Edoardo Bove: ulteriori accertamenti sulle condizioni di salute

Dopo il malore del calciatore ieri sera durante Fiorentina-Inter

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2024 15:04
Edoardo Bove: ulteriori accertamenti sulle condizioni di salute

Ieri durante la partita Fiorentina-Inter il calciatore Edoardo Bove è caduto a terra per un malore.

 "Edoardo Bove, dopo aver passato una notte tranquilla, è stato risvegliato ed estubato questa mattina". Lo comunica ufficialmente Acf Fiorentina, che poi sottolinea: "attualmente è sveglio, vigile ed orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza Viola, il mister e i compagni che sono accorsi a trovarlo non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica avvenuta ieri.

Da Careggi i medici che hanno in cura il calciatore confermano che proseguono gli approfondimenti diagnostici. La Fiorentina ringrazia l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, tutti i medici ed il personale per il lavoro svolto con grande umanità e professionalità. I ringraziamenti vanno anche a tutto il Popolo Viola e l'intero mondo del calcio che, in questo momento così delicato, hanno dimostrato grande vicinanza e attenzione con i loro messaggi ed il loro sostegno che hanno dato grande conforto sia al Club che ad Edoardo ed alla sua famiglia". 

Approfondimenti

“Quando per problemi cardiaci (arresto del ritmo, fibrillazione ventricolare, etc) il sangue non arriva più al cervello si perde conoscenza e si possono avere anche piccole scosse cloniche agli arti, come quelle, più importanti, che si verificano nelle crisi epilettiche definite tonico-cloniche generalizzate. Anche nella più semplice sincope vaso-vagale (lo “svenimento” che accade in soggetti predisposti alla vista del sangue o per altre cause) si cade a terra e si possono verificare scosse.

In quel caso il cuore riprende a battere abbastanza rapidamente e la coscienza si recupera; non c’è nessuna manovra da fare -dichiara il professor Oriano Mecarelli, presidente della Fondazione Lega Italiana Contro l’EpilessiaMa se il cuore si ferma o smette di battere più a lungo occorre intervenire immediatamente, o con il massaggio cardiaco, o con l’applicazione del defibrillatore.

Chi assiste all’evento, che spaventa molto, invece pensa subito a “disostruire” la bocca, come se questo fosse sufficiente a far riprendere del tutto il malcapitato. L’opinione popolare è che la lingua in queste situazioni cada all’indietro, fino ad ostruire la trachea. conoscenza questa del tutto errata: la lingua non è una “pallina” o un “corpo morto”, è un muscolo e durante una crisi epilettica può andare di lato e finire tra le arcate dentarie serrate, e quindi ferirsi, ma in questo caso tentare di aprire la bocca è pericoloso, sia per le dita del soccorritore (che verranno morse) che per i denti di chi si sta soccorrendo”.

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