Il documentario resta la forma cinematografica più pungente e attenta ai multiformi aspetti della società, alle sue contraddizioni, utopie e tragedie. Con un programma di cento documentari, proiettati dal 30 novembre al 7 dicembre, il Festival dei Popoli presenta l’edizione numero 54, cifra che ne fa la manifestazione del settore con la tradizione più consolidata. Tradizione che anche quest’anno non tradisce le attese, offrendo al pubblico un’ampia selezione di opere dedicate a scottanti temi d’attualità, così come alla storia recente, ma anche figure di artisti, affiancate a una retrospettiva sulla città di Parigi. Come spiega il direttore Alberto Lastrucci, il documentario ha la capacità di sbattere in faccia la realtà, con la dovuta durezza che non esclude un linguaggio raffinato e l’attenzione all’estetica.
Il festival si pone quindi come una finestra critica, e il più possibile obiettiva, sulla difficile situazione socio-politica che stiamo attraversando, sospesa fra interessi economici, ambizioni politiche, sfruttamento eccessivo delle risorse, fanatismo e rifiuto del diverso. In mezzo, esperienze artistiche e antropologiche, dalla Cina agli USA, alla Turchia e ai Balcani, attraverso culture profondamente lontane da noi, ma che il cinema contribuisce a renderci idealmente vicine. A tutto questo il festival si propone di dare voce, arricchendo il programma con incontri con i registi e i protagonisti. L’anteprima del festival avrà luogo il 29 novembre, alle ore 17,30 presso il Cinema Odeon, con la proiezione di Educazione affettiva, il documentario di Federico Bondi e Clemente Bicocchi, che coinvolge una classe elementare del quinto anno, che apre una finestra sulle emozