Firenze – “La nota di aggiornamento al Defr inquadra le previsioni economiche, sulla base delle indicazioni fornite da Irpet – afferma il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) illustrando gli atti finanziari che compongono la Manovra di Bilancio previsionale 2024-2026 -. Si segnala un generale rallentamento dei consumi, a cui fa da contraltare l’incremento degli investimenti che determina un incremento del Pil in Toscana e un leggero miglioramento del dato occupazionale” Riguardo al quadro finanziario generale, Bugliani evidenzia il tema dell’”indebitamento regionale nel quale si registra una diminuzione di circa 62milioni”.
Sui 29 progetti del programma regionale di sviluppo, il presidente evidenzia “vengono stanziate risorse per 6miliardi e 111milioni sul triennio 2024-26”. Tra le priorità a livello regionale, si ricorda l’allegato riferito all’ “Agenda 2030, un approfondimento richiesto dalla corte dei Conti che mette in relazione gli obiettivi strategici di governo con quelli dell’Agenda”. C’è poi una parte dedicata alle misure di sostegno per territori e cittadini colpiti dalle alluvioni.
“Irpet – afferma il presidente - ha stimato danni intorno ai 2miliardi di euro”. L’ultima parte dell’aggiornamento al Defr tratta le opere di razionalizzazione delle società partecipate. Bugliani evidenzia “la proroga della vita societaria di Ala Toscana per 5 anni, proroga funzionale alla presentazione del business plan aeroportuale”. Per i complessi fieristici di Carrara Fiere e Arezzo è invece, in corso un monitoraggio funzionale all’aggiornamento dei piani industriali mentre per Firenze Fiera una revisione delle tempistiche per l’ingresso di soci privati, la sottoscrizione del capitale sociale per 28milioni di euro e la sottoscrizione di patti parasociali.
Per Cosvig,” l’obiettivo è quello di scorporare il ramo d’azienda Sestalab, per preservare configurazione come società in house; per Fidi Toscana “il piano di razionalizzazione è centrato sulla proroga della scadenza della cessione del pacchetto societario”; per gli interporti Prato e Vespucci, “sono disciplinati i termini per la presentazione piani industriali”; per Sviluppo Toscana “il piano di razionalizzazione si concentra sull’acquisizione di Sici”.
“La Manovra prevede un totale complessivo di entrata e di spesa pari a 11miliardi e 826milioni – continua Bugliani - Tra le voci di entrata quella principale sono le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (9miliardi e 300milioni circa)”. Si segnala come “i tributi per la sanità vengono determinati sulla base dell’ultimo riparto disponibile (intesa conferenza Stato Regioni dello scorso novembre”. Attualmente si ricorda che “il fondo sanitario regionale per il 2024 è determinato in 7miliardi e 755milioni di euro, mentre le altre entrate regionali ammontano a 505milioni, di cui 415milioni vengono dalle tasse automobilistiche, 45milioni sono le entrate derivanti dall’addizionale regionale sul gas naturale, 16milioni dalle tasse versate dagli studenti universitari per il finanziamento del diritto allo studio; 11milioni il tributo speciale per il conferimento in discarica rifiuti solidi urbani”.
C’è poi un contributo di oltre “29milioni di euro come compensazione degli effetti delle manovre regionali derivanti da agevolazioni sull’Irap”. Sempre sul fronte delle entrate, “i trasferimenti correnti ammontano a 729milioni di euro di cui 28milioni Fesr, 100milioni Fse e 54milioni dall’accordo marittimo interregionale Italia-Francia; 102milioni dal Pnrr, 38 dai trasferimenti degli enti locali per il Tpl, 13milioni per garanzia continuità territoriale con Arcipelago toscano; ci sono poi trasferimenti statali per 25milioni dal Fondo nazionale per le politiche sociali, 24milioni dal Fondo statale per il progetto sulla non autosufficienza e 30milioni per la domiciliarità alternativa al ricovero per i malati di Sla”.
