FIRENZE - Firenze Suona Contemporanea, festival di musica e arti visive, ospita quest’anno in un’edizione straordinaria l’artista William Kentridge, protagonista di un ciné concert di apertura (con dieci cortometraggi di cui quattro inediti) e un’installazione creata in esclusiva per il festival che accoglierà il pubblico dei concerti in modo molto particolare: il cortile del Museo Nazionale del Bargello si vestirà di un sipario, fatto di teli di proiezione, che ridisegnerà la scenografia con lo sbocciare di disegni e animazioni intorno alla platea.
Per la parte musicale, nel ricchissimo programma, oltre a numerosi classici del Novecento, quattro prime assolute, tre prime nazionali e cinque commissioni in esclusiva, eseguite da musicisti di fama internazionale – tra gli altri, la London Sinfonietta, nuovamente ospite della rassegna in quintetto. Tutto nella splendida cornice del Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
L’Edizione 2014
La novità di questa edizione consiste nel presentare artisti visivi e compositori in un unico grande progetto. Il titolo della rassegna, infatti, cita il saggio di Andrej Tarkovskij, Scolpire il Tempo: alcuni dei temi oggetto di profetica riflessione in quel libro (come nei film e negli scritti del regista russo) – il tempo e la percezione della realtà, il rapporto fra musica e immagine, l’arte e la musica "realiste", la "nostalghia" degli artisti italiani all'estero – saranno proposti al pubblico in una programmazione che, pur essendo all’insegna della sperimentazione, nulla sacrifica in termini di piacevolezza della fruizione.
Approfondimenti
In linea con un progetto dal taglio trasversale, l’ospite d’eccezione dell’Edizione 2014 è William Kentridge (Johannesburg, 1955), artista sudafricano tra i più celebrati nel panorama internazionale dell’arte contemporanea che presenta un’installazione creata in esclusiva per l’evento e dieci cortometraggi (di cui quattro inediti) che coinvolgeranno l’autore in una performance sul palcoscenico, accompagnati dalle musiche eseguite dal vivo di Philip Miller (compositore sudafricano ospite della Biennale Arte 2013 e storico collaboratore di Kentridge). Un evento straordinario che raccoglie i frutti di una pluridecennale ricerca artistica che ambisce a fondere molteplici forme di espressione quali teatro, opera lirica, danza, musica, scultura e disegno.
Lo straordinario evento di arte visiva trova degno contrappeso nella selezione, come sempre eccezionale, di grandi nomi del panorama musicale contemporaneo.
In programma, oltre a opere di autori ormai unanimemente considerati classici del Novecento in musica – Jonathan Harvey, Gérard Grisey, John Zorn, Salvatore Sciarrino, Toshio Hosokawa – le prime assolute dei compositori italiani Pierluigi Billone, Maurizio Azzan, Giulia Lorusso, tre prime nazionali (Jean Barraqué, Claudio Baroni, Kaija Saariaho) e cinque commissioni per il Festival con video e live electronics di Michelle Agnes, Andrea Cavallari, Luisa Valeria Carpignano, Stylianos Dimous e Lorenzo Troiani.
A interpretarle la London Sinfonietta, l’mdi ensemble, il Quartetto Prometeo, l'ensemble FLAME, l’Edison Studio, il MicroEnsemble e Tempo Reale, nonché solisti e virtuosi dello strumento come Ciro Longobardi e Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Joanna Dudley e Ann Masina (voce).
Dopo la serata inaugurale dedicata a Kentridge, sarà il Quartetto Prometeo (con Tempo Reale) a far dialogare classico e contemporaneo in una serata, quella del 13 settembre, che vedrà incastonate, tra la prima italiana di Perpetuo Motum (2012-13) dell’argentino Claudio Baroni e lo splendido quartetto Nymphea (1987) di Kaija Saariaho, tre perle di Stefano Gervasoni, Stefano Scodanibbio e Francesco Filidei, impegnati a declinare al presente musiche di Monteverdi, Frescobaldi, Trabaci e Merula.
Ospite per la seconda edizione consecutiva di Firenze Suona Contemporanea, la London Sinfonietta, quest’anno in quintetto, propone il 14 settembre una rosa di autori che conosce alla perfezione. Oltre al Jonathan Harvey “in miniatura” di The Riot(1993), per pianoforte, clarinetto basso e flauto, e al recentissimo Evolution (2014) di Gwyn Pritchard, sarà eseguito Whim of Silence II (2014) di Andrea Cavallari in una nuova versione con soprano. E ancora, gli intrecci di pianoforte, violino, clarinetto e violoncello del Thomas Adès di Catch (1991) e l’omaggio a Olivier Messiaen – al suo celebre Quatuor pour la fin du temps – di Toshio Hosokawa (Stunden-Blumen, del 2008, ovviamente per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, la stessa formazione per la quale il compositore francese concepì il Quatuor).
Ancora Kaija Saariaho (Calices, 2009) e Francesco Filidei (Corde Vuote, 2010) nel programma del MicroEnsemble, che propone le prime assolute di Preludio/Interludio – Unità di Movimento (2014) di Giulia Lorusso e di In Limine di Maurizio Azzan (entrambi giovanissimi) e due prime nazionali – oltre a Calices della Saariaho, la Sonata per violino solo (1949) di Jean Barraqué, scoperta dal musicologo Laurent Feneyrou, ed eseguita per la prima volta nel novembre 2009 a Parigi dalla violinista Carolin Widmann.
Serata di musica e cinema quella del 18 settembre, che vede protagonista l’Edison Studio di Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani. I quattro compositori musicheranno dal vivo Il gabinetto del Dottor Caligari di Robert Wiene, capolavoro-simbolo del cinema espressionista tedesco.
Edison Studio ha realizzato produzioni musicali elettroacustiche per la Biennale di Venezia (2000 e 2001) e per Ravenna Festival (1999, 2000, 2004). Una delle più significative attività di Edison Studio è dedicata alla realizzazione di colonne sonore per i film muti degli anni ’10 e ’20. Le colonne sonore, realizzate ed eseguite dal vivo dagli stessi autori, comprendono quattro noti film:Gli ultimi giorni di Pompei, Blackmail di Alfred Hitchcock, Inferno, pubblicato in DVD con la colonna sonora di Edison Studio nel 2011 dalla Cineteca di Bologna (collana Cinema ritrovato) e vincitore del premio AITS 2012.
Estremamente variegato il repertorio del recital pianistico di Ciro Longobardi (19 settembre), autore in grado di spaziare dagliÉtudes Australes (2002-03) di Ivan Fedele, che il pianista ha registrato nel cd dell’Integrale delle opere per piano solo (Limen, 2013), ai Quattro Notturni di Salvatore Sciarrino, dall’enigmatico Le temps est un fleuve sans rives (2010) di Stefano Bulfon aCarny (1998) di John Zorn, brano che Steve Smith del New York Times ha definito “a Frankenstein’s monster of fleeting quotations, distortions and allusions, bolted together in the manner and spirit of a vintage Looney Tunes soundtrack”.
Programma che si sofferma su due opere decisive dell’ultimo ventennio quello dell’mdi ensemble (20 settembre). Brano tripartito dedicato a Gérard Zinsstag (primo movimento), Salvatore Sciarrino (secondo movimento), e Helmut Lachenmann (terzo movimento), Vortex Temporum (1994-96), per pianoforte e quintetto (flauto, clarinetto, violino, viola e violoncello), è l’ultimo grande capolavoro del compositore francese morto nel 1998. Come evidente sin dal titolo, il tema del brano è il tempo – la sua organizzazione.
L’operazione di “accordare il tempo del pubblico con il tempo dell’opera”, il tempo soggettivo con quello oggettivo, era già centrale in brani come Dérives (1974), Partiels (1975), Jour, Contre-jour (1979). Qui, però, lo scopo – o piuttosto il sogno – è quello di “spodestare il materiale compositivo in favore della pura durata”, sì che Vortex Temporumdiventa “probabilmente solo una storia dell’arpeggio nel tempo e nello spazio – ma dal punto di vista delle orecchie” di chi ascolta.
Δίκη Wall (2012) di Pierluigi Billone, per percussioni ed ensemble (flauto basso, clarinetto basso, violino, viola, violoncello e pianoforte), gioca nel titolo con l’ambivalenza del termine Dyke (muro, diga, in inglese, e ovviamente Δίκη, la divinità della Giustizia, in greco antico) e continua a esplorare, sulla scia del ciclo Mani (Mani.Δίκη e Mani.Gonxha sono gli altri due brani composti nel 2012), il farsi del suono inteso come prodotto e propaggine del corpo umano.
Il Festival si conclude il 21 settembre con cinque commissioni eseguite in esclusiva dal FLAME – Florence Art Music Ensemble – cinque prime assolute di Lorenzo Troiani, Luisa Valeria Carpignano, Michelle Agnes, Stylianos Dimou e Andrea Cavallari.
Firenze Suona Contemporanea fa parte del programma di Estate al Bargello, Festival di teatro, danza, musica classica, contemporanea e d'autore che anche quest’anno torna ad animare le serate del Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
Infine si informa che William Kentridge sarà poi di nuovo protagonista a Firenze anche grazie alla stretta e intensa collaborazione tra Fondazione Teatro della Pergola e Romaeuropa Festival, a rinnovare la tradizione della grande Rassegna dei Teatri Stabili e poi dei Percorsi Internazionali dell’Ente Teatrale Italiano. Dal 20 al 22 novembre presenterà alla Pergola un riallestimento di Ubu and the Truth Commission, spettacolo del 1997 che contamina il capolavoro di Jarry con il drammatico fenomeno dell’apartheid. Questa apparizione è solo la prima tappa di un nuovo intensificarsi dell’attività internazionale che la Fondazione della Pergola intende portare avanti come irrinunciabile direttrice del proprio agire.
Firnze Suona Contemporanea è sostenuto da:
Regione Toscana
Comune di Firenze
Fondazione Teatro della PergolaGalleria Lia RummaRenato CortiNextam PartnersASF Ltd London
Programma
Giovedì 11 settembre, ore 21
INAUGURAZIONE FESTIVAL
WILLIAM KENTRIDGE: PAPER MUSIC [Prima Assoluta]
Un ciné-concert di Philip Miller e William KentridgeWilliam Kentridge, video/performer
Philip Miller, music/performer
Joanna Dudley, voce | Ann Masina, voce | Vincenzo Pasquariello, piano
Sabato 13 settembre, ore 21
QUARTETTO PROMETEO
TEMPO REALE Claudio BARONI Perpetuo Motum [Prima Italiana]
Lorenzo ROMANO Notturno Autostradale
Stefano SCODANIBBIO da Mas Lugares Quell'augellin (da Monteverdi)
Stefano GERVASONI Ricercar cromaticho post il Credo (da Frescobaldi)
Francesco FILIDEI Consonanze stravaganti (da Trabaci) | Ciaccona (da Merula)
Salvatore SCIARRINO Quartetto n.7
Kaija SAARIAHO Nymphea
Domenica 14 settembre, ore 21
LONDON SINFONIETTAGwyn PRITCHARD Evolution
Toshio HOSOKAWA Stunden-Blumen
Thomas ADÈS Court Studies
Andrea CAVALLARI Whim of Silence II
Jonathan HARVEY The Riot
Mercoledì 17 settembre, ore 21
MICROENSEMBLE
Giulia LORUSSO Preludio/Interludio – Unità di Movimento [Prima Assoluta]
Jean BARRAQUÉ Sonata per violino solo [Prima Italiana]
Kaija SAARIAHO Calices [Prima Italiana]
Florian BERGMAN Exit
Francesco FILIDEI Corde vuote
Maurizio AZZAN In Limine [Prima Assoluta]
Giovedì 18 settembre, ore 21
EDISON STUDIO
Robert Wiene, Das Cabinet des Dr. Caligari (1920)
Mauro CARDI composizione e live electronics
Luigi CECCARELLI composizione e live electronics
Fabio CIFARIELLO CIARDI composizione e live electronics
Alessandro CIPRIANI composizione e live electronics
Venerdì 19 settembre, ore 21
RECITAL PIANISTICO: Ciro LONGOBARDI
Stefano BULFON Le temps est un fleuve sans rives
Ivan FEDELE da Études Australes
IV Aptenodytes | II Platea di Weddell | I Tierra del fuego
Stefano SCODANIBBIO Only connect
Salvatore SCIARRINO Quattro Notturni
I Vivo volando | II Non troppo Lento | III Non troppo Lento | IV Leggero vivo
John ZORN Carny
Sabato 20 settembre, ore 21
MDI Ensemble
Gerard GRISEY Vortex Temporum
Pierluigi BILLONE Δίκη Wall [Prima Assoluta]
Domenica 21 settembre, ore 21
FLAME | Florence Art Music Ensemble Conservatorio di Firenze Commissioni Festival in Prima Assoluta – video e live electronics
Francesco FILIDEI TextureMichelle AGNES La Chambre double
Lorenzo TROIANI Sotterranee. In ombra
Luisa Valeria CARPIGNANO Ardore
Stylianos DIMOU nuovo lavoro
Andrea CAVALLARI Number 14, Grey (#2)