Firenze, 21 novembre 2020– In Toscana sono 92.776 i casi di positività al Coronavirus, 1.892 in più rispetto a ieri (1.200 identificati in corso di tracciamento e 692 da attività di screening). I nuovi casi sono il 2,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 7,4% e raggiungono quota 37.471 (40,4% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.440.310, 18.527 in più rispetto a ieri, di cui il 10,2% positivo.
Sono invece 7.766 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 24,4% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 4.500 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 53.140, -1,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 2.094 (7 in più rispetto a ieri), di cui 296 in terapia intensiva (1 in più). Si registrano 44 nuovi decessi: 26 uomini e 18 donne con un'età media di 82,2 anni. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione. L'età media dei 1.892 casi odierni è di 46 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più).
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri:Sono 26.092 i casi complessivi ad oggi a Firenze (428 in più rispetto a ieri), 8.190 a Prato (231 in più), 7.988 a Pistoia (232 in più), 5.819 a Massa (92 in più), 9.143 a Lucca (229 in più), 12.701 a Pisa (202 in più), 6.526 a Livorno (174 in più), 8.656 ad Arezzo (142 in più), 3.876 a Siena (62 in più), 3.230 a Grosseto (100 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 891 quindi i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro (somma delle province di Firenze, Prato, Pistoia), 697 nella Nord Ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno), 304 nella Sud est (Arezzo, Siena, Grosseto). La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 2.488 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 2.230 x100.000, dato di ieri).
Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.178 casi x100.000 abitanti, Pisa con 3.031, Massa Carrara con 2.986, la più bassa Siena con 1.451.
La Zona Distretto di Arezzo della ASL TSE assicura il supporto al Comune di Arezzo per l’iniziativa di screening su sangue che l’Amministrazione Comunale d’intesa con la Croce Rossa Italiana e l’Ufficio Scolastico Provinciale, ha deciso di effettuare nelle scuole primarie. Il Distretto Sanitario ha già fornito al Comune il materiale di medicazione richiesto. Ove i Pediatri di famiglia in base al test di screening ritenessero necessario un approfondimento, potranno chiedere alla ASL come già avviene adesso, di sottoporre il bambino al test di livello superiore.
Complessivamente, 51.046 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (736 in meno rispetto a ieri, meno 1,4%). Sono 50.176 (886 in meno rispetto a ieri, meno 1,7%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 17.997, Nord Ovest 21.149, Sud Est 11.030).
La ricerca di un albergo Covid, condotta dalla Asl Tse, ha prodotto un primo risultato nella provincia di Arezzo. E' stato quindi individuato un albergo con 21 camere disponibili che già da oggi sono utilizzabili. Ricordiamo che hanno accesso all’ospitalità e ai servizi degli alberghi sanitari persone con positività accertata per Covid-19; asintomatici o pauci sintomatici in condizione clinica compatibile con la permanenza a domicilio e con requisiti socio abitativi non idonei al mantenimento in sicurezza del necessario isolamento. All'interno della Asl Tse ci sono quindi, adesso, oltre alla nuova struttura nella provincia di Arezzo, 2 strutture nella provincia di Siena con 21 camere complessive e 2 in provincia di Grosseto con 87 camere complessive.
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti oggi sono complessivamente 2.094 (7 in più rispetto a ieri, più 0,3%), 296 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 0,3%). Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono in totale 534(ieri erano 527), di cui 75 (ieri erano 74)in Terapia intensiva. All’ospedale di Livorno 114 i ricoverati, di cui 14 in Terapia intensiva. All’ospedale di Lucca 108 i ricoverati, di cui 17 in Terapia intensiva. All’ospedale Apuane 105 ricoverati, di cui 24 in Terapia intensiva. All’ospedale Versilia 112 ricoverati, di cui 11 in Terapia intensiva. All’ospedale di Pontedera 47 ricoverati, di cui 5 in Terapia intensiva. All’ospedale di Cecina 28 i ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva. All’ospedale di Pontremoli 20 i ricoverati.
Un ventilatore polmonare è stato donato dalla società Se.Co. alla Asl Tse e quindi destinato al pronto soccorso dell'ospedale del Valdarno. "In questa struttura non c'è una degenza Covid ma è evidente che al pronto soccorso possono arrivare persone positive -afferma Simone Nocentini, Direttore delle medicina d'urgenza- Per questa ragione abbiamo separato i percorsi e creato un nuovo pre triage.
Quindi abbiamo non una tenda ma un'area assolutamente isolata dal resto dell'ospedale dove ai pazienti sospetti Covid viene fatto il tampone e dove ne attendono l'esito prima di essere trasferiti, se positivi, ad Arezzo. Medicina d'Urgenza utilizza stabilmente apparecchi per ventilazione non invasiva e questo respiratore viene adesso utilizzato per ventilazione con casco CPAP di quei pazienti che presentano sintomi da sospetto CoViD e che in attesa del referto del tampone hanno necessità di supporto ventilatorio".
