Firenze– Modificare, tempestivamente, l’articolo 8 del decreto-legge 145/2013 Destinazione Italia che rende obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. L’articolo, di fatto, autorizza le assicurazioni a scegliere chi ripara imponendo l’utilizzo di officine convenzionate e mette “fuori gioco migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato”. È quanto chiede una mozione presentata dal Gruppo Idv, e firmata da numerosi consiglieri, che il Parlamento regionale ha approvato nella seduta di martedì 14 gennaio.
Il testo impegna l’Esecutivo toscano ad attivarsi presso il Governo nazionale poiché l’obbligo del risarcimento presenta “margini di incostituzionalità”. Sembra infatti “aggirare” la sentenza della Corte Costituzionale n.180 del 19 giugno 2009 in cui viene “confermato che il sistema di risarcimento diretto è facoltativo” e che tale sistema “non può e non deve essere considerato e utilizzato come se fosse obbligatorio”. Nel testo viene inoltre rilevato che il decreto Destinazione Italia, se definitivamente approvato, andrebbe ad incidere “anche e soprattutto sui diritti degli automobilisti”, oltre ad avere “conseguenze drammatiche sulle oltre 2mila carrozzerie toscane e sugli oltre 6mila ocupati nel settore”. “Durante l ’incontro con i responsabili nazionali di Cna, Confartigianato e Casartigiani che stanno manifestando in piazza Montecitorio, abbiamo assicurato che il Pd sta lavorando alle modifiche del decreto ‘Destinazione Italia’, come chiesto dai manifestanti.
Riteniamo che la riduzione dei costi delle assicurazione sia un obiettivo da raggiungere senza danneggiare però gli operatori del settore. In particolare, le associazioni di categoria chiedono la modifica della norma che prevede la facoltà per le assicurazioni di scegliere la carrozzeria e di quella che prevede il divieto di cessione del credito al carrozziere. Norme che, secondo le associazioni, metterebbero a rischio l’esistenza di molte imprese e posti di lavoro”. Lo dice Silvia Velo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, che stamani ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria che stanno manifestando in piazza Montecitorio.