Il giornalista Sigfrido Ranucci anima di Report è stato vittima questa notte di un grave atto intimidatorio con l’esplosione di un ordigno davanti al giardino della propria abitazione. Stamani il Comitato di Redazione della Tgr Rai Toscana, ha convocato per le 15.30 un presidio-assemblea di solidarietà davanti alla sede Rai di Firenze, in Via Ettore Bernabei 1. Parteciperanno anche rappresentanti dell’Associazione Stampa Toscana, dell’Ordine dei Giornalisti e dell'Ussi Toscana, oltre ad autorità locali.
Il Consiglio di Odg Toscana si unisce al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti nell’esprimere solidarietà e vicinanza a Ranucci: “La bomba fatta esplodere sotto la casa di Sigfrido Ranucci rappresenta un inquietante salto di qualità degli attacchi contro il giornalismo d’inchiesta e la libertà di informazione” scrive in una nota Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine.
“Siamo certi che saranno rafforzate le misure di protezione: c’è una parte delle istituzioni che protegge il giornalismo, mentre un’altra fomenta irresponsabilmente l’odio – ha proseguito Bartoli – C’è un attacco concentrico all’autonomia dei giornalisti e il ritorno delle bombe ci riporta ad anni bui della storia italiana. Dopo gli insulti, le accuse di faziosità, le campagne di diffamazione, le aggressioni in piazza, adesso si alza il tiro: come ai tempi di Cosa Nostra, come ai tempi delle Brigate Rosse. Chi non china la testa viene colpito. Il Consiglio nazionale dell’Ordine intraprenderà ogni azione per denunciare minacce, violenze e intimidazioni e per contrastare questo clima di caccia al giornalismo che rischia di riportarci agli anni più bui della Repubblica”.
“Il Corecom esprime solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia, e a tutti i giornalisti che ogni giorno lavorano per garantire la piena libertà d'informazione” dichiara il presidente del Corecom della Toscana, Marco Meacci, a nome personale e di tutto il Comitato.
“Proviamo rammarico e sgomento – continua Meacci - per questo nuovo, e particolarmente grave, attacco contro il giornalismo d’inchiesta e la libertà di informazione: stamattina una bomba è stata fatta esplodere sotto l’auto del giornalista RAI Sigfrido Ranucci vicino alla sua abitazione. Un attacco a un giornalista in prima linea nello svolgimento di inchieste approfondite, e che svolge un servizio alla comunità e alla democrazia italiana; l’efferatezza di questo attacco ci riporta alle pagine più buie del nostro paese, ed è del tutto inaccettabile”.
La Fondazione Caponnetto esprime la totale solidarietà a Sigfrido Ranucci per l'ordigno esploso sotto casa sua
«Sigfrido Ranucci rappresenta una delle voci più autorevoli e coraggiose del giornalismo d’inchiesta nel nostro Paese. Da anni, con professionalità e dedizione, porta avanti inchieste scomode su poteri, criminalità e corruzione, spesso a rischio della propria sicurezza personale. Colpire un giornalista significa colpire la democrazia e il principio di trasparenza che deve guidare ogni società libera.
È indispensabile che venga fatta immediata chiarezza su quanto accaduto e che le istituzioni garantiscano piena tutela a chi, ogni giorno, lavora per assicurare un’informazione libera e indipendente. A Sigfrido Ranucci va la nostra più sincera solidarietà e quella dell’intera comunità del Movimento 5 Stelle Toscana» Così Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli, rappresentanti eletti M5S nel nuovo Consiglio regionale della Toscana.
AGGIORNAMENTO - LA FOTO DEL PRESIDIO
C'era anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al presidio-assemblea di solidarietà davanti alla sede Rai di Firenze, in Via Ettore Bernabei 1.