"Avevamo fatto una domanda chiara. Il no del Presidente Giani a un CPR in Regione Toscana come si concilia con la disponibilità che il Sindaco Nardella aveva dato nel corso di questa consiliatura?". Così Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune. "Perché - proseguono - i nostri atti sul "no ai CPR in Toscana" sono stati bocciati dalla maggioranza (con alcune astensioni), per non smentirlo. Quindi adesso il Sindaco e la Giunta di Firenze hanno cambiato idea?
Non si sa. Probabilmente è un governo cittadino in difficoltà. Mica è la prima volta. Anche su spazi in cui concentrare minori Palazzo Vecchio si è scontrato con la Regione (in questo caso le differenze erano tra l'Assessora comunale Funaro e l'Assessora regionale Spinelli).Oggi l'Assessora Albanese aveva tre minuti per risponderci. Si è limitata a dire che la riforma sulla detenzione delle persone migranti voluta da questo Governo è sbagliata e che non c'è stato un confronto con i territori.Ma il problema nasce da lontano. I CPR, come i CIE, come i CPT, vengono da lontano. E il Sindaco di Firenze ha già avuto modo di dire che secondo lui servivano. Oggi, attraverso la risposta al question time, poteva far sapere di aver cambiato idea. Ma non lo ha fatto. Complimenti".
Palagi e Bundu ripropongono la loro posizione anche su un altro tema di stretta attualità, la Multiutility in particolare la sua quotazione in borsa: "Non abbiate paura della discussione, ci ha detto l'Assessore. Lo accettiamo.
Il Partito Democratico ha deciso di mettere in pausa la quotazione in borsa. In attesa delle elezioni amministrative dell'anno prossimo? Si affiderà a una guerra sulle preferenze per vedere quale area pesa di più? O semplicemente preferisce evitare di perdere un po' di voto di opinione "di sinistra"?Sono illazioni. Ma non sappiamo davvero cosa altro pensare. Perché oggi l'Assessore ha detto che non c'è nulla di male a non dare per scontata la quotazione in borsa. Ma che nulla di quanto già votato è superato e che contano gli atti istituzionali.
Quegli atti sono chiari: la quotazione in borsa è parte essenziale del progetto.È stato ribadito quando Sinistra Progetto Comune e Movimento 5 Stelle hanno proposto emendamenti e ordini del giorno che dicevano "aspettiamo sulla quotazione in borsa": le consigliere i consiglieri ci hanno detto che non si poteva fare.L'Assessore Bettarini ha detto che il PD non ha preclusioni sulla quotazione o altre forme di aumento del capitale delle multiutility. Ma quelle preclusioni le ha fatte votare alla maggioranza del Salone de' Dugento.Si torna indietro o no? Domani ci sarà un'audizione in Commissione controllo del Presidente di Alia sulle prospettive della multiutility.
Incalzeremo", promette SPC.