Centri per l’impiego al collasso: in tutta la Toscana la pressione è notevolissima, tanto che alle 9 di mattina gli utenti in attesa sono sempre superiori alle 100 unità. Le risposte vengono date a tutti, ma questo solo grazie alla grande disponibilità delle lavoratrici e lavoratori, che in tutto sono circa un migliaio in Toscana: 336 assunti a tempo indeterminato, 120 circa a tempo determinato, oltre 500 in appalto. Circa 100 lavoratori hanno il contratto in scadenza a fine anno senza certezze sull’eventuale rinnovo. "Siamo ormai prossimi al rinnovo dell'Accordo Quadro 2017 per la continuità di funzionamento dei centri per l'impiego e mi auguro che nella prossima Conferenza Stato-Regioni si possa condividere con il Governo anche il Piano di Rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro" così Cristina Grieco, assessore al lavoro e Coordinatrice della Commissione istruzione lavoro della Conferenza delle Regioni, commenta positivamente gli esiti dell'incontro tenutosi ieri con il Ministro Poletti.
Dopo l'esito dell'incontro con il Governo del 7 novembre scorso - in occasione del presidio nazionale a Roma di Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl - e la repentina marcia indietro culminata con il comunicato congiunto di Regioni e Governo del 10 novembre dove viene ribadito l'impegno del Governo per la copertura dei 2/3 dei costi di gestione e del personale dei CPI e l'impegno ad inserire in legge di stabilità la norma che consenta la proroga dei tempi indeterminati in scadenza, i sindacati, anche dietro forte sollecitazione dai territori, hanno deciso di mettere in campo una ulteriore giornata di mobilitazione regionale venerdì 25 novembre con un presidio di fronte alla Prefettura di Firenze (via Cavour), dalle 9 alle 11.
“Chiediamo che nella Legge di Stabilità attualmente in discussione siano previste risorse certe per il funzionamento e il costo del personale dei CPI, e l'introduzione di una specifica norma che consenta il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza il 31/12/2016: si tratta di circa cento addetti in Toscana. Per il 2017 e gli anni a seguire chiediamo invece una gestione e una organizzazione tale da superare la precarietà dei servizi ormai allo stremo, in virtù di una situazione ‘transitoria’ che perdura nel tempo senza dare alcuna garanzia per l'utenza e per tutti i lavoratori, dipendenti e dell'indotto" spiegano Silvano Leoni (Fp-Cgil), Marco Bucci (Cisl-Fp), Flavio Gambini (Uil-Fpl).La nota ufficiale della Città Metropolitana di Firenze: "Personale dei Centri per l'Impiego in stato di agitazione. Venerdì 25 novembre possibili disagi agli sportelli. Venerdi 25 novembre 2016 per l'intera mattinata nei centri per l'impiego di Firenze e provincia potranno verificarsi disagi nell'erogazione dei servizi per agitazione del personale".
La Regione Toscana intanto spiega che "L''obiettivo del rinnovo per il 2017 è quello di garantire, anche in una fase transitoria, una continuità di servizi ai cittadini ed una sicurezza ai lavoratori dei centri per l'impiego.Analogamente a quanto fatto per il biennio precedente, sarà riproposto il meccanismo di compartecipazione di risorse statali e regionali, sia con riferimento al personale a tempo indeterminato impiegato presso i centri per l'impiego, sia con riguardo ai costi di funzionamento dei Cpi.
Con l'approvazione della legge di bilancio all'esame del Parlamento, saranno stanziate risorse pari a 220 milioni di euro per il 2017.Inoltre, per quanto concerne il personale a tempo determinato dei Centri per l'impiego, il Ministro Poletti ha confermato agli Assessori regionali l'impegno ad inserire nella nuova legge di bilancio un emendamento per consentire, anche nel 2017, la stipula e la proroga dei contratti a tempo determinato, anche derogando al limite massimo di 36 mesi, posto dalla normativa vigente".
La Regione Toscana, che potrà disporre di risorse pari a oltre 20 milioni di euro a copertura dei costi del personale e delle strutture, ribadisce il proprio impegno al rafforzamento di un sistema di governance dei servizi pubblici basato su un modello organizzativo e gestionale omogeneo sul territorio, al fine di produrre una universalità di strumenti e risultati, facendo tesoro del contributo, delle professionalità e delle esperienze maturate nei territori.
Conclude Grieco "Un modello che si avvale anche del contributo del privato sia per le attività di accompagnamento al lavoro previste da Garanzia Giovani che per le attività di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione che saranno presto finanziate dall'assegno di ricollocazione regionale e nazionale. In particolare, in Toscana, i privati potranno intervenire anche a supporto delle attività specialistiche che si svolgono presso i centri per l'impiego a seguito di una gara unica, in fase di aggiudicazione definitiva, che sarà operativa dall'inizio del prossimo anno".