Siena– “Crediamo che sarebbe opportuno che nelle scuole toscane, in via sperimentale, si iniziasse ad insegnare la prevenzione informatica, al fine di fornire ai ragazzi, senza allarmismi, adeguati strumenti di conoscenza sui rischi ed i pericoli della navigazione in rete”. Così si è espresso il presidente del Corecom Toscana, Sandro Vannini, a conclusione del secondo step del progetto Internet@minori@adulti, organizzato dal Corecom in collaborazione con l’Università di Siena, svoltosi alla scuola media Mattioli di Siena e conclusosi oggi con una conferenza stampa che si è tenuta nell’aula magna dell’istituto del quartiere di Ravacciano.
Alla conferenza hanno preso parte anche la preside Giuseppa Napoli, la docente Michela Manetti dell’Università di Siena, l’esperto informatico Fabio Ghioni e il vicepresidente della Provincia senese Alessandro Pinciani. “Questa seconda tappa, dopo quella di Grosseto, ci ha permesso di raccogliere informazioni utili sia per quel che riguarda il rapporto fra internet e minori, sia sull’utilizzo del web a livello generale”, ha detto ancora Vannini. Mentre Michela Manetti ha sottolineato “l’importanza della consapevolezza nell’uso di internet” e la Napoli ha evidenziato che “la scuola ritiene utile questa esperienza”.
Prima dell’incontro con i giornalisti, con la partecipazione dell’esperto dei sistemi di hackeraggio Ghioni, si è svolta l’ultima “lezione” senese. Vannini, Manetti e Ghioni, assieme a Pinciani, hanno incontrato gli studenti che hanno partecipato al percorso di sensibilizzazione sui rischi e le opportunità del web che ha visto coinvolti, nei giorni scorsi, anche il vicepreside Paolo Bianchi, i docenti universitari Andrea Frosini e Donatella Cherubini di Siena e la Polizia postale. Ghioni ha parlato della “sicurezza in rete” che talvolta può essere garantita attraverso “piccoli accorgimenti” e un uso “più intelligente dei mezzi e della rete”.
Secondo Ghioni gli adulti devono avere “la percezione degli eventuali pericoli a cui possono essere sottoposti le ragazzine ed i ragazzini” ai quali ha raccomandato di “diffidare sempre da persone incontrate in rete che non si conoscono”. Anche a Siena, come già a Grosseto, è stato distribuito il vademecum Internet@minori@adulti contenente indicazioni per una corretta navigazione in rete dei minorenni, con particolare attenzione alle precauzioni da osservare per evitare che i più piccoli cadano nelle molteplici inside del web.
Il progetto, che si avvale adesso anche del supporto dell’Università di Pisa, proseguirà in una scuola media di Livorno e poi si sposterà a Pisa per concludersi a Firenze. La classe 2aC della scuola primaria Carducci di Fucecchio è una delle 25 classi di studenti in tutta Italia scelte dal colosso dell’elettronica Samsung per il progetto Smart Future.
L’avvio della sperimentazione è avvenuto, contestualmente alla presentazione del progetto, questa mattina a scuola alla presenza dei rappresentanti dell’azienda coreana, del dirigente dell’ufficio scolastico della Regione Toscana Rosa De Pasquale, del Sindaco di Fucecchio Claudio Toni e del dirigente scolastico del circolo didattico Maria Elena Colombai. Degli strumenti tradizionali dell’istruzione nella 2aC sono rimasti soltanto i banchi; la carta e la biro, infatti, sono stati sostituite da un tablet e da una penna elettronica.
Elettronica sarà anche la lavagna che potrà comunicare direttamente con i 16 tablet a disposizione dei bambini. Si tratta di una proposta innovativa che avvicina la scuola alla rapida modernizzazione imposta dall’informatica studiata da Samsung insieme al dipartimento CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, diretto dal prof. Rivoltella. “L’utilizzo dei nuovi strumenti – ha spiegato il dott. Manuele De Mattia della Samsung - è stato pensato dalla nostra azienda per supportare l’insegnamento ma allo stesso tempo per garantire la massima sicurezza.
Gli alunni potranno utilizzare i tablet soltanto per scopi didattici e gli insegnanti potranno in qualsiasi momento controllare, ed eventualmente bloccare, i monitor degli studenti.” Grande soddisfazione per essere stati scelti per un progetto pilota di così grande importanza è stata espressa dalla dirigente scolastica Colombai e dalla dirigente dell’ufficio regionale. “Reputo questa scelta – ha detto Rosa De Pasquale – lungimirante e avveduta. Non bisogna aver paura degli strumenti tecnologici.
Rappresentano un importante sostegno all’istruzione e ci aiuteranno a fare un deciso cambio di passo nelle metodologie didattiche”. Anche il sindaco Toni ha apprezzato la modernità del progetto invitando a proseguire su questa strada. “La conoscenza e la curiosità – ha detto – sono le “armi” moderne che dovranno essere in possesso dei nostri giovani se vogliamo riportare l’Italia ad essere leader nel mondo come lo è stata al tempo del rinascimento quando la Toscana era la patria della cultura, del commercio, della finanza.
Per capacità e competenze didattiche non siamo secondi a nessuno, occorre però supportarle con una decisa spinta alla modernizzazione”.