“Il danno ambientale è effettivo ma abbiamo una certezza fuori dal cantiere non ci sono nessun tipo di criticità. La vicenda della Concordia scriverà la parola fine solo dopo la rimozione dalle strutture sui fondali e il ripristino ambientale degli stessi. Essenziale adesso capire lo stato effettivo della situazione e qual è l'operazione migliore per restituire al giglio il miglior mare possibile. Importante ora capire lo stato dell’arte dei circa 1300 sacchi di malta cementizia serviti, dopo il raddrizzamento, a creare quel 'materasso' su cui è stata adagiata la chiglia e la pancia della nave.
Sicuramente c’è stata la perdita di malta sotto le strutture, area dove non sono state possibili effettuare ancora delle ripuliture. Per la pulitura si pensava di utilizzare tempi morti nella messa dei cassoni ma che non ci sono stati. In ogni caso l’operazione è già stata autorizzata. Da tutta questa storia riteniamo che sia importante che Isola del Giglio si accrediti e diventi punto di riferimento e sede per discutere a livello nazionale e internazionale di sicurezza in mare.” Sono le parole di Maria Sargentini Presidente Osservatorio di monitoraggio della Concordia intervenuta stamattina ad un incontro sulla Concordia che si è svolto all’interno di Festambiente, festival nazionale di Legambiente che si conclude oggi nel grossetano
Sulla stessa falsariga le dichiarazioni del Sindaco del Giglio Sergio Ortelli anche lui presente all’iniziativa : “La rimozione delle strutture ed il ripristino ambientale dei fondali rappresenta la quinta fase della vicenda Concordia. Solo con la bonifica dei fondali possiamo scrivere la parola fine alla disastro della e finalmente ritenerci fuori dal tunnel di questo incubo inaspettato.”