A Firenze non c'è un Ufficio Bici, che esiste in tutte le altre città più ciclisticamente evolute, ma non c'è più -dopo le sue dimissioni- neanche il Consigliere della Bici Giampiero Gallo, che in questi anni ha cercato di ovviare in qualche modo alla mancanza di questo Ufficio. "Mentre le bici l'anno scorso hanno superato le auto nelle vendite, mentre la percentuale dei ciclisti cittadini durante i Mondiali è aumentata dal 10 al 15% della mobilita regalando a tutti una città più vivibile e godibile -commentano dall'ASSOCIAZIONE CITTA' CICLABILE ONLUS- questa Amministrazione non si è saputa/voluta dotare degli strumenti e dei fondi necessari a rispondere a questa grande voglia di bici, a iniziare da un piano generale delle piste ciclabili e della sosta con relativi investimenti, andando avanti a spizzichi e bocconi: qualche km di piste in più, qualche ricucitura e qualche rastrelliera installata ma molte altre scomparse, come in via de' Medici, in p.za Duomo e S.
M: Novella, a Porta a Prato e così via. Chi rischia la pelle tutti i giorni andando in bici ha anche dovuto constatare come la bici sia stata più di una volta usata soprattutto per l'immagine, per creare spot, come in occasione della recente inaugurazione da parte del Sindaco della pista a San Donato, che inizia dal nulla e finisce nel nulla, in una zona dove invece l'emergenza primaria è ricongiungere la pista di Viale Redi con quella di via di Novoli". L'associazione FIAB FirenzeInbici ONLUS ringrazia il consigliere Giampiero Gallo per il grande impegno da lui profuso in favore della ciclabilità urbana: "Se è vero che i risultati sul campo non sono stati certo all'altezza delle aspettative dei ciclisti fiorentini, è anche vero che la nomina di un consigliere speciale per la bicicletta non è di per sé sufficiente a trasformare una città nel paradiso delle biciclette.
Il Sindaco e la Giunta non hanno certo aiutato l'opera di Gallo, negando non solo adeguati finanziamenti, ma anche una struttura tecnica, un ufficio per le biciclette, effettivamente in grado di fare e progettare. L'ufficio bici esisteva sotto la precedente giunta ed esiste nella maggior parte delle città italiane ed europee in cui la bicicletta è protagonista. Perché non a Firenze? Chiediamo al Sindaco Renzi - dice Massimo Boscherini, presidente di FIAB FirenzeInBici ONLUS - di nominare immediatamente un nuovo consigliere, che possa portare a termine i progetti in corso e che, soprattutto, lavori in favore della creazione di un vero Ufficio Biciclette, da instaurare prima della fine del mandato." “Un raduno nazionale dei ciclisti in primavera a Roma, con tutte le loro associazioni, trasformerà la città anche nella capitale delle due ruote.
Da quattro mesi lavoriamo insieme ad Anci e alle associazioni alle modifiche del Codice della Strada, le nuove norme sulle piste ciclabili saranno una vera ciclorivoluzione con particolare attenzione alla tutela degli utenti vulnerabili ed a misure che modificheranno la pianificazione delle nostre città. La gerarchia cambia: si parte dai pedoni e dai ciclisti, si passa al trasporto pubblico locale e infine all’auto, un cambiamento soprattutto culturale, senza dichiarare guerra alla macchina privata ma al suo abuso per ridurre incidenti e smog.
Passeremo dalla sola progettazione e realizzazione di piste ciclabili a veri e propri itinerari della ciclabilità, casa-lavoro, casa-mercato, casa-scuola, garantendo con segnaletica adeguata la continuità dei percorsi e aprendo la strada alla copertura assicurativa dell'incidente in itinere, per far sì che la bici sia considerata anche dal punto di vista infrastrutturale e normativo un mezzo di trasporto quotidiano". Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, con anche delega alla sicurezza stradale e alla Riforma del Codice della Strada, intervenendo stamattina alla trasmissione “Si Può Fare” su Radio24.
“E’ una rivoluzione – continua D’Angelis - sostenuta dalla forte spinta degli italiani (sono 28 milioni le biciclette, 5 milioni i ciclisti quotidiani e ormai si vendono più biciclette che automobili) e di tanti assessori alla mobilità che credono nel nuovo disegno urbano della mobilità moderno ed europeo. Tra le novità più importanti le Aree a preferenza ciclabile e l’introduzione del doppio senso di circolazione per chi viaggia in bicicletta, ma solo nelle strade che rispettano i parametri di sicurezza: zone 30 km/h, assenza di parcheggio sul lato sinistro, ampiezza di minimo 4 metri, segnaletica adeguata.
In tutta Europa e in alcune città italiane già succede e porta alla diminuzione degli incidenti stradali. Anche l'infrastruttura stradale dovrà essere adeguata e una parte del miliardo di risorse sbloccato e fuori dal Patto di Stabilità per i Comuni potrà essere utilizzato per la manutenzione del manto stradale e le troppe “buche” cittadine”. “Nel nuovo Codice della Strada – aggiunge il Sottosegretario - ci saranno anche sanzioni per i ciclisti indisciplinati, diritti e doveri saranno chiari per tutti gli utenti della strada, con il sequestro della bici per chi viaggia di notte senza gli adeguati sistemi di illuminazione.
Prevediamo – conclude D’Angelis - anche la partenza dal prossimo anno scolastico dell’educazione stradale e della conoscenza del nuovo Codice della Strada nelle scuole per ridurre infrazioni ed evitare i tanti, troppi, incidenti stradali sulle nostre strade”.