Il buono spesa è un titolo di acquisto per generi di “prima necessità” destinato alle famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà a causa della pandemia da Covid19. ‘Generi di prima necessità’: prodotti alimentari, per l’igiene personale e per l’igiene della casa; medicinali e prodotti farmaceutici non erogati a titolo gratuito dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui necessità sia accompagnata da apposita prescrizione del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta o corrisponda a beni non rinvenibili negli altri canali erogativi. Possono presentare domanda le categorie di lavoratori che si trovano nelle seguenti situazioni. Lavoratore dipendente a tempo indeterminato: risoluzione del rapporto di lavoro oppure con sospensione dell’attività lavorativa, in assenza/attesa di attivazione di ammortizzatore sociale. Lavoratore dipendente a tempo determinato o impiegato con tipologie contrattuali flessibili: conclusione del rapporto di lavoro. Lavoratore autonomo: sospensione temporanea dell'attività con partita IVA, professionali, commerciali, produttive artigianali non riconducibili ai codici ATECO per i quali è previsto un contributo a fondo perduto. Lavoratore intermittente o a chiamata: consistente riduzione della propria attività. Disoccupati / inoccupati. L’importo varia in base alla composizione del nucleo familiare da 150 a 360 euro.
Parte a Empoli, da stasera, e proseguirà fino al 13 dicembre, la possibilità di compilare la domanda per accedere ai buoni spesa destinati alle fasce della popolazione in difficoltà economica a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Il buono spesa è un titolo di acquisto spendibile negli esercizi commerciali indicati in un'apposita lista aggiornata on line consultabile all’interno del modulo di richiesta, e validi per reperire i cosiddetti “generi di prima necessità”: prodotti alimentari, per l’igiene personale o della casa, medicinali e prodotti farmaceutici prescritti dal medico o pediatra. Ha validità 60 giorni dalla data del rilascio.
Hanno diritto di accesso ai buoni spesa i nuclei familiari maggiormente esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e quelli in stato di bisogno, come ad esempio i nuclei familiari in carico ai servizi sociali, o quelli non in carico al servizio sociale ma in cui non siano presenti percettori di redditi da lavoro o, ancora, i disoccupati. Il richiedente dovrà essere residente o domiciliato nel Comune di Empoli e, in caso di cittadinanza straniera, in possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Dallo Stato sono stati messi a disposizione dei cittadini empolese 258.000 euro. Il modulo per la richiesta è disponibile sul sito web del Comune di Empoli dove sono presenti tutte le informazioni e l’avviso: il modulo deve essere compilato on line. Non occorre spedire o portare a mano nessun documento agli uffici comunali. Le domande non saranno valutate in base a un ordine cronologico. Per consulenza e assistenza alla compilazione della domanda, per chi ha difficoltà o non dispone di un dispositivo con collegamento a internet (pc, tablet o smartphone), il Comune di Empoli ha predisposto un servizio di supporto telefonando ai numeri 339 2095620 e 339 2095528. Gli operatori del servizio di supporto per la compilazione dei buoni spesa si trovano in un ufficio del Palazzo delle Esposizioni, piazza Guido Guerra, e sono a disposizione di coloro che sono impossibilitati a compilare on line il modulo.
Ricevono solo su appuntamento (prenotabile agli stessi numeri) tutti i giorni (tranne i festivi – domeniche e martedì 8 dicembre) dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
“Stamani abbiamo ricevuto dal Governo il contributo destinato a finanziare nuovamente i buoni alimentari per i nuclei familiari che hanno subito una riduzione di entrate economiche a seguito della seconda ondata di emergenza Covid – ha spiegato il sindaco Michele Conti a margine della conferenza stampa di presentazione del Bilancio -. Si tratta di 471.220 euro per la città di Pisa, come previsto nel decreto Ristori Ter. Già a partire dalla prossima settimana, con molta probabilità da mercoledì 9 dicembre, saremo in grado di far ripartire il servizio, su cui forniremo prima possibile i dettagli, in modo da garantire anche questa volta un aiuto concreto alle famiglie che stanno subendo le conseguenze più dure del fermo attività imposto dalla nuova ondata di emergenza epidemiologica.” “Gli uffici comunali – ha proseguito il Sindaco - sono già al lavoro da giorni per rimettere in moto la macchina organizzativa del Comune che dovrà provvedere a ricevere le domande dei cittadini, verificare il possesso dei requisiti, emettere i buoni e consegnarli immediatamente alle famiglie.
A questa azione seguiranno, come è stato fatto la scorsa volta, i successivi controlli in collaborazione con la Guardia di Finanza, che accerteranno il corretto utilizzo dei buoni spesa. Una macchina organizzativa già rodata durante la prima ondata di Covid, che da aprile a giugno ha portato ad emettere buoni alimentari per una cifra complessiva di 693 mila euro distribuiti a 2.208 famiglie, una cifra raggiunta grazie al contributo governativo di 471 mila euro a cui si sono aggiunte le risorse del Comune, della Società della Salute e dei privati, tra cui la Fondazione Pisa”.
Ammonta a oltre 800 mila euro la cifra per gli aiuti alimentari destinata dal Governo alla città di Livorno per il protrarsi dell’emergenza sanitaria Covid-19. Una somma che sarà erogata ai nuclei familiari in difficoltà per la pandemia. Sulla base del lavoro svolto nella primavera scorsa in Comune è già partita l’organizzazione per distribuire in maniera tempestiva e veloce i buoni spesa ad una platea che sarà di quasi 4.000 famiglie, e che saranno assegnati sulla base di un bando che sarà pronto e pubblicato nel giro di pochi giorni. I dipendenti comunali stanno intanto provvedendo a stampare, punzonare, imbustare, circa 27 mila buoni: un’operazione per la quale è stata allestita una vera e propria "catena di montaggio" per arrivare alla conclusione nei tempi più brevi possibili, come già avvenuto durante il lockdown di primavera. Sulla scorta dell’esperienza di marzo, come detto, è in corso di ultimazione il bando per la graduatoria di assegnazione che punta ad aiutare i nuclei familiari che hanno redditi bassi o che hanno visto diminuire sensibilmente le loro entrate a causa della pandemia. I buoni saranno inviati direttamente a casa evitando file e assembramenti per il ritiro. Sarà inoltre pronto a breve il bando rivolto ai negozi e supermercati cittadini. I buoni potranno essere spesi negli esercizi che aderiranno alla richiesta del Comune.
“I buoni – chiarisce il sindaco Luca Salvetti - derivano da un fondo dello Stato ma l’Amministrazione locale ha il dovere di strutturare l’assegnazione e la consegna nella maniera più efficiente e spedita possibile. I buoni saranno disponibili nel periodo pre-natalizio in modo da consentire la spesa prima delle feste. Per le famiglie sarà un contributo importante così come lo sarà per il sistema del commercio che in poche settimane vedrà messo in circolo quasi un milione di euro”.