“Il capogruppo di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 4 di Firenze, Filippo Zolesi, deve immediatamente dimettersi dal Consiglio di Quartiere dopo la “brillante idea“ di commentare sul suo profilo Facebook il nuovo nome del Ministero dell’istruzione con una volgare e squallida bestemmia".
Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli e il consigliere regionale FdI Gabriele Veneri, il capogruppo FdI a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, il capogruppo FdI al Quartiere 4 Leonardo Masi e il coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni Jacopo Cellai.
"Se Zolesi - proseguono - si interroga sul motivo per il quale abbiamo voluto inserire la parola “merito” nel nome del dicastero, è proprio per evitare che personaggi come lui finiscano ad insegnare a dei giovani! Uno che si lascia andare a certi commenti, infatti, di meriti ne ha ben pochi.Inoltre, il capogruppo di Sinistra Progetto Comune è evidentemente indegno di sedere in un organo rappresentativo della città di Firenze.Quella del consigliere Zolesi non è politica, le sue sono solo affermazioni volgari e offensive.
Con quale coraggio un soggetto del genere può mettere in dubbio l’operato di un Governo? Se Zolesi storce il naso di fronte al nuovo nome del Ministero dell’Istruzione e Merito, noi gli ricordiamo volentieri che sicuramente lui non è un campione di merito.Il nostro gruppo ha chiesto nella Quinta Commissione del Consiglio regionale di fare un atto per sospendere il Prof. Zolesi dall’incarico.Chiediamo inoltre al Presidente dell’Istituto in cui insegna se ritiene se un soggetto del genere sia ancora degno di insegnare ai nostri ragazzi.
Ludovico Arte si è immediatamente prodigato a prendere le distanze dalla presunta "scuola del merito", ci auguriamo che prenda quanto prima le distanze e provvedimenti nei confronti del suo Professore bestemmiatore”.
Sinistra Progetto Comune attraverso i consiglieri comunali Dmitrij Palagi e Antonella Bundu replica così:
"Fratelli d'Italia a livello regionale non trova di meglio da fare che passare il proprio tempo su Facebook, per poter puntare il dito sulla sinistra alternativa. Perché probabilmente vuole evitare la possibilità di avere una vera opposizione nel paese. Ecco quindi che se la prendono con un post del nostro consigliere del Quartiere 4 (è capogruppo perché è l'unico, basta conoscere il regolamento).
Ha bestemmiato. Quindi deve essere licenziato e uscire fuori dalle istituzioni. Hanno davvero avuto il coraggio di dirlo. Non solo: ne fanno una questione istituzionale. Così si useranno i soldi della cittadinanza per retribuire chi sta negli enti locali dietro a una vicenda simile.Forse Fratelli d'Italia non sa che le persone non sanno come fare ad arrivare alla fine del mese e nemmeno conosce cosa vuol dire tutti i giorni stare nelle scuole, o provare a svolgere il proprio mandato senza avere alleati di potere (tipo il fondatore di Forza Italia).Ieri al Quartiere 3 nessuno, tranne Sinistra Progetto Comune, ha votato la richiesta di dimissioni per il video di un consigliere che invitava a votare Lega per far sparire da Firenze ogni persona appartenente alla comunità rom.
Ci pare che quel video sia un po' più grave dello scrivere una bestemmia su Facebook, per l'indignazione di aver visto istituire un ministero legato al merito.Comunque Fratelli d'Italia ha sbagliato destinatari. Si rivolga a Facebook. È una piattaforma privata. Mark Zuckerberg avrà forse tempo da perdere per questa vicenda. Noi abbiamo da pensare ad altro.Ultima nota: il nostro consigliere del Quartiere 4 si definisce simpatizzante della chiesa Pastafariana - sempre su Facebook. Si tratta di un movimento che potrebbe strappare un sorriso anche all'estrema destra, tra l'altro impegnato in una campagna per il superamento dell'improbabile legge italiana sulla blasfemia.Chiedere licenziamenti e rimozioni da ruoli elettivi è il segno del concetto di democrazia secondo il nuovo governo?".
Sull'argomento, intervengono anche il Capogruppo in Palazzo Vecchio ed al Quartiere 4 della Lega, Federico Bussolin e Davide Bisconti:“Filippo Zolesi, professore e consigliere di Quartiere 4 si è permesso sui social di bestemmiare per dare un senso ad un concetto che voleva esprimere sul Ministero dell'Istruzione e del Merito. Si vergogni! Da un professore ci aspettiamo che per prima cosa sappia insegnare il meglio ai suoi alunni, che sia esso il primo esempio dentro e fuori dall'aula.
Ecco, il consigliere Zolesi farebbe bene a riflettere sul ruolo che ricopre sia a livello lavorativo che istituzionale. A nessuno può essere mai concesso di scrivere determinate cose su un social così popolare. Significa non aver capito quale sia la prima missione di ogni professore, accompagnare nella crescita ogni studente fino alla maturità”.“Riguardo poi alla sua contestazione rivolta alla nuova dizione del Ministero dell'Istruzione e del Merito si rilegga la Costituzione che tante volte in passato i suoi compagni di partito hanno sventolato in modo inopportuno per arringare certe folle.
Legga bene l'articolo 34 della Carta che recita con chiarezza “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. I meritevoli, caro Zolesi, lo avevano già ben capito molti anni fa i nostri padri Costituenti, vanno sostenuti, Lei Zolesi quando lo comprenderà?”.“Per quanto detto, presenteremo al prossimo Consiglio comunale una mozione per chiedere ufficialmente all'Amministrazione di esprimersi in merito ad un fatto che ha creato sdegno e scandalo in città.
Abbiamo infatti in queste ore raccolto molte polemiche dalle associazioni dei genitori e dai parroci fiorentini, che sono rimasti basiti dal fatto che un docente nonché rappresentante delle istituzioni si esprima in queste forme”.