Firenze- Di fronte all’emergenza coronavirus la Regione Toscana ha saputo bilanciare azioni concrete, che hanno elevato il livello di prevenzione e sicurezza della salute pubblica, e uno stile di comunicazione che ha evitato inutili allarmismi, i quali “non giovano ad una gestione razionale del problema e rischiano di determinare effetti negativi sul piano economico-sociale”. Il riconoscimento viene da una lettera che il presidente e general manager di Lilly Italia, Huzur Devletsah, ha inviato oggi al presidente Enrico Rossi. Nella missiva Devletsah informa il presidente delle iniziative assunte dall’azienda, in linea con le direttive del Ministero della salute e della Regione Toscana, per mettere in sicurezza l’attività del sito di Sesto Fiorentino, dove si producono farmaci salvavita.
La scelta di Lilly Italia è stata quella di applicare in modo intensivo lo smart-working, peraltro già prassi consolidata in azienda, prevedendo la presenza nello stabilimento solo del personale impegnato nella produzione, in modo da ridurre il rischio di possibili contagi.
I pediatri di famiglia hanno preso atto dell’ordinanza della Regione Toscana di attivare una reperibilità giornaliera 7 giorni su 7 per rispondere ai quesiti riguardanti l’emergenza Covid-19. Una misura che si inserisce all'interno delle disposizioni ministeriali e regionali per permettere alle famiglie di mantenere un contatto costante con il pediatra di fiducia limitando il più possibile gli accessi dei bambini negli ambulatori e nei pronto soccorso degli ospedali. Pertanto a partire da questo fine settimana e fino al 30.03.2020 l’attività ACAP sarà temporaneamente sospesa.
In queste ore sono tanti gli infermieri impegnati in prima linea per far fronte all’emergenza del coronavirus. Per loro sono giornate intense, fatte di turni faticosi che, come sempre, vengono affrontati con professionalità e grande senso di responsabilità. Spesso sono proprio gli infermieri il primo contatto del paziente, e a loro in questo momento è stato chiesto di ripensare anche alla routine lavorativa con orari straordinari e organizzazioni di emergenza. A tutti gli infermieri che lavorano senza sosta e, come sempre, al massimo delle loro potenzialità, arrivano le parole di sostegno, incoraggiamento e ringraziamento dell'Ordine.
“Questo periodo – commenta Michele Aurigi presidente di Opi Siena - sta coinvolgendo noi infermieri su tutti i piani: dalla vita privata, alla vita sociale fino a quella lavorativa. Abbiamo dovuto ripensare tempi e modalità di gestione del nostro quotidiano. È un momento davvero impegnativo per noi tutti e per le nostre famiglie. Sono giorni di sacrifici e di paure da affrontare che ci inducono a riflessioni importanti. Garantire l'assistenza è un compito fondamentale che abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare con orgoglio, passione e soprattutto con la nostra professionalità.
Siamo consapevoli che ci aspettano ancora giorni impegnativi e, insieme agli altri professionisti della salute ed alle Aziende che dovranno fare la loro parte, continueremo a prodigarci per fronteggiare questa emergenza, a tutela dei cittadini. Mai come adesso ci è richiesto un impegno straordinario per garantire un'assistenza di qualità. E come sempre gli infermieri ci sono, con competenza, testa e cuore, e proprio a loro vanno l’incoraggiamento ed il sostegno dell'Ordine. Grazie di esserci.
Sempre”.
Una modifica per rendere più flessibile e quindi agevolare l’utilizzo da parte dei dipendenti per esigenze di carattere straordinario come appunto l’allerta Coronavirus. La giunta comunale nell’ultima seduta della giunta ha infatti approvato, su proposta dell’assessore al personale Alessandro Martini, una variazione del regolamento per lo “svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile” approvato a fine dicembre dell’anno. In sostanza con questa modifica viene introdotta in questa fase di sperimentazione la possibilità di accedere al lavoro agile per esigenze di carattere straordinarie in caso di eventi calamitosi.
Duplice la finalità, ovvero garantire sia la funzionalità delle attività necessarie sia la salute e la sicurezza pubblica. Spetta al direttore generale valutare la possibilità di autorizzare temporaneamente all’accesso al lavoro agile il personale dipendente che svolge o al quale possono essere assegnate mansioni compatibili, stabilendo i criteri e le modalità. “Con questa modifica al regolamento abbiamo voluto facilitare questa possibilità per i dipendenti che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei requisiti previsti – spiega l’assessore Martini – anche alla luce dell’attuale momento particolare.
Si tratta di una delle misure predisposte dall’Amministrazione per l’allerta del Coronavirus per garantire il pieno funzionamento della macchina amministrativa venendo incontro anche alle situazioni particolari in cui si trovano i dipendenti”. Per quanto riguarda i numeri della sperimentazione, ad oggi sono 16 i dipendenti che hanno già attivato la modalità del lavoro agile, a questi si devono aggiungere i 21 che saranno avviati a marzo e i 3 straordinari sulla base della modifica del regolamento per un totale di 40 lavoratori.
Nell’immediato è possibile un’ulteriore estensione del lavoro agile straordinario per altri 60 dipendenti.
Le 384 auto bianche della Socota-Radio Taxi Firenze 4242 vengono disinfettate e sterilizzate con speciali prodotti in grado di eliminare per due mesi virus e batteri presenti negli abitacoli. Ad annunciarlo sono i responsabili della stessa cooperativa fiorentina, che oggi hanno illustrato alla stampa il processo di sanificazione, con un 'saggio' in diretta davanti alla sede di via Valdinievole, alla presenza del presidente Socota, Simone Andrei, del vicepresidente Giorgio Bini e di tutto il cda. "In un periodo come quello attuale, caratterizzato dalla grande preoccupazione per il diffondersi del Coronavirus - ha spiegato il presidente Andrei - diventa indispensabile una vera e propria disinfezione, che garantisca l’eliminazione di virus, germi, batteri e funghi, che annidandosi nelle parti più nascoste dell'abitacolo e all'interno del climatizzatore, possono aggravare le condizioni di chi già soffre di qualche forma di allergia e veicolare ogni tipo di contagio.
Il sistema che utilizziamo sulle nostre auto è lo stesso che viene usato per igienizzare le ambulanze. Si tratta di una misura di sicurezza e di attenzione sia verso i clienti che verso gli autisti". Il servizio di disinfezione e sterilizzazione dell'auto si avvale di un termo aerosolizzatore e di uno specifico prodotto disinfettante, che ha una duplice azione battericida e batteriostatica, che consentono di distruggere germi e microbi per una durata di circa 60 giorni. Si tratta di un Pmc (presidio medico chirurgico), che garantisce al 99,9% la distruzione e l'inattivazione dei germi (virus, batteri, funghi e protozoi).
"La situazione è preoccupante anche sotto il profilo economico - ha aggiunto Andrei -. In questi giorni le corse dei taxi a Firenze hanno subito una riduzione media del 40%, con punte del 50% in alcune fasce orarie".