Bagni pubblici, il punto a Firenze

Palagi (Spc): "42 troppo pochi, rispetto ai bisogni del territorio e alle richieste votate anche dal Consiglio comunale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Aprile 2025 15:04
Bagni pubblici, il punto a Firenze

"Rispetto al 2021 continuiamo ad avere 5 bagni autopulenti in città, anche se uno si sta realizzando in piazza Puccini. Nel 2024 la loro manutenzione ordinaria e straordinaria è stata di € 33.614,96" .

"I servizi igienici cosiddetti turistici erano 11 nel 2021 e oggi sono 12. Attualmente sono interessati da un progetto di riqualificazione Feel Florence (transizione digitale alla sostenibilità). La loro gestione -  continua Dmitrij Palagi consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune - era affidata al consorzio SIT, ma la concessione è scaduta a fine 2024. Si stima che fino a ottobre 2025 saranno aperti "a scacchiera" (a seconda dei lavori in via di realizzazione) e gestiti in modo temporaneo da una serie di soggetti individuati dalla Città Metropolitana di Firenze (Co.L.Ser Servizi S.c.r.l). Quindi solo dopo la prossima estate - se va bene - si procederà a un nuovo bando pubblico, che terrà conto anche del cosiddetto salario minimo deciso da Palazzo Vecchio, anche a seguito di un nostro ordine del giorno.

Ci sono poi altri bagni pubblici, come quelli con accesso multi-moneta di via Maragliano, via Giardino della Bizzaria e viale Fanti.In totale ne abbiamo 42, a fronte dei "circa 20" dichiarati nel 2021. Pochi. Troppo pochi, rispetto ai bisogni del territorio e alle richieste votate anche dal Consiglio comunale (una delle quali è un ordine del giorno del nostro gruppo, fatto proprio dalla Commissione 8 e votato a gennaio 2023).Brutte notizie per la palazzina di viale Venosta, utilizzata prima della pandemia SARS-CoV-2 per offrire servizi igienici collegati al rilascio dei contrassegni degli autobus turistici (dematerializzati e richiedibili su piattaforma on line).

Continua a essere danneggiata a seguito di occupazione e danneggiamento degli spazi. Su questo «non si hanno altre notizie», mentre proseguono i racconti degli usi impropri degli spazi all'aperto (trattandosi di una zona interessata da importanti flussi di persone che entrano o escono dalla Città).Ringraziamo l'Assessora Biti per la risposta all'interrogazione, anche se su molti punti ci ha invitato a fare un accesso agli atti (che ovviamente faremo). Non sappiamo quindi quanti servizi igienici sono gestiti da Associazioni di Quartiere, quanti sono oggetto di accordi di gestione e cosa sia stato fatto di concreto negli ultimi anni.

Anche perché legittimamente l'Assessora dice che non era in Giunta nella consiliatura precedente, quindi non è un problema suo. Lo diventerà però se dovremo dire alle persone che per andare in un bagno pubblico c'è bisogno di un accesso agli atti e aspettare 30 giorni", conclude Palagi. 

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