Il perfezionamento della transazione è previsto nel giugno 2014 e fino ad allora l’attuale management ed il Consiglio di Amministrazione resteranno pienamente responsabili della gestione del Gruppo. Nel corso degli ultimi dodici mesi Triton Partners è stata l’unica realtà ad aver condotto una due diligence e ad aver presentato allo stesso tempo offerte vincolanti per sostenere il Gruppo. Il futuro dello stabilimento Seves di Firenze è stato associato al piano di ristrutturazione finanziaria intrapreso dal Gruppo, anche se di fatto le due tematiche sono separate.
I dubbi sulla sostenibilità industriale del sito fiorentino risalgono infatti a diversi anni fa e permangono oggi molto forti, nonostante gli ingenti investimenti e gli sforzi profusi dall’azienda a tutela della sua continuità operativa. Per tale ragione, lo stabilimento affronta oggi un periodo di cassa integrazione, mentre il management di Seves si sta confrontando con tutti i principali stakeholder per valutarne il futuro. Ad oggi il Gruppo non ha ricevuto alcuna offerta da terze parti interessate a rilevare il sito produttivo di Firenze.
Ciononostante, il management di Seves conferma la piena disponibilità a considerare ogni opzione credibile purché compatibile con le strategie industriali e con il piano complessivo di ristrutturazione del Gruppo. Ogni decisione riguardante lo stabilimento di Firenze è stata presa e continuerà ad essere presa dal management di Seves. Triton non ha avuto e non ha alcun ruolo in tali decisioni, anche se è al corrente della situazione e lo sarà anche in futuro secondo i termini del piano di ristrutturazione ipotizzato. Seves dunque annuncia di aver raggiunto un importante accordo per la riorganizzazione del debito finanziario del Gruppo con le principali banche creditrici e i fondi di investimento assistiti dalla società di private equity Triton Partners. Tale accordo prevede lo stralcio di parte del debito finanziario del Gruppo per un importo pari a circa 100 milioni di euro da parte delle banche creditrici e la riapertura immediata delle linee di credito a breve termine, attualmente sospese, da parte dei due principali istituti di credito coinvolti, BNP e Intesa Sanpaolo, che investiranno, insieme al nuovo azionista Triton, ulteriori 65 milioni di euro nella società. L’intesa raggiunta rappresenta un significativo risultato nell’ambito del processo di ristrutturazione complessivo del Gruppo, oltre che una condizione necessaria per procedere alla richiesta di omologa del piano di ristrutturazione da parte dei Tribunali di Firenze e Milano.
Testimonia inoltre la fiducia da parte del ceto bancario nei confronti dell’azienda e, una volta perfezionata, consentirà al management di ritornare a focalizzarsi pienamente sull’attività industriale e commerciale della società. Con un giro d’affari annuale di circa 350 milioni di euro e 2.800 dipendenti localizzati in 12 stabilimenti in Europa, Asia a America, il Gruppo Seves è oggi leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di isolatori in vetro per reti di alto e altissimo voltaggio per la trasmissione e distribuzione di energie elettrica e nella produzione di mattoni in vetro per l’edilizia e l’arredamento di esterni ed interni.
Dopo un periodo di contrazione a partire dalla fine del 2011, nel corso degli ultimi 12 mesi i risultati della società sono già migliorati. La mancanza di liquidità non ha però reso ancora possibili quegli importanti investimenti necessari all’incremento della capacità produttiva e allo sviluppo delle attività operative. A commento del risultato positivo raggiunto, Peter Baumgartner, Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Seves, ha spiegato che “le sfide e le difficoltà operative e strategiche non vengono meno, tuttavia l’accordo rappresenta oggi una condizione essenziale per salvaguardare circa 2.800 posti di lavoro nel mondo, di cui quasi 260 nella sola Nusco (AV), tra dipendenti diretti del Gruppo (200) e l’indotto (60)”.
“L’accordo – ha aggiunto Baumgartner – doterà l’azienda di una struttura finanziaria solida e sostenibile, dando la possibilità al management di focalizzarsi sullo sviluppo strategico e operativo del business. Ringrazio pertanto il gruppo dirigente della Seves e tutti i dipendenti così come gli istituti di credito, Triton e tutti i consulenti per la perseveranza e la necessaria flessibilità con la quale hanno affrontato questa delicata negoziazione, essenziali per il raggiungimento di un risultato tanto importante.
Nei prossimi anni continueremo a lavorare in sinergia con Triton, Intesa, BNP e gli altri stakeholder in modo costruttivo e trasparente per migliorare le nostre attività operative e per cogliere tutte le opportunità di crescita che si presenteranno”.