di Beppe Pirrone Ferdinando Sannoner nasce a Firenze nel 1792 da un’agiata famiglia assai borghese, compie studi di ingegneria, si arruola tra le file dell'esercito napoleonico e dopo aver frequentato ambienti facoltosi ed importanti salotti in tutta Europa, all’età di 24 anni s’imbarca per l’America. Poco dopo il suo arrivo e grazie ad indiscutibili lettere di credito, riceve, da un gruppo di investitori dell’Alabama l’incarico di agrimensore, cioè la gestione dei lavori di mappatura di quello stato.
Nonostante le minacce delle tribù guerriere Cherokee, che costantemente mettono in pericolo la sua missione, lui con diligenza e competenza porta a compimento il suo incarico a tal punto che, quando gli chiesero di dare un nome alla località sul fiume Tennessee, dove si stavano già costruendo la chiesa, il saloon e le prime botteghe, il nostro Ferdinando non esitò a chiamarla Florence, in onore della sua e nostra amata città e così nel 1818 il nome venne ufficializzato per sempre. Oggi Florence, capoluogo della Contea di Lauderdale, meglio conosciuta come “City of Renaissance” (la città del Rinascimento), è una città di 40.000 abitanti ed è il fulcro economico più importante di tutto il nord ovest dell’Alabama. Questa originale circostanza di nominare le città può sembrare abbastanza insolito a noi europei, dove i nomi delle città esistono quasi da sempre, ma per un nuovo continente, quale è l’America, il fatto era abbastanza normale quindi i pionieri, escludendo le denominazioni più difficili, sia per grafia che per fonetica, di origine amerindiana, dovettero ricorrere a stratagemmi di fantasia, a rappresentazioni religiose e a memorie lontane importate dal vecchio continente per dare, ex novo, i nomi alle città, alle contee e ai luoghi geografici che lentamente ma non troppo stavano prosperando.
Omettendo tutte le città e i luoghi geografici chiamati con nomi anglosassoni, che negli Stati Uniti sono la maggioranza, ci piacerebbe soffermarci sul contributo dato dalla Toscana a questa insolita mappatura. Da un’attenta ricerca risultano esserci ben 26 città chiamate Florence, che sono ben più di ogni altra città di origine italiana (invero ci sono 18 Milano o Milan, 13 Rome o Roma, 10 Venice o Venetie e, inaspettatamente, 16 si chiamano Verona); le “Firenze o Florence” più importanti sono in California, nel Kansas, nel Montana, nel Nebraska, nel South Carolina e poi nel Wisconsin, nel Massachusetts, nell’Oregon e nello stato di New York; le 2 contee che si chiamano Florence si trovano una in South Carolina e l’altra nel Wisconsin; 41 luoghi geografici sono chiamati senza indugi Toscana ed ad altri 3, gli allora agrimensori, hanno dato il nome Arno mentre Chianti è (casualmente?) una zona vinicola della California; un’altra felice provincia si chiama Elba, solo una città, in California, è chiamata Lucca ma per inorgoglirci c’è anche Monte Cristo in West Virginia ed inoltre possiamo ricordare la Contea di Tuscumbria giustappunto in Alabama.
Undici città si chiamano Belvedere, ma forse non possiamo proprio raffrontarle al nostro amato Forte, anche se il fatto ci intrigherebbe e ci farebbe piacere pensarlo. Sicuramente le 3 città chiamate Dante non lasciano dubbi di sorta, la più famosa di esse è “Dante’s View” che si trova a circa mille e 800 metri di altezza a nord del “Picco della Bara”, addirittura nei pressi delle “Vale della Morte” in California. Chi sa che cosa avrebbe mai avuto da dire il Sommo Poeta, su questa sua infernale toponomastica ubicazione, noi per il momento preferiamo passarci sopra. Per completare questa curiosa indagine sarà bene sapere, uscendo dal seminato, che la tanto nota San Francisco si chiamava originariamente “El Pueblo de Nuestra Señora Reina de los Angeles de la Porciuncula” che tradotto dallo spagnolo significa “il villaggio di nostra Signora Regina degli Angeli della Porziuncola”, oggi, è più pragmaticamente ma forse meno poeticamente, chiamata semplicemente “elle e”, L.A.
A proposito la maglia della squadra di Football di Florence è viola e il nostro Ferdinando dopo aver aperto una pasticceria di enorme successo morì nel 1857, all’età di 67 anni nella sua Firenze americana.