Fiorentina- Napoli sarà la finale della Coppa Italia 2013-2014. Le due squadre si affronteranno allo Stadio Olimpico di Roma il prossimo tre maggio. Quasi tre mesi d 'attesa per un match che si annuncia avvincente. Sono due squadre che hanno qualcosa in comune. Fiorentina e Napoli sono due squadre “grandi” ma non grandissime. Giocano ambedue un bel calcio. Se il gioco dei Viola è più bello,quello del Napoli è forse più efficace. Le due compagini hanno un palmarès abbastanza simile.
Due scudetti per i Viola ,due per il Napoli. Quattro le Coppe Italia per i partenopei, sei per i fiorentini. Entrambe le squadra hanno vinto una Supercoppa, mentre in campo internazionale i Viola hanno conquistato la Coppa delle Coppe e gli azzurri, la Coppa Uefa. Le due squadre rappresentano due realtà importanti, due province che sono due civiltà , due città che ,al di là dei problemi di degrado, per la loro storia sono patrimonio universale. Fiorentina e Napoli sono tifoserie con forte connotazione identitaria.
Essere fiorentini significa tifare Fiorentina, essere napoletani vuol dire tifare Napoli. Fiorentina e Napoli hanno subito una sorte simile: sono passate attraverso un fallimenti che le ha fatte ripartire dalla serie C. Due fallimenti che , invece di disamorare i tifosi, hanno indotto fiorentini e napoletani a stringersi ancora di più alle loro squadre. Il gusto della beffa e del motteggio, un fondo di amarezza crudele che si sfoga nell'ironia e nella satira caratterizza i fiorentini come i napoletani .Due popoli vicini eppur lontani.
Diversa la storia ma comune l'atteggiamento ironico verso la drammaticità dell'esistenza. Questo spirito si vedrà anche nel match dell'Olimpico, dove le tifoserie gareggeranno in slogan divertenti e ironici. Le curve , la fiorentina e la napoletana, a detta della critica sportiva nazionale, sono spesso le più brillanti in termini di striscioni e slogan. Non ci deluderanno mantenendo la rivalità su quel piano di battute intelligenti, che onorano due tifoserie molto calde. A Roma vincerà la squadra migliore e , ci auguriamo, anche la tifoseria più brillante di Alessandro Lazzeri