FIRENZE - In arrivo per la non autosufficienza oltre 18 milioni e mezzo di euro: 13.513.500 è la somma che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha assegnato alla Regione Toscana per gli anziani per l'anno 2013. A questa somma va ad aggiungersi l'assegnazione di ulteriori 5 milioni di euro, finanziamento aggiuntivo della Regione Toscana. Nella seduta di stamani, la giunta ha deliberato l'assegnazione di queste somme e la loro ripartizione tra le 34 zone/distretto della Toscana. "Dal 2010 la Toscana finanzia con risorse proprie il Fondo per la non autosufficienza, per un totale di oltre 80 milioni di euro l'anno - chiarisce l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - garantendo ai cittadini non autosufficienti varie tipologie di risposta, in base al loro stato di salute e alla loro autonomia.
Per il 2013, il Fondo per la non autosufficienza è finanziato, oltre che da risorse regionali, anche da risorse statali, destinate alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali". Sia la somma del Ministero che quella della Regione verranno ripartite tra le 34 zone/distretto della Toscana, in base a indicatori sociosanitari. Le somme, ripartite in base a questi criteri, verranno assegnate alle Società della Salute o alle aziende sanitarie. Tra le priorità, quella di assicurare la risposta domiciliare. "Pieno sostegno alla posizione dell'azienda sanitaria 9 di Grosseto.
Sto intervenendo personalmente presso il ministro Lorenzin, per puntualizzare il rispetto, da parte degli ispettori ministeriali, delle modalità, che invece non sono state rispettate". E' quanto dichiara l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, a proposito del caso di Valentina Col, la ragazza morta il 25 agosto scorso all'ospedale di Orbetello per una embolia polmonare massiva. Ieri alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia delle conclusioni a cui sarebbero giunti gli ispettori ministeriali. "Ad oggi, né noi della Regione, né l'azienda sanitaria abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale - dice l'assessore - Vorremmo conoscere tutte le motivazioni riportate nella relazione ministeriale, per poter fare le nostre controdeduzioni, nello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto il nostro operare". "Si ribadisce il dolore per l'evento e la vicinanza alla famiglia - aggiunge l'assessore - Occorre però evitare allarmi non motiivati e conclusioni premature.
Per questo riteniamo importante che le conclusioni dell'inchiesta, cui la Regione, l'azienda sanitaria e i professionisti hanno collaborato lealmente, siano oggetto di conoscenza da parte nostra, e ci sia per noi la possibilità di fare deduzioni". "Altra cosa - conclude Marroni - è l'indagine della magistratura, che è ancora in corso, e della quale aspettiamo la conclusione, nel pieno rispetto e fiducia nel lavoro dei magistrati".