Correttivi efficaci per mitigare il caro bollette, regole per arginare l’abusivismo, incentivi per stimolare la domanda turistica, ma anche la revisione dei regimi fiscali per le imprese del settore. Il turismo traccia l’agenda delle priorità per il nuovo Governo che si insedierà dopo le elezioni del 25 settembre.
A diverse piccole e medie aziende e commercianti, stanno arrivando bollette energetiche pesantissime (anche il triplo/quadruplo in più). La Federazione italiana dei pubblici esercizi chiede un intervento immediato a sostegno delle attività che si trovano a pagare bollette altissime. Fino a oggi le imprese italiane si sono mostrate le più virtuose in Europa, contenendo gli aumenti a carico dei consumatori, ma sono ormai al limite.
“BOLLETTE IN VETRINA”, PARTE DA FIRENZE L’INIZIATIVA DI CONFCOMMERCIO
Le bollette dei commercianti toscani finiscono in vetrina. E, presto, ci finiranno quelle dei loro colleghi di tutta Italia. Parte, infatti, da Firenze l’iniziativa lanciata dalla Confcommercio Toscana, ma che attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi diventa nazionale, per invitare tutti gli esercenti ad esporre al pubblico, nelle vetrine delle proprie attività, le bollette del 2022 a confronto con quelle del 2021.
Una iniziativa semplice e immediata per testimoniare, nero su bianco, l’enorme incremento dei costi di energia e gas, addirittura triplicati – o peggio –- nel giro di pochi mesi. L’obiettivo dichiarato è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, peraltro già allertata visto che gli stessi aumenti stanno interessando le famiglie, ma soprattutto far capire alla politica la necessità di agire subito.
E mentre il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli dichiara che “il salasso del gas è la nuova pandemia”, il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni sottolinea l’emergenza. “Le nostre imprese non hanno bisogno di lavorare, hanno bisogno di guadagnare! Perché se non si crea un equilibrio positivo tra costi e ricavi è inutile andare avanti con l’attività”, dice Marinoni. “Tra aumenti delle bollette, inflazione e calo dei consumi, ci sono tutte le condizioni per un default: un’azienda su tre è a rischio chiusura. La politica deve prendere coscienza di questa situazione e deve fare qualcosa subito, senza usare la prossima tornata elettorale come scusa per rimandare scelte alle quali è legata la sopravvivenza del nostro sistema Paese”.
“La situazione è insostenibile”, conferma il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano. “se alcuni imprenditori stanno meditando di tirare giù il bandone in maniera definitiva, altri potrebbero decidere di concentrare l’attività in pochi giorni alla settimana. Uno stratagemma, per contenere i consumi di energia e gas legati all’apertura, che durante l’inverno sono inevitabilmente destinati a salire”.
Secondo i vertici della Confcommercio Toscana, l’unica soluzione nell’immediato potrebbe essere quella di sollevare le imprese da alcuni carichi: “non ci servono nuovi sostegni, inutile erogare aiuti quando poi quello che ci viene dato da un lato ci viene tolto subito dopo dall’altro – dice il presidente Cursano – meglio sgravare i bilanci da alcuni pagamenti obbligatori, come quelli legati all’Iva”. “Di sicuro – aggiunge il direttore Marinoni - se la situazione non cambia in fretta le aziende non potranno stare in piedi ancora a lungo. Aprire più che un atto eroico sta diventando una pura follia antieconomica. Ma senza imprese che fine faranno l’occupazione e i servizi? Dalla politica e dalle istituzioni vogliamo una risposta”.
“Siamo stati i primi a proporre un tetto al prezzo dell’energia contro il caro bollette, con una proposta purtroppo stralciata a suo tempo dal Consiglio dei Ministri. Ora tutti ci copiano, anche nella nostra Regione, dove si moltiplicano i casi di famiglie e aziende messe in ginocchio dagli effetti della crisi energetica. Purtroppo con la campagna elettorale in corso anche questa crisi, pesantissima per cittadini e aziende, viene strumentalizzata a fini propagandistici. Come Movimento5Stelle abbiamo avanzato le nostre proposte già prima che si aprisse la corsa alle urne”: lo rivendica Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento5Stelle candidato alle prossime elezioni politiche in Toscana.
“Il nostro programma tiene insieme interventi a breve e medio termine” precisa Ricciardi. Quali? “Oltre al tetto sui prezzi l’avvio immediato da parte del governo di un’azione di recupero dei 9 miliardi di extra profitti da quelle imprese che hanno speculato durante l’emergenza. Nel medio termine, la messa a punto di un vero Energy recovery fund, con la possibilità per le aziende energivore di acquistare energia a un prezzo calmierato, lo svincolo del prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas, l’efficientamento energetico del patrimonio urbanistico nazionale, anche con l’aiuto del Superbonus e una generale promozione della cultura del risparmio energetico, degli investimenti in energie rinnovabili, dell’autoproduzione e delle comunità energetiche.
Il tutto – conclude il vicepresidente del M5S - con una strategia che darà risposte concrete alla crisi in corso e importanti benefici in termini di impatto ambientale”.