“A sei giorni dal Natale l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi rimette in discussione l’orario comunicato alla fine di novembre, per permettere di effettuare interventi ordinari per Santo Stefano: non era possibile accorgersi prima che i giorni festivi consecutivi erano tre? Eppure il calendario in uso è noto da diverse centinaia di anni” ironizzano Paolo Porta e Filippo Mosti, rispettivamente segretario aziendale e delegato Nursind, sindacato indipendente degli infermieri, ma la questione è quanto mai seria e attuale.
“Se la dirigenza di Careggi non è in grado di pianificare le normali attività a causa della concomitanza di festività natalizie e domeniche, come pensiamo di poter affrontare le urgenze?”, domandano i rappresentanti Nursind.
“La circolare in questione – spiega Mosti – è arrivata il 19 dicembre e riguarda, oltre al 26 dicembre, Capodanno e domenica 7 gennaio. Nei giorni festivi – sottolinea – sono sempre garantite le urgenze, mentre per interventi non propriamente urgenti, ma non posticipabili, di norma si fa ricorso alla reperibilità. Non stavolta, però: l’azienda ha deciso di comunicare nuovi turni di servizio all’ultimo minuto, andando a infierire su un periodo dell’anno già di per sé critico e sull’endemica carenza di personale”.
“Assistiamo a una gestione schizofrenica del personale – sottolinea Porta – resa ancora meno sostenibile da carenze organiche importanti su molti servizi e dal mancato rispetto del giorno di riposo, oltre all’utilizzo sistematico degli infermieri reperibili nelle sale operatorie per il prolungamento delle sedute ordinarie. Come sindacato – annuncia il responsabile Nursind per Careggi – invieremo una diffida all’azienda e ci riserviamo ulteriori azioni di tutela dei lavoratori”.
“La situazione è critica – conclude Giampaolo Giannoni, responsabile regionale Nursind - ci riserviamo di dichiarare lo stato di agitazione nel mese di gennaio, passato il periodo delle festività”.