Carlo Luigi Ciapetti, giornalista pubblicista, esperto in relazioni pubbliche e specialista in analisi di rischio è entrato nella storia come il radioamatore che il 4 novembre del 1966 riuscì a collegare via radio Firenze, isolata e travolta dall’alluvione, e a rendere possibile l’immediata attivazione di una rete di comunicazione grazie alla quale fu possibile gestire l’emergenza, contenere i danni al patrimonio culturale e artistico e salvare vite umane. Identificato con la sigla I1CLC. Ciapetti collaborò con la Questura e le autorità locali, e oggi il leggendario apparecchio che utilizzò si trova esposto al Museo dei mezzi della comunicazione di Arezzo.
Carlo Luigi Ciapetti fondò poi uno studio peritale la cui attività iniziò nel 1982. Pur lavorando anche per i settori bancario e assicurativo, si specializzò nell'analisi di rischio fornendo servizi di consulenza agli uffici di istruttoria e di contenzioso alle società di leasing. Nel 1997 questa attività è stata ampliata con la costituzione di Servicons.
Aderente al Grande Oriente d'Italia, è stato autore del volume "Massoneria Italiana tra Stato e Chiesa" (1994)