Il pronto soccorso della Gruccia ha mediamente 60 accessi al giorno: lo scorso anno ne aveva 100. "In questa fase si stanno leggermente riducendo - sottolinea Patrizia Bobini, Direttrice dell'ospedale. Il pronto soccorso è un filtro importante e alla degenza arriva circa il 10%. Quindi tra i 5 e i 6 ricoveri di media al giorno. Stiamo cercando di valorizzare al massimo l'integrazione tra ospedale e territorio affinché i pazienti che non necessitano di ricovero ma che è opportuno non rimangano da soli a casa, possano trovare una soluzione sicura e transitoria prima del ritorno al loro domicilio"
Le persone complessivamente guarite sono 37.471 (2.577 in più rispetto a ieri, più 7,4%): 2.284 persone clinicamente guarite (150 in più rispetto a ieri, più 7%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 35.187 (2.427 in più rispetto a ieri, più 7,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Purtroppo, oggi si registrano 44 nuovi decessi: 26 uomini e 18 donne con un'età media di 82,2 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 12 a Firenze, 7 a Prato, 1 a Pistoia, 3 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 8 a Pisa, 5 a Livorno, 3 a Arezzo, 1 a Siena, 2 a Grosseto. Sono 2.165 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 800 a Firenze, 132 a Prato, 166 a Pistoia, 254 a Massa Carrara, 222 a Lucca, 222 a Pisa, 135 a Livorno, 113 ad Arezzo, 58 a Siena, 44 a Grosseto, 19 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 58,0 x100.000 residenti contro il 80,5 x100.000 della media italiana (10° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (130,3 x100.000), Firenze (79,1 x100.000) e Lucca (57,2 x100.000), il più basso a Grosseto (19,9 x100.000).
Anche la riabilitazione arriva a casa dei pazienti malati di Covid 19. Il progetto promosso ed organizzato dal Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, diretto dal dottor Renzo Ricci attraverso la struttura complessa Attività di Riabilitazione funzionale di cui è direttore la dottoressa Sandra Moretti ha l'obiettivo di garantire la presa in carico riabilitativa domiciliare, facilitando la dimissione dagli Ospedali e fornendo supporto al monitoraggio dell’evoluzione clinica già intrapresa dalle attuali Unità speciali di continuità assistenziale. I team della Uscar sono composti da due fisioterapisti che raggiungono a domicilio i pazienti affetti da COVID-19 o in quarantena, dimessi in continuità ospedale-territorio per bisogni riabilitativi, che presentino condizioni cliniche stabili e siano gestibili, in sicurezza, presso la propria abitazione, le strutture sociosanitarie o gli alberghi sanitari. La prima USCAR attivata è nella zona Firenze Centro.
A breve seguirà l’attivazione in tutte le altre Zone della AUSL Toscana Centro.
Spiega la dottoressa Moretti: "i pazienti dimessi dagli ospedali molto spesso dell'attivazione di percorsi riabilitativi ed il progetto che abbiamo elaborato nasce dal bisogno delle strutture ospedaliere di dimettere al domicilio, in tempi brevi, i pazienti positivi e clinicamente stabili. Il nostro intervento ha una duplice valenza : da un lato ha ricadute senz'altro positive sulla salute dei pazienti e rafforza la gestione territoriale dei casi positivi; dall'altro servirà ad ottimizzare l'utilizzo della risorsa posto letto che in questa fase è davvero preziosa".
Le Uscar saranno attivate dall'Acot -Agenzia Ospedale territorio: gli operatori segnaleranno ai team fisioterapici i casi in dimissione e che necessitano della prosecuzione del percorso riabilitativo. Il percorso sarà attivato a seguito della valutazione fisioterapica e condiviso anche con il Medico di Famiglia.
“Da settembre a oggi, 205 ospiti delle RSA toscane hanno contratto il virus e sono successivamente deceduti. Si tratta di un quarto dei morti avvenuti in Toscana. Inoltre, in tutta la nostra regione, su 12 mila anziani presenti nelle residenze sanitarie, più del 12% sono risultati positivi al virus, per un totale di più di 1.500. Sono dati, quelli indicati dalla Regione, preoccupanti. Sono le realtà più esposte al rischio” Così Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva “È importante che tutte le istituzioni coinvolte rivolgano la massima attenzione alla loro situazione.
Quando, il vaccino sarà disponibile, siano le prime a riceverlo sia per gli ospiti che per il personale” prosegue il deputato. “Le residenze per anziani sono strutture importanti per la tenuta del sistema assistenziale e sanitario. In questi ultimi mesi sono in difficoltà anche a causa dei massicci piani di assunzione delle strutture pubbliche. Serve non solo un piano immediato per tamponare l’emergenza – conclude Toccafondi – ma anche una visione di ampio respiro affinché le residenze possano continuare a funzionare garantendo un’accoglienza sempre migliore ai nostri anziani fragili”.