Chiesanuova: la tragedia di una famiglia serena

Tutto il paese piange la scomparsa della fornaia della popolare schiacciata nella frazione di S. Casciano

Nicola
Nicola Novelli
17 ottobre 2024 21:39
Chiesanuova: la tragedia di una famiglia serena
Fotografie di Jacopo Bianchi

FIRENZE- Una famiglia di successo, si può dire, perché aveva portato la frazione del comune di San Casciano in Valdipesa all’attenzione dei consumatori fiorentini. A essere precisi la prima schiacciata diventata famosa a Chiesanuova era quella dell’alimentari Giotto. Ma col tempo anche la focaccia preparata Da Graziella, la bottega accanto, veniva apprezzata dal pubblico.

Anzi negli ultimi tempi in tanti sostenevano che fosse più buona di quella del concorrente. Sta di fatto che spesso la domenica pomeriggio la strada Volterrana che divide in due il piccolo abitato si ingorgava a causa della prelibatezza locale.

Il negozio era stato aperto dalla madre di Stefano Bettoni, ma si deve a sua moglie Laura Frosecchi il rilancio e la fama. Una ricetta antica, fatta di ingredienti di qualità, che marito e moglie replicavano ogni mattina all’alba nel forno alle spalle del negozio.

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Laura avrebbe compiuto 55 anni a dicembre, quasi coetanea del marito Stefano, che il compleanno lo aveva festeggiato a febbraio. Due figli ormai grandi per i quali i genitori si erano prodigati. Grazie al successo della schiacciata erano state acquistate licenze di noleggio con conducente, attività già avviata e che vedeva in particolare l’impegno di Stefano, che credeva molto nello sviluppo turistico della zona in relazione con Firenze.

Una famiglia tranquilla e soddisfatta, conosciuta e rispettata per la vivacità commerciale che avevano restituito a Chiesanuova. Una bella casa di campagna in località Faltignano, la collina vicino a Scopeti. Stefano e Laura stavano già immaginando il loro futuro, forse la cessione tra qualche anno del forno, un’attività che stava cominciando a diventare faticosa. Pensavano di dedicarsi allo sviluppo della nuova impresa dei figli, magari un giorno di diventare nonni.

Fotografie di Jacopo Bianchi

La tragedia è esplosa all’improvviso. Nessuno avrebbe immaginato quel che è accaduto stamani. Il nipote assassino era noto a tutto il paese per il suo carattere fragile e per qualche difficoltà della famiglia. Sì, un problema di dipendenza da sostanze, ma non certo la capacità di sviluppare la violenza omicida di oggi.

E poi contro chi? Proprio gli zii che lo avevano spesso sostenuto. C’è chi sospetta infatti che il movente sia da individuare in un rifiuto inatteso da parte della zia. Sarebbero i soldi negati ad aver fatto scattare il grilletto che ha ucciso stamani Laura Frosecchi.

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