Nuove nomine nella sanità toscana: Alberto Zanobini è il nuovo commissario dell’Estav Centro, mentre Marco Menchini guiderà, anch’egli pro tempore l’Estav Sud-Est. Entrambi sostituiscono Beatrice Sassi, direttore generale del primo e commissaria del secondo dal maggio scorso, passata all’Università di Firenze. Zanobini resterà in carica al massimo sino alla fine di novembre, mentre Menchini sino al 29 maggio, poiché prosecuzione del commissariamento avviato nel maggio del 2013 a seguito del passaggio dell’ex direttrice generale Piovi al vertice della Asl 11.
Immutato il quadro dell’Estav Nord-Ovest, al cui vertice siederà ancora Enrico Volpe. La notizia giunta stamani in commissione Sanità, ha messo in allarme Stefano Mugnai, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della commissione stessa. «Rossi avrebbe potuto cogliere al balzo l’occasione offerta dal trasferimento della dottoressa Sassi, e invece ha preferito effettuare nuove nomine. Ci sarebbe da stupirsi per le decisioni della Giunta regionale se solo questa non ci avesse già abituato al peggio, disattendendo gli atti approvati dal Consiglio e respingendo proposte dettate non da ideologie ma da semplice buon senso.
E invece la Giunta, specie in sanità, continua imperterrita a tagliare servizi ma non la burocrazia. E la vicenda Estav è in questo senso emblematica: in principio – ricorda Mugnai – fu l’impegno per l’accorpamento degli Estav contenuto in una mozione da me presentata e approvata all’unanimità nel 2011 ma disatteso dall’allora assessore Scaramuccia solo pochi mesi dopo. Passano oltre due anni e, siamo nel novembre scorso, la Giunta ci ripensa e annuncia di voler procedere alla riduzione da tre a uno degli Estav, inserendo l’accorpamento nella legge finanziaria.
Un annuncio, per l’appunto, rimasto lettera morta a causa delle divisioni in seno alla maggioranza che stanno bloccando la relativa proposta di legge. Quindi le nomine di oggi, che lasciano presupporre tempi ancora lunghi per questo primo taglio alla burocrazia sanitaria». Ma non è solo quest’ultimo aspetto a lasciar perplesso l’esponente di Forza Italia: «Nella maggioranza è ormai in atto un processo di libanizzazione specie in materia sanitaria. Il mancato accorpamento degli Estav fa il paio, per dirne alcune, con lo stallo sul Piano regionale sanitario e sulla riforma delle centrali del 118.
Tutto inesorabilmente spiaggiato. Con un po’ di buon senso e ragionevolezza la Regione avrebbe potuto ridurre le spese in burocrazia per salvaguardare servizi primari, e invece nulla. Parafrasando un vecchio spot pubblicitario, toglietegli tutto, ma non le poltrone», conclude Mugnai.