Natalità in discesa e mortalità in forte calo, dati Istat: sei neonati e 11 decessi per 1.000 abitanti. Più immigrati e meno migranti con un saldo di +274 mila. Popolazione residente straniera in crescita con un saldo +166 mila. 1,20 figli per donna, speranza di vita 83,1. Totale residenti quasi 59 milioni. In calo.
“Firenze è una provincia attrattiva e caratterizzata da elevati livelli di benessere”. È quanto sottolineata Enrico Conti, consigliere delegato alla statistica del sindaco, commentato il report sugli indicatori demografici dell’anno 2023 dell’Istat.
La popolazione cresce seppur di poco: l’Istat ci colloca al 28° posto per tasso di crescita della popolazione sul 2022. Siamo al primo posto per speranza di vita degli uomini, (82.2 anni) e al terzo per quella delle donne (86.6 anni). La nostra è una provincia anziana ma non tra le più anziane: siamo 40° posto su 107 provincie per età media.
“Ciò – ha rilevato Conti – testimonia ancora una volta gli elevati livelli di benessere diffuso, della qualità dei servizi sanitari, dello stato dell’ambiente e degli stili di vita presenti sul nostro territorio.”.
Se quest’anno siamo inoltre al terzo posto assoluto quanto a riduzione dei decessi siamo tuttavia all'87° posto per variazione percentuale di nascite (-5.7%) sul 2022 e al 4° posto assoluto tra le 106 provincie italiane per età media delle donne al parto (33.4 anni) a pari merito con Milano e Nuoro e dopo Oristano e Sud Sardegna. Siamo al 66° posto per numero di figli per donna 1.19, meglio di tutte le altre provincie toscane tranne Siena ma sotto la media italiana. La classifica ci vede poi 56 esimi per tasso migratorio interno, che resta positivo al +0.6%: “Siamo dunque una provincia attrattiva per la popolazione italiana – ha proseguito Conti – anche se meno della media Toscana e siamo molto attrattivi per gli stranieri al 15° posto tra le 107 provincie italiane”.
Secondo Conti “il quadro appena tracciato conferma le analisi sui punti di forza e le criticità del nostro territorio, un territorio caratterizzato da elevati livelli di benessere e ancora attrattivo ma caratterizzato come molte altre provincie italiane da una scarsa natalità e da una limitata capacità di rendere stabili i tanti giovani che arrivano, per lo più per ragioni di studio”. “Vi è dunque – ha aggiunto Conti – un processo di invecchiamento che in parte rilevante è figlio di comportamenti culturali mutati, comuni a tutto l’occidente sviluppato, ma che nondimeno deve essere contrastato con adeguate politiche di sviluppo e coesione sociale indirizzate in particolari ai giovani e alle giovani famiglie”.
“È una sfida nazionale naturalmente – ha concluso – ma che questa amministrazione ha già raccolto per parte sua con le misure contenute nel Piano Operativo appena votato, una sfida che è stata fortemente rilanciata e sottolineata come priorità assoluta dall’assessora al welfare Sara Funaro”.