Comincia con un lutto la settimana di passione che conduce alla finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico.
Il mondo del calcio piange la morte di Vujadin Boskov, grande protagonista del calcio. Boskov era nato il 16 maggio del 1931 a Novi Sad ed è scomparso all'età di 82 anni. In carriera è stato prima tecnico della Jugoslavia e poi ha guidato grandissimi Club quali Feyenoord, Real Saragozza e Real Madrid. A metà degli anni 80 ha cominciato ad allenare in Italia, prima l'Ascoli e poi la Sampdoria con la quale conquistò lo scudetto nella stagione 1990/91. Boskov è stato anche tecnico del Napoli per due stagioni dal 1994 al 1996.Propio in quel Napoli giocava Fabio Pecchia, attuale vice allenatore azzurro che lo ricorda con commozione: "E' una notizia che mi addolora molto.
Ero particolarmente legato a Boskov, con lui avevo un grandissimo feeling. Prima di essere un bravo allenatore era soprattutto una persona straordinaria" "Fu lui a mettermi il soprannome di "avvocato", cominciò a chiamarmi così dopo che avevo superato i primi esami".
Mister della squadra viola, Vincenzo Montella, che da Boskov era stato allenato alla Sampdoria nella stagione 97-98, ha così voluto ricordare il tecnico serbo: ''Il calcio perde un grande uomo, non solo per ciò che ha dato a livello professionale, ma soprattutto per le sue doti umane".