L'integrazione gestionale tra gli aeroporti di Pisa e di Firenze oltre al miglioramento dell'offerta infrastrutturale dell'aeroporto di Firenze è uno dei punti fondamentali del Piano che disegna il futuro delle infrastrutture e della mobilità regionale. Il PRIIM, Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità, dopo aver avuto il via libera della Giunta nel luglio scorso oggi è stato approvato anche dal Consiglio regionale. Tra pochi giorni sarà passato un anno dall’approvazione (il 26 febbraio 2013) del progetto per la creazione di un’unica holding tra gli aeroporti di Firenze e Pisa e niente è successo: “Eppur NON si muove” verrebbe da dire, parafrasando proprio Galileo Galilei. Il progetto di una nuova pista all’aeroporto di Firenze sta diventando un nuovo caso politico e rischia di mettere in crisi la stessa giunta regionale.
La Cisl e la Fit-Cisl della Toscana chiedono alla Regione di chiarire una volta per tutte la questione tra i suoi principali collaboratori e gli enti locali interessati.: "Siamo convinti che il potenziamento dell'aeroporto di Peretola rappresenti un beneficio anche per lo scalo di Pisa, sia per lo sviluppo del territorio che per il futuro occupazionale: insieme –lo si legge anche nelle indicazioni del Ministero dei Trasporti diffuse di recente– diverrebbero un polo aeroportuale toscano strategico per l’Italia. Creare una holding aeroportuale toscana, ovvero un’unica cabina di comando, consentirebbe di sviluppare sia il territorio fiorentino, con un di ‘city airport’ (turistico), sia il territorio pisano, con un progetto più ampio per voli internazionali.
Invece, a un anno dall’approvazione del progetto, Adf e Sat, amministrazioni provinciali e Regione non hanno ancora fatto alcun passo risolutivo per la creazione del nuovo organismo. Chiediamo che la giunta regionale dia una svolta decisiva per uscire dall’impasse creatosi. Un testo da cui ripartire c’è già: il Piano di Indirizzo Territoriale (Pit) approvato nell’autunno scorso dalla Regione Toscana. Un Pit che contempla, appunto, anche il rilancio dell’aeroporto di Firenze, attraverso la realizzazione di una nuova pista, cosiddetta 12/30, parallela convergente all’attuale autostrada, avendo cura di assicurare la massima sicurezza al nuovo aeroporto di Firenze, come del resto anche formalizzato dall'ENAC.
In questo contesto anche la società Adf deve fare la propria parte rispetto al Masterplan presentato, al fine di reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione dei fabbricati e della nuova pista".