Le entrate extra-tributarie ammontano a “102milioni di euro dei quali 28milioni da canoni e concessioni; 12milioni di proventi derivanti dai contributi versati dagli utilizzatori delle concessioni geotermiche; 11milioni dal sanzionamento tributario amministrativo”. Le entrate in conto capitale: 577milioni di entrate dalla nuova programmazione europea: 175milioni dal Fesr, 1,7milioni dal Fse e 4milioni dall’accordo interregionale marittimo Italia-Francia”.
Approfondimenti
Bugliani ha parlato di un “incremento delle risorse regionali libere per circa 318milioni e di una contrazione delle risorse vincolate statali e comunitarie di 94milioni, con in particolare un incremento delle risorse sanitarie di 34milioni dovuto alla crescita del fondo sanitario indistinto per 338milioni e dalla diminuzione della parte vincolata di 304 milioni per il mancato rifinanziamento degli interventi previsti sull’edilizia sanitaria per 311milioni”.
“Riduzione – continua Bugliani - di 25milioni di euro di risorse relative al Por del Fesr e Fse 2014-2020 e incremento, invece delle risorse della programmazione europea 2021-27, per oltre 106milioni di euro e anche le risorse del Pnrr passano da 215 a 263milioni”. Sul fronte della spesa Buglioni ha ricordato alcune riduzioni di risorse come per i servizi istituzionali e di gestione pari a 16milioni di euro, per ordine pubblico e sicurezza si parla di una diminuzione di due milioni e mezzo così come di 6milioni e mezzo per il diritto allo studio. Incremento invece, per le politiche giovanili dello sport con 9milioni, contrazione per missione del turismo di 2milioni e 800, incremento sull’assetto del territorio ed edilizia abitativa pari a 35milioni, riduzione di 88 milioni
su sviluppo sostenibile e tutela territorio; incremento di 39 milioni per trasporti e mobilità; riduzione di un milione per soccorso civile, incremento di 80milioni di euro per politiche sociali e famiglia; su sviluppo economico e competitività contrazione di 9milioni; per politiche di formazione e professionali incremento di 55 milioni; 23milioni in più per agricoltura e pesca mentre riduzione di 6,8 milioni per energia e diversificazione fonti energetiche.
La manovra di bilancio si completa con la legge di stabilità 2024 e il suo collegato, nelle quali prevale la componente di rimodulazione delle risorse. Bugliani ha ricordato il rifinanziamento della legge per combattere povertà e disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari; dell’atto che riguarda i contributi ai comuni capofila della via Francigena per la manutenzione della via e la norma sul contrasto alla violenza di genere.
Bugliani si è soffermato sull’“incremento del finanziamento da 900mila euro a 3milioni per la rigenerazione spazi urbani”, “per la salvaguardia della laguna di Orbetello con tre milioni di euro, un milione per ogni annualità”.
Nel collegato alla legge di stabilità ci sono misure puntuali per lo stanziamento di risorse. Ne ricordiamo alcune in provincia di Arezzo: 350mila euro per Terranova Bracciolini per un campo da calcio Brandini-Galasso e 71mila euro al comune di Ortignano Raggiolo per la pavimentazione della scuola San Piero in Frassino e 119mila euro a Lucignano per l’ex cinema Rosini. In provincia di Firenze: 2milioni a Montespertoli per il teatro civico, un milione a San Casciano per la viabilità.
In provincia di Grosseto: 2 milioni a Monte Argentario per interventi di viabilità. In provincia di Livorno 1milione e 200 a Portoferraio per il santuario dei mammiferi marini; 545mila euro a Campiglia per la riqualificazione di biblioteche e scavi archeologici e 500mila a Marciana marina per riqualificazione dell’abitato. In provincia di Lucca: a Viareggio 100mila euro per viabilità; a Camaiore 3milioni e mezzo per la ristrutturazione dell’immobile ex Arlecchino e due piazze; 760mila euro alla Asl Nord-ovest per la ristrutturazione per l’immobile in via Bianchini.
In provincia di Pistoia: 350mila euro a Pescia x viabilità e 160 per il palazzetto dello sport Borelli. C’è inoltre, uno stanziamento di un milione di euro per la viabilità provinciale.
"Una stangata inaccettabile da 200 milioni di euro, che si abbatte su tutti i toscani di reddito superiore ai 28.000 euro, per coprire in parte i 400 milioni di euro di sforamento del bilancio della sanità toscana. In questi anni il Pd e la sinistra hanno accumulato un debito gigantesco in sanità, e ora non sanno come fare per rimediare alla sua cattiva gestione, e lo fanno, come sempre fanno i progressisti: aumentando le tasse, in questo caso aumentando l'addizionale Irpef. Noi diciamo no a qualsiasi aumento della tassazione, e chiediamo il taglio delle spese clientelari e improduttive". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, commentando l'annuncio del governatore Eugenio Giani in aula.
"Il Governo di centrodestra - ricorda Stella - ha trasferito nel 2023 alla Regione Toscana per la sanità quasi 8 miliardi di euro, per l'esattezza 7,93 miliardi. È una cifra nettamente superiore a quella degli anni precedenti, per cui la sinistra la smetta subito di cercare di far ricadere le colpe sull'esecutivo nazionale. A questo punto, visti i proclami in conferenza stampa di Italia Viva, che annuncia il voto contrario all'aumento dell'Irpef di Giani, chiediamo a IV se manterrà la promessa e uscirà dalla maggioranza, oppure se alla fine, in sede di voto, prevarrà la logica dell'attaccamento alle poltrone e ai privilegi di stare in maggioranza. Siamo curiosi di vedere come andrà a finire".
"L’aumento dell’Irpef è una conseguenza al danno causato dal Payback, provvedimento dalla ratio meramente economica voluto dal governo Renzi nel 2015, quando a capo del Partito Democratico c’era proprio il toscano Matteo, oggi leader di Italia Viva. Quindi, quando i renziani tentano di ergersi a difensori dei cittadini dall'aumento delle tasse, non fanno altro che alimentare un teatrino di responsabilità di cui sono parte integrante. Farebbero meglio ad assumersi le proprie responsabilità, invece di ricattare il Partito Democratico per ottenere vantaggi sulle prossime elezioni amministrative a Firenze.
Per quanto riguarda il Partito Democratico, è innegabile che la Toscana sia una delle regioni che più di altre hanno ricorso al Payback, oltre 480 milioni, e questo ha creato una situazione insostenibile per qualsiasi bilancio. Se ci troviamo in questa situazione, la responsabilità deve essere equamente divisa tra i partiti che malgovernano oggi la Toscana” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
“L'aumento delle tasse regionali per coprire il buco di bilancio in sanità è una Giani Tax. Nel 2023 il Governo Meloni ha stanziato 1,1 miliardi in più per la sanità toscana rispetto al 2019 (cioè l’ultimo anno pre-Covid): si è passati dai 6,866 milioni di 4 anni fa, ai 7,933 miliardi di quest’anno. Risorse più che sufficienti a coprire i rincari inflattivi” così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci (componente della Commissione Sanità) assieme al capogruppo Francesco Torselli e al vicecapogruppo Vittorio Fantozzi a conclusione della conferenza stampa di Fratelli d’Italia sul buco di bilancio toscano.
“Il Pd – ha detto Petrucci - sta facendo una demagogia inqualificabile sui fondi sanitari. Anche oggi reclama maggiori risorse da Roma parlando dei rincari inflattivi. La verità è un’altra! Oltre il 53% delle spese sanitarie è totalmente svincolata dall’inflazione. Mi riferisco in particolare agli stipendi del personale socio-sanitario, al costo dei farmaci con brevetto che viene fissato con un decreto di Agenas, ai costi dei servizi erogati dai soggetti privati, ai canoni d’affitto … I rincari dovuti all’inflazione sono largamente coperti dal miliardo e mezzo di stanziamenti in più fatto dal Governo Meloni.
E il payback? Non è altro che un bluff. Qui siamo di fronte al fatto che la Regione Toscana ha un ammanco di 400 milioni di euro in sanità. Questo non perché il Governo Meloni non interviene, ma perché Giani & Co non sono in grado di gestire la sanità toscana. In 20 anni la sinistra ha costruito una macchina elefantiaca utile a creare consensi ma non a garantire una buona sanità. Se anche arrivassero i soldi del payback, il prossimo anno ci troveremmo punto e a capo, perché il Pd e il governatore non sono stati in grado di fare quella necessaria riforma amministrativa del comparto sanitario, mirata a combattere sprechi e regalie.
Fosse per me, anziché alzare le tasse ai toscani inizierei a tagliare i primariati amministrativi!”“Fino all’ ultimo minuto – ha detto il capogruppo Francesco Torselli - vogliamo credere che l’aumento indiscriminato delle tasse per i toscani non sia altro che una boutade. Il presidente Giani sa del payback da oltre due anni. Semmai dovesse presentare un emendamento alla manovra di bilancio 2024, dovrà essere un serio piano di razionalizzazione delle spese e di revisione degli sprechi.
Se invece ricorrerà all’aumento delle tasse, saremo di fronte alla manovra più scontata, sbagliata e inopportuna che potrebbe fare. Specie in una Regione colpita da una grave calamità naturale come la Toscana.Sapeva da anni che questi soldi potevano non arrivare, speriamo che in questo lasso di tempo abbia avuto modo di lavorare ad un piano diverso dal semplice, odioso e inopportuno aumento delle tasse”.
“Non abbiamo condiviso molte scelte sulla sanità della Giunta Giani, ma, di fronte al rischio collasso, il ricorso a una piccola tassazione sui redditi più alti ci pare una scelta necessaria e solidale. Davanti al pericolo di vedere sospese visite, esami e il funzionamento stesso della sanità pubblica, troviamo vergognoso e indegno il teatrino improvvisato da Renzi e dai suoi epigoni locali. Italia Viva utilizza le parole d’ordine tipiche della destra con l’obiettivo di imporre nuovi tagli pur di spingere sempre di più verso il privato, disinteressandosi delle conseguenze per le famiglie.
A pagare saranno i più deboli, le famiglie normali, i dipendenti e i pensionati, categorie che comprendiamo bene siano estranee agli interessi di Renzi, preoccupato com’è a curare quelli propri o di qualche sceicco. La Toscana non è l’Arabia Saudita, la salute dei Toscani non è una graziosa concessione, ma un diritto da garantire a tutti i cittadini. Al presidente Giani chiediamo maggiore coraggio: vada avanti, senza perdere altro tempo dietro a chi, come Renzi, è interessato solo ad occupare l’ennesima poltrona e trovi ogni risorsa disponibile per salvare quel che resta della sanità pubblica toscana” afferma il segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti.
“Per certa sinistra l’aumento delle tasse rappresenta un elemento di grande fascino. Lo sappiamo bene. E davanti a questa ipotesi spesso l’eccitazione fa perdere a taluni politici il lume della ragione. Pensiamo che i toscani, come del resto tutti gli italiani, paghino troppe tasse. Per questo riteniamo inammissibile ogni manovra che preveda un aumento della pressione fiscale. Forse il mio omonimo, segretario regionale di Sinistra italiana, non sa che sono proprio i deboli e le famiglie da lui definite in definite normali a essere le prime vittime di questa situazione.
Abbiamo chiesto il voto dei toscani promettendo che non avremmo aumentato le tasse. Siamo persone a cui piace rispettare la parola data. Quando Renzi ha governato ha abbassato le tasse, migliorato i conti pubblici e garantito diritti civili. I ricchi non hanno pianto, come auspicano dalle parti della sinistra radicale, e gli altri sono stati meglio. Questa è la differenza tra una visione riformista europea e una ricetta scritta a caratteri cirillici che nessuno condivide più” ribatte Nicola Danti (IV).
La Cisl ribadisce la propria contrarietà e nelle prossime ore avvierà un confronto negli organismi per valutare le azioni da mettere in campo per contrastare questi provvedimenti.
“La decisione della Regione Toscana di aumentare le tasse è ingiusta, fa pagare solo e soltanto chi ha sempre versato fino all’ultimo centesimo: lavoratori e pensionati” dichiara Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana “Giani avrebbe dovuto pensarci prima intervenendo con dei correttivi e non aspettare l’ultimo momento e accorgersi che il payback non è esigibile, come in molti sostenevano.”