Firmata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani una nuova ordinanza, la n.115, per fronteggiare e contenere la diffusione del Covid-19. Al centro del provvedimento misure da adottare nell'ambito del trasporto pubblico locale, in aggiunta alle disposizioni già date nei mesi scorsi relativamente alle modalità di sanificazione dei mezzi e di tutela del personale delle aziende di trasporto e degli utenti a bordo. L'ordinanza anzitutto recepisce il limite massimo del 50% come coefficiente di riempimento consentito nell’ambito del tpl -sia esso ferroviario, extraurbano, urbano, tramviario o marittimo - chiarendo che si tratta del 50% dei posti consentiti dalla carta di circolazione, dunque un numero maggiore rispetto a quello dei soli posti a sedere.
Vengono inoltre date disposizioni precise alle Aziende di trasporto pubblico, soggetti impegnati in prima linea nella lotta per il contenimento del virus. La aziende, oltre a rispettare il limite di capienza posto dal DPCM e dall'ordinanza regionale, dovranno collaborare con le autorità competenti e le forze dell'ordine per evitare assembramenti sia a bordo che alle fermate o nelle stazioni. Dovranno inoltre favorire - dove possibile - il trasporto gratuito a bordo di biciclette, monopattini ed altri mezzi di trasporto analoghi; favorire il controllo dei titoli di viaggio a terra, nei momenti di salita e discesa degli utenti; collaborare con gli enti territoriali per monitorare i flussi delle presenze e la richiesta dei servizi da parte della cittadinanza, per contribuire alla definizione di una strategia e una programmazione dei dei servizi quanto più possibile aggiornata in tempo reale, con l'evolversi della situazione sanitaria e con i cambiamenti delle esigenze della popolazione.
A tal proposito l'ordinanza n.115 esplicita la necessità di riprogrammare il servizio di trasporto pubblico locale sulla base delle direttive date dalla Regione Toscana e del contesto attuale, potenziando i servizi utilizzati soprattutto dai pendolari, quelli nelle aree a domanda debole, quelli delle zone ospedaliere e che interessano punti di interscambio. Questo potenziamento potrà avvenire anche attraverso l'attivazione di servizi bus sostitutivi di collegamenti su ferro. La riprogrammazione dei servizi dovrà essere elastica e dinamica e dovrà tener conto della variabilità delle misure di contenimento, legate all'andamento della situazione epidemiologica.
Autorizzato per il solo periodo dell'emergenza sanitaria anche il ricorso a corse bis (da effettuarsi in via prioritaria con i mezzi ed il personale a disposizione delle aziende stesse, ed in seconda istanza tramite il ricorso a servizi di Ncc, autobus turistici e taxi). Per garantire un coordinamento centrale dei servizi ed una capacità di risposta immediata al variare delle esigenze di trasporto, l'ordinanza istituisce inoltre un 'Comitato permanente regionale', che sarà composto dall’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, dai rappresentanti istituzionali della Città Metropolitana, delle Province e dei Comuni capoluogo oltre che dalle aziende che gestiscono il trasporto pubblico su ferro, su gomma e via mare.
Il Comitato rappresenterà l’intero territorio, a sostegno delle Autorità competenti, delle parti sociali e delle imprese che operano nel Settore. Detterà il ripristino graduale dei servizi, seguendo la situazione sanitaria e le misure di contenimento; rappresenterà un punto di riferimento non solo per le aziende di trasporto e gli Enti locali ma anche per le Prefetture, gli uffici territoriali del Governo e i Comitati Provinciali per l’ordine pubblico e la sicurezza; coordinerà la ripresa dell’attività del servizio di trasporto pubblico.
"Per il previsto rientro in zona arancione della Toscana, occorre tenere la capienza dei bus al 50%, ma mancano mezzi che consentano di aumentare nel corse nel trasporto pubblico locale sia urbano che extraurbano. Per questo è necessario trovare soluzioni alternative, e coinvolgere i mezzi in forza ai taxi, agli Ncc e i bus turistici ormai sempre più inattivi. Chiediamo che la nuova Giunta regionale affronti questo problema con la massima urgenza, in accordo con i sindaci, Anci Toscana e associazioni di categoria".
E' quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella."Tra auto, van e bus - osserva Stella - ci sono migliaia di mezzi in forza alle cooperative di tassisti, agli Ncc e alle compagnie di pullman turistici, che in questo periodo di crisi dovuta al Covid, hanno ridotto in maniera significativa la loro operatività. Un parco mezzi che potrebbe essere messo a disposizione dei cittadini a tariffe ovviamente calmierate e concordate. Utilizzando i mezzi del trasporto pubblico non di linea, tramite convenzioni regionali, possiamo cogliere una doppia opportunità: aiutare un comparto messo in ginocchio dalla pandemia, e aiutare i cittadini a viaggiare su bus e mezzi di trasporto non affollati".