Firenze – “La delibera licenziata oggi rappresenta un atto importante per il sistema delle infrastrutture toscane, perché prevede l’adeguamento delle linee ferroviarie dei pendolari e opere stradali in tutto il territorio regionale”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Mobilità e infastrutture del Consiglio regionale, Fabrizio Mattei (Pd), a margine dei lavori della commissione stessa che ha licenziato, con il voto contrario dei consiglieri di FI, il Piano regionale integrato per la mobilità (Priim) che ora passerà al voto dell’Aula.
“Questo atto”, ha aggiunto Mattei, “aiuterà la Toscana a risolvere il deficit infrastrutturale e contribuirà a migliorare la vita dei cittadini”. Nel corso della seduta di commissione sono stati accolti anche alcuni emendamenti presentati dal gruppo di FI relativi al porto di Viareggio, all’adeguamento e potenziamento della E45 Valtiberina e all’ottimizzazione e potenziamento del sistema degli interporti. Approvati anche gli emendamenti proposti dal presidente Mattei per potenziare e interconnettere le reti ciclabili.
Gli emendamenti presentati da Monica Sgherri (FdS-Verdi) sono stati, invece, ritirati perché accolti come integrazione alla Proposta di risoluzione che sarà discussa in Consiglio regionale in occasione dell’approvazione del Piano. Il Priim è lo strumento di programmazione unitaria attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti. Il piano razionalizza ed integra le politiche regionali per gli anni 2014-2020 nelle materie come ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, interporti, trasporto pubblico locale, viabilità regionale e mobilità ciclabile.
La novità assoluta è proprio la razionalizzazione in un unico piano della programmazione delle infrastrutture e della mobilità. Tra le opere chiave contenute nel piano: la gara per il gestore unico per il trasporto pubblico locale su gomma; il nodo dell’alta velocità fiorentina e quella dei raccordi ferroviari del Porto di Livorno e la ferrovia Pistoia – Montecatini; il completamento del corridoio tirrenico, della E78 Grosseto-Fano, l'adeguamneto e messa in sicurezza della SGC FI-PI-LI e della Firenze-Siena, gli assi viari di Lucca; l’integrazione gestionale tra gli aeroporti di Firenze e Pisa; il completamento delle linee due e tre della tramvia di Firenze; la realizzazione del people mover a Pisa; i nuovi piani portuali di Livorno, Piombino e Marina di Carrara; la ciclopista dell’Arno; i bandi per la sicurezza stradale; lo sviluppo di progetti di infomobilità. Il Priim, inoltre, individua e classifica la rete stradale di interesse regionale, la rete dei porti regionali, il sistema aeroportuale, le vie navigabili e la rete regionale della mobilità ciclabile.
Nel piano si parla anche del legame tra infrastruttura e crescita economica ricordando che il trasporto rappresenta il 14,5% in termini di spesa media mensile delle famiglie toscane e dei costi ambientali e sociali determinati dalla mobilità. Per quanto riguarda gli investimenti, nel triennio 2013-2015 il bilancio regionale stanzia 1 miliardo e 724 milioni di euro destinati a potenziare e migliorare la rete delle infrastrutture e dei trasporti. Di queste risorse, 448 milioni sono destinati alle infrastrutture e 1.276 milioni ai trasporti. Il Patto di stabilità frena, però, la spesa sia della Regione che degli enti locali, indipendentemente dalle loro disponibilità di bilancio. Nel quadro finanziario programmatico, il Priim prevede interventi per 23,5 miliardi di euro, di cui 5,8 miliardi già effettuati, 7 finanziati e quasi 11 programmati.
Nelle opere regionali finanziamento e programmazione vanno di pari passo. Nel breve periodo (2013-2017) il tasso di crescita medio previsto per il PIL regionale stima un incremento dello 0,8%.