti - ha proseguito la dottoressa - per la pronta disponibilità e per la professionalità dimostrata. Come direttore della rete ospedaliera devo evidenziare che da parte degli altri ospedali e degli altri pronto soccorsi c'è stata una immediata risposta per fronteggiare la situazione e aiutarsi a vicenda per soccorrere e curare i feriti". E' stata determinante l'efficacia della rete tra ospedali, anche tra diverse Aziende Sanitarie, in particolar modo con la Nord-ovest e l'Azienda di Careggi e tra territorio e ospedali, nella gestione dei soccorsi e nell'accoglienza dei pazienti".

Gli ospedali di destinazione, - ha riferito il dottor Paolini, oltre a quello pistoiese dove sono stati centralizzati 12 pazienti, sono stati quelli di: Pescia, Firenze AOU Careggi, Empoli, Firenze San Giovanni di Dio, Lucca e Prato.

Si fa presente che 4 codici Verdi su Pistoia e 1 codice Verde su Lucca hanno lasciato il cantiere dell'evento in qualità di accompagnatori di altri pazienti, ma una volta giunti in Pronto Soccorso si sono presentati al triage chiedendo assistenza e per questo inclusi nella lista delle persone ferite; inoltre, 2 persone hanno lasciato il luogo dell'evento con mezzi propri senza farsi valutare dai soccorritori, e giunti nel loro Hotel a Firenze si sono rivolti al 112 per essere soccorsi, per cui l'intervento è stato operato dall'emergenza sanitaria di Firenze, che li ha trasportati all'ospedale di Torregalli).

Anche la Centrale Pistoia-Empoli ha raddoppiato il proprio personale per far fronte alla gestione dell'evento di Maxiemergenza e garantire le operazioni di soccorso ordinarie.

"Sono stati coinvolti - riferisce Paolini- 2 medici, 2 coordinatori infermieristici, 8 infermieri, 6 operatori tecnici. E' stato attivato il gruppo maxi-emergenze locale della centrale di Pistoia, che ha provveduto a preparare alla partenza il mezzo logistico e il PMA a disposizione, dei quali successivamente non è stata ravvisata la necessità.

Il personale del Coordinamento Regionale Maxi-emergenze ha contribuito nell'allertare le Centrali Operative limitrofe e gli ospedali, e a mantenere informato e aggiornato il sistema Regionale di Protezione Civile, rimanendo a disposizione fino a conclusione dell'evento".

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