Tutti i rapporti, da quello periodico della Caritas a quello di Censis-Tendercapital, fotografano un rapido aumento della povertà dall'inizio della pandemia, che riguarda milioni di persone.
Con il Decreto Ristori Ter, il Governo ha replicato la formula adottata a fine marzo per l'erogazione dei buoni spesa e/o pacchi alimentari attraverso le amministrazioni comunali (art. 2 Dl 154/20). Ogni ente dovrà emettere un bando in cui stabilire i criteri di accesso per individuare la platea dei beneficiari tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno. L'entità di risorse stanziate è di 400 milioni come nella “fase uno”, le modalità attuative passano attraverso gli enti locali.
Per Firenze sono previsti 2 milioni di euro, a fronte di circa 26.195 nuclei familiari sotto la soglia di povertà (dati pre-crisi), ovvero 76,37 euro a famiglia di media. I buoni escludono l’acquisto di beni per l’igiene personale e per gli ambienti, ma solo per acquistare cibo.
“Destiniamo risorse importanti per un comune piccolo come il nostro per sostenere da una parte le famiglie in difficoltà economica – spiega il Sindaco di Rufina Vito Maida – e dall’altra per tendere una mano alle nostre attività commerciali”. Quello di quest’anno sarà un Natale particolare e l’Amministrazione Comunale ha anche deciso di non investire negli addobbi, ma di utilizzare le risorse per sostenere la comunità. “Ci saranno Alberi di Natale nelle principali piazze e il tradizionale presepe – conclude il Sindaco – ma non faremo altro. Per questo chiedo alla cittadinanza di abbellire le facciate ed i terrazzi delle loro case ed ai commercianti di decorare le vetrine dei negozi. In questo modo lo spirito natalizio ci renderà una comunità ancora più solidale ed unita”.
"Le conseguenze dell'emergenza sanitaria sul fronte economico e sociale sono devastanti - sottolinea l'assessore al Sociale del Comune di Prato Luigi Biancalani -. Sin dall'inizio della pandemia abbiamo attivato tutti i canali e le risorse possibili per far fronte alle esigenze della nostra comunità, anche alle tante famiglie che per la prima volta si sono trovate ad avere bisogno di un supporto in seguito alla mancanza del lavoro.
Un'emergenza che sappiamo bene non essere finita e per la quale anche nei prossimi mesi arriveranno ulteriori risorse". L'assessore sottolinea anche la risposta coordinata di tutti i soggetti cittadini impegnati nel sociale: "E' stato fatto un lavoro di squadra straordinario, mettendo in campo una rete che nel tempo ha acquisito forza ed esperienza e che contraddistingue Prato in modo speciale. Accanto alle risorse del Comune, della Regione e del sistema nazionale di Protezione civile ci sono i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio, il supporto di Spes Docet e le tante donazioni dei singoli, cittadini e imprese.
E l'insostituibile lavoro del volontariato e del terzo settore, una rete di comunità che è un valore prezioso della nostra città".