La Lipu – BirdLife Italia ha scritto all’ANCI (Associazione Italiana Comuni Toscani) per chiedere che i Sindaci vietino con apposita ordinanza la vendita e l’utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi in occasione del prossimo Capodanno.
L’uso dei “botti” comporta incidenti anche gravi alle persone, emissione di particolato fine, inquinamento acustico e disturbo pure per animali d’affezione, quali cani e gatti. Vi è da sottolineare al contempo l’impatto che si produce sulla fauna selvatica – ed in particolare verso gli uccelli. Infatti nelle aree urbane vive un numero considerevole di specie (protette dalla legge 157/92) che utilizzano gli ecosistemi urbani per alimentarsi e rifugiarsi, e in particolare nel periodo invernale si insediano anche dei dormitori di uccelli svernanti. Peraltro il disturbo dei “botti” si estende agli habitat periurbani attorno alle città, impattando su habitat – quali le zone umide – che in questo periodo ospitano numeri importanti di anatre, fenicotteri e altre specie acquatiche.
E’ importante che ogni anno le amministrazioni comunali rinnovino tale divieto, attuando contemporaneamente una efficace comunicazione e la messa in campo di controlli per la effettiva attuazione. Si rinnova l’appello perché non solo le amministrazioni ma anche ogni singolo cittadino consapevole può fare la sua scelta nella giusta direzione.
Si porta il comunicato diffuso qualche tempo fa dall’Ufficio Stampa Lipu
“Ci sono molti apprezzabili modi per festeggiare l’inizio di un nuovo anno, e tra questi c’è sicuramente quello che prevede l’attenzione anche per gli animali selvatici che vivono in città”. E’ quanto scrive la Lipu-BirdLife Italia in una lettera inviata oggi al presidente dell’Anci (Associazione italiana di Comuni italiani), Antonio De Caro, nella quale chiede un suo intervento affinché i sindaci emanino ordinanze che vietino, in vista del Capodanno 2022, l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi,assicurando inoltre la loro effettiva attuazione.Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica e, in particolare, sugli uccelli degli ambienti urbani.
Le nostre città accolgono numeri considerevoli di passeri, merli, tortore dal collare e molte altre specie ornitiche, che vi trascorrono le giornate o le utilizzano come “dormitori” notturni sia d’estate che, soprattutto, d’inverno. “Il ‘bombardamento’ di Capodanno comporta gravi problemi per gli uccelli – scrive nella lettera il presidente della Lipu, Aldo Verner – Disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, gli uccelli, nel tentativo di fuggire, si alzano in volo terrorizzati e si schiantano contro edifici, vetrate, cavi, infrastrutture varie, ferendosi gravemente e nella maggior parte dei casi perdendo la vita”.Che i botti costituiscano un serio problema per la fauna selvatica è confermato, oltre che da studi scientifici, anche da quanto successo a Roma durante il Capodanno 2021, quando centinaia di storni, che avevano scelto come dormitorio gli alberi della stazione Termini e della parte alta di via Cavour, si alzarono in volo terrorizzati e morirono a causa dell’impatto contro cavi ed edifici.
In seguito a quell’evento furono moltissime le persone che sottoscrissero appelli, petizioni, lettere per denunciare la gravità dei fatti accaduti, nonostante il divieto di “botti” deliberato dal Comune di Roma, e per chiedere che questi eventi non si ripetano più.“I botti – prosegue il presidente Verner – sono ormai considerati dalla maggior parte delle persone un divertimento superfluo e, anzi, dannoso, che puo’, e deve, essere evitato. Per questo, presidente De Caro, le chiediamo di scrivere ai sindaci italiani affinché emanino ordinanze che vietano l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, e di fare quanto in loro potestà perché tali ordinanze siano concretamente attuate.
Sia la notte di San Silvestro 2021 – conclude il presidente della Lipu - la prima in cui tutta l’Associazione nazionale dei comuni italiani assume l’onere e l’onore di promuovere festeggiamenti responsabili, rispettosi, attenti e per questo più civili e più belli”.