Il Tavolo Regionale per la difesa della scuola statale, Il Comitato per la difesa della Costituzione, il Comitato di Firenze dell’Associazione per la scuola della Repubblica, la Comunità dell’Isolotto, l’Associazione il Filo Rosso, il Laboratorio per la laicità, il Circolo UAAR di Firenze, l’Associazione Libere Tutte, Cobas Scuola di Firenze, USB, Alba, il Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, PerUnaltraCittà, Associazione Musiquorum, hanno dato vita ad un comitato promotore per il governo pubblico degli asili nido del Comune di Firenze. Il comitato promuove una petizione popolare, istituto previsto dall’articolo 99 dello Statuto del Comune di Firenze per chiedere: un numero di posti nido, direttamente gestiti dal Comune, in quantità tale da garantire la copertura della domanda sociale e l’azzeramento delle liste d’attesa; nelle eventuali convenzioni con privati la netta prevalenza del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, oltre il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro; la parità delle tariffe delle strutture eventualmente convenzionate con quelle comunali. L’iniziativa si avvia da oggi, l’obiettivo del Comitato promotore è quello di raccogliere un significativo numero di firme in calce alla petizione nelle prossime settimane.
Il comitato promotore è ospitato dal Circolo Arci in Via delle Porte Nuove e raccoglierà le firme attraverso postazioni nelle piazze e nei luoghi più frequentati e significativi di Firenze. La disponibilità di posti nei nidi direttamente gestiti dal Comune è scesa nel 2011 (ultimo certificato del conto consuntivo disponibile) rispetto al 2008 di circa il 14% (meno 350 posti circa). La copertura dell’utenza potenziale (residenti dell’età interessata al servizio) è ancora ferma al 27% e per questo le liste di attesa sono ogni anno circa un terzo della richiesta, al 30/12/2013 erano il 33,5%.
L’appalto a privati di nidi comunali e l’acquisto di posti in strutture private ha un costo per le casse comunali che per l’anno educativo 2012/2013 è stato di 5.489.258 euro. Le economie della gestione privata si fondano sulle minori retribuzioni contrattuali del personale e sul ricorso massiccio al rapporto di lavoro a tempo determinato, mancando così la necessaria continuità educativa. Le rette dei nidi privati (anche di quelli convenzionati) sono superiori a quelle comunali, così che si producono diseguaglianze nell’accesso al servizio, non risolvibili con l’erogazione di buoni servizio. La libertà di scelta dei genitori infine è violata poiché non vengono garantiti appieno percorsi formativi liberi da condizionamenti culturali e/o confessionali.
All’iniziativa hanno dato il loro appoggio i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi. «Prima di avanzare critiche bisogna conoscere bene la normativa. La presunta diminuzione dei posti negli asili nido in realtà riguarda strutture gestite con personale comunale ma non l'offerta pubblica complessiva. Questi posti sono in strutture che, dati i noti vincoli imposti dal Governo ai Comuni per quanto riguarda le assunzioni di personale, sono stato affidati in appalto. Restano comunque a pieno titolo asili pubblici.
È quanto ricorda l’assessora all’educazione Cristina Giachi rispondendo a due consiglieri dell'opposizione. «Quanto alle liste di attesa - ha aggiunto l'assessora all'educazione - ad oggi risultano iscritte 264 famiglie, numero decisamente ridotto rispetto agli anni precedenti. Che conferma un trend in discesa cominciato proprio con l'avvio di questa amministrazione: nel 2009 le famiglie in lista d'attesa erano 900». «Fin da subito lo sforzo della giunta Renzi - ha sottolineato – è stato quello di aprire nuove strutture.
Da settembre, tanto per fare un esempio, è attivo l'asilo nido di Coverciano che ospita 50 bambini. Senza dimenticare che in precedenza il Comune ha preso in gestione la struttura della Provincia di Firenze». «Nei nidi privati accreditati, infine - ha concluso Cristina Giachi - i posti convenzionati hanno, per le famiglie, esattamente lo stesso costo che avrebbero in un asilo gestito da dipendenti del Comune.