"Dal 1 novembre a Firenze nessuno si occupa più delle manutenzioni delle caldaie. Di fatto con la scadenza dell'appalto la società che effettua i controlli e che gestisce la distribuzione dei bollini tramite i manutentori non è più attiva. Le parole dell'assessora Bettini non ci rassicurano per niente”. Così Tommaso Grassi , capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale. E spiega: “La confusione regna sovrana nel sistema, bloccando di fatto ogni attività. Come è possibile che i manutentori possano chiedere i rimborsi per le cifre economiche già versate e che la cittadinanza possa fare il pagamento con il bollettino singolo da allegare alla certificazione?”. “E come se non bastasse – continua Grassi - il sistema cambia, anche se provvisoriamente, fino alla nuova aggiudicazione, e non si avvisano le ditte che lavorano nel settore delle manutenzioni, non si concede alcuna proroga, e si consente ancora alla vecchia società di distribuire i 'bollini' come se nulla fosse?" “Insomma, speriamo che tutto torni il prima possibile alla normalità – conclude il capogruppo - ma quello che è certo è che il Comune non è stato all'altezza di affrontare una situazione che era prevedibile con tempestività.
E con le proprie mancanze ha penalizzato la cittadinanza e chi lavora nel settore. Gli errori accadono a chiunque ma sarebbe bastato da parte dell'assessore ammetterlo piuttosto che difendere ad ogni costo una situazione imbarazzante per chiunque".
«Nessun allarmismo: le ditte di manutenzione della caldaie stanno lavorando regolarmente, come attestato i tanti rapporti che in questi giorni stanno arrivando agli uffici comunali competenti». Così l'assessore all'ambiente Alessia Bettini replica alle dichiarazioni di un consigliere di opposizione.«Parlare di blocchi e di cittadini penalizzati è sbagliato - ha aggiunto - ci sono state solo lamentele isolate da parte di alcuni manutentori. Il contratto con la società che effettua i controlli e che gestisce la distribuzione dei bollini tramite questi ultimi è scaduto il 31 ottobre e siamo in procinto di firmare quello nuovo.
Solo adempimenti burocratici non preventivabili hanno determinato una fase di assenza di contratto. Tuttavia ad oggi tutti gli elementi per la sottoscrizione sono stati depositati e deve essere stabilita unicamente la data della firma». «Dire tuttavia che le imprese si trovino nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro in quanto in assenza dei cosiddetti ‘bollini’ non è vero – ha sottolineato l’assessore all’ambiente – i bollini si possono pagare gli importi per l’autocertificazione o tramite il conto corrente postale o tramite la tesoreria comunale anche con il metodo home-banking». «Inoltre – ha concluso – tutte le imprese che hanno effettuato un versamento per acquistare i ‘bollini possono contattare gli uffici comunali e avranno le indicazioni per il rimborso o le indicazioni per il ritiro di quelli comunque ‘prenotati’ con il versamento.
Infine è bene ribadire che le caldaie sono 'certificate' proprio da questi ultimi ogni qualvolta redigono il rapporto di efficienza energetica dell’impianto. Il Comune svolge solo funzioni di controllo e non di certificazione, ruolo che spetta invece ai manutentori».