Firenze– "Lavoro e futuro, camminiamo insieme per non stare fermi" è il titolo della camminata di solidarietà ai lavoratori della Gkn in sciopero della fame organizzata dalla Comunità dell’Isolotto e dalla Comunità delle Piagge con la partecipazione di padre Bernardo Gianni e di altre espressioni della chiesa fiorentina e della cittadinanza.
L'appuntamento è per le 17.30 all'abbazia di San Miniato al Monte e la camminata si concluderà in piazza Indipendenza, nel luogo in cui da troppi giorni sono in sciopero della fame i lavoratori della Gkn che rivendicano i loro diritti. Il percorso prevede di transitare da viale Galileo, via Crucis del Monte alla Croci, porta San Miniato, via S. Niccolò, via dell’Olmo, giardino Demidoff, lungarno Serristori, ponte alle Grazie, via dei Benci, via Verdi, piazza Salvemini, via Fiesolana, via dei Pilastri, via Alfani, via Guelfa, via San Gallo, via XXVII Aprile, piazza Indipendenza.
Nell'invito gli organizzatori citano un passo del Levitico “Non opprimerai il tuo prossimo, non gli ruberai ciò che è suo; il salario dell’operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino al mattino” (19:13). Si legge nell'invito: "Camminiamo insieme perché quello che accade ai lavoratori e alle lavoratrici della ex-GKN riguarda tutta la città e il territorio, riguarda il modo in cui si intende il lavoro, il rapporto con la natura e il futuro. Camminiamo insieme da San Miniato a piazza Indipendenza perché quello che accade ai lavoratori e alle lavoratrici della ex-GKN non resti nel silenzio, nell’indifferenza, nell’immobilismo.
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Siamo preoccupati per lo scorrere dei giorni che mettono ancor più alla prova quei lavoratori che stanno facendo lo sciopero della fame a supporto di una vertenza collettiva che va avanti da oltre 34 mesi e a tutti loro esprimiamo il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Camminiamo per sostenere la richiesta che vengano pagati gli stipendi (sono senza stipendi da 5 mesi) e per chiedere alle istituzioni e a tutti i soggetti del territorio coinvolti di dare concretezza alla richiesta di legge regionale, al progetto di reindustrializzazione, all’azionariato popolare. Camminiamo insieme perché tutti facciano passi concreti".
L’iter della proposta di legge regionale per la reindustrializzazione della ex Gkn procederà il più velocemente possibile. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio regionale che questa mattina ha incontrato la Rsu della fabbrica di Campi Bisenzio (oggi Qf in liquidazione). All'incontro erano presenti Stefano Angelini, Alessandra Scoscini, Dario Salvetti, Mario Carluccio, Matteo Moretti, Roberto Spera, Nicolò Di Dio.
Il presidente del Consiglio regionale ha ribadito la vicinanza di tutti i capigruppo e confermato di aver assegnato in commissione Sviluppo economico la proposta di legge che la consigliera del Movimento 5 Stelle ha presentato a sua firma.
Il testo della legge era stato inviato dalla stessa Rsu ai gruppi consiliari dopo che l’assemblea permanente delle lavoratrici e dei lavoratori ex Gkn lo aveva votato e fatto proprio ritenendo la legge fondamentale per procedere alla reindustrializzazione dal basso della fabbrica campigiana. Il presidente del Consiglio regionale lo ha dunque portato all’attenzione della conferenza dei capigruppo e degli uffici per una prima valutazione.
Nel corso dell’incontro di questa mattina il presidente del Consiglio regionale ha elencato i passi da compiere affinché la norma vada in Aula. Il primo, fondamentale, riguarda la necessità che la Giunta regionale ne garantisca la copertura finanziaria, senza la quale non sarebbe possibile portare in votazione la proposta di legge. Seguiranno poi le audizioni per valutare la fattibilità tecnico giuridica della norma.
Il presidente dell’Assemblea legislativa ha poi spiegato come gli uffici competenti abbiano confermato che la norma può andare avanti, sebbene rivista e migliorata in alcuni dettagli e articolazioni. L’impegno dunque è quello di far procedere più velocemente possibile l’iter del procedimento per arrivare al voto dell’Aula.
Il presidente, in chiusura di incontro, ha garantito che il consiglio regionale continuerà a fare la sua parte e si è appellato alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ex Gkn perché, anche alla luce degli ultimi sviluppi, sospendano lo sciopero della fame.
Ieri il presidente Eugenio Giani ha scritto al Governo per sollecitare l'attenzione sulla ex Gkn ora Qf Spa. Nella lettera a ministri e sottosegretari del Mimit e del Ministero del Lavoro, si richiama “un'azione decisa e urgente per superare l'attuale situazione di incertezza nella quale versano da troppo tempo i lavoratori di Qf”.
I 140 dipendenti rimasti in forza a Qf sono privi di stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da sei mesi. C'è una procedura ordinata dal Tribunale di Firenze, ovvero la legge 234 del 2021, cosiddetto ‘Decreto Orlando’, che non è stata applicata dall'azienda e che costituisce lo strumento per attivare l'unico ammortizzatore sociale attualmente disponibile, oltre a prevedere anche azioni per la reindustrializzazione.
Nella lettera il presidente chiede al Governo di valutare un intervento normativo “anche in deroga alle norme vigenti” per “rendere possibile il commissariamento della società”. Unica misura che allo stato attuale consentirebbe di “superare l'attuale situazione di stallo e far cessare condotte di mancato rispetto delle leggi nazionali in materia”.