Le canzoni che resero celebre Tina Allori - incoronata più volte miglior voce radiofonica Rai – rivivono grazie ad uno spettacolo allestito da sua nipote, la nota cantautrice fiorentina Letizia Fuochi. Grazie anche all’interessamento della Provincia di Firenze, sabato 25 gennaio e domenica 26 prenderà forma al teatro Le Laudi il racconto musicale della vita artistica di questa vera protagonista della canzone italiana degli anni d’oro della radio. Lo spettacolo è di fatto la ricostruzione di una trasmissione radiofonica andata in onda in diretta televisiva nel 1961. Sabato 25 (ore 21) e domenica 26 gennaio (ore 17) la cantautrice fiorentina LETIZIA FUOCHI al TEATRO LE LAUDI (via Leonardo da Vinci 2r, tel 055 572831 info@teatrolelaudi.it; intero euro 18, ridotto 16, gruppi 13, scuole 10) presenta il suo concerto-spettacolo “Tina Allori.
La Bella Voce della Radio”, ovvero il racconto in musica della vita artistica di Tina Allori, una protagonista della canzone italiana degli anni d’oro della radio. Nata a Poggio a Caiano nella prima metà degli anni Venti, Tina Allori rivive attraverso i ricordi della nipote e, mutatis mutandis, collega Letizia Fuochi, cantautrice che negli ultimi anni, oltre a produrre un disco notevole (Come l’acqua alla terra, che ha avuto ottime recensioni dalla critica specializzata), ha portato in tour più di un bello spettacolo di teatro-canzone.
Di Tina Allori tratteggia un ritratto intenso e scanzonato, che risuscita la passione, il fascino, le indimenticabili canzoni che hanno segnato intere generazioni di italiani, rammentando quanto la musica fosse un elemento indispensabile per il nostro Paese. Tina Allori, incoronata più volte miglior voce radiofonica RAI, viaggiò in tutto il mondo, precorrendo i tempi e sfidando le convenzioni: la sua musica prima di tutto. In questo spettacolo (ricostruzione di una trasmissione radiofonica andata in onda in diretta televisiva nel 1961) il racconto familiare e aneddotico si accosta all’esibizione artistica, con l’intento, nel rendere omaggio al grande talento della cantante toscana, di offrire uno spunto di riflessione sul ruolo “sociale” della cultura popolare di intrattenimento, specie quand’è capace, come i questo caso, di coinvolgere e divertire con grazia ed eleganza.
