Domenica prossima 15 marzo, dalle 10,00 alle 13,00, si svolgerà l'incontro del Progetto OltreVerde (una collaborazione tra l'Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione della Regione Toscana e l'Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus) intitolato "Il giardino che vorrei" in cui i bambini daranno vita e forma all'area detta "Nidiaci". L'incontro dovrebbe svolgersi al giardino Bartlett Nidiaci, via d'Ardiglione, 30, ma viste le previsioni del tempo, con ogni probabilità si svolgerà invece al chiuso alla Sala delle Leopoldine, piazza Tasso, 7.
ll giudice dà ragione nel merito al Comune ma lo condanna per il ritardo. La rete di recinzione comparve a febbraio 2013 e tra maggio e giugno dello stesso anno fu trasformata in recinzione di legno, ma fino all’aprile dell’anno successivo il Comune non ha presentato la denuncia al tribunale: 10 mesi per decidere se fare ricorso e per scrivere l’atto da depositare sono tempi inaccettabili e hanno comportato la soccombenza dell’amministrazione comunale davanti al Tribunale in primo e secondo grado. E così il giudice, pur avendo riconosciuto la piena illegittimità dell’appropriazione del privato di parte del giardino dei Nidiaci e l’indebita realizzazione della recinzione, non ha potuto che condannare il comune per aver presentato il ricorso dopo oltre un anno e quindi in ritardo rispetto a quanto prevede la legge.
“Da subito ci siamo interrogati perché sia stato fatto passare così tanto tempo dalla denuncia dei cittadini e dalle nostre interrogazioni in Consiglio comunale -afferma in un documento Firenze riparte a sinistra- era stata infatti riportata la notizia dell’appropriazione indebita del giardino da parte del privato che aveva acquistato, a suo avviso legittimamente, gli immobili in Via della Chiesa. Perché aspettare così tanto tempo se non per agevolare e favorire il privato nella sua azione atta a sottrarre alla collettività parte del giardino e a realizzare un parcheggio interrato a servizio delle case di lusso che sta realizzando? La sentenza è stata assolutamente un danno, in quanto l’area del giardino adesso è stata acquisita dal privato, il quale, se il comune non interviene con tempestività, potrà, una volta tolto il vincolo urbanistico, disporne come vorrà.
Riteniamo inaccettabile che l’amministrazione non decida di approfondire l’accaduto e di individuare i responsabili: se la politica ha ritardato nel dare il via libera al ricorso legale, o non ha adeguatamente sollecitato gli uffici competenti nell’intervenire, non può assolutamente ritenersi assolta. Chiederemo lunedì prossimo chiarimenti alla Giunta e vogliamo far luce sull’intera vicenda, ben sapendo che a perdere sono sicuramente la collettività e in particolare i residenti dell’oltrarno.
Ci auguriamo che la Giunta trovi la forza di reagire, e se non lo farà ci adopereremo perché a pagare non siano solo i cittadini, ma anche e soprattutto chi in comune ha permesso questo, o per colpa o per omissione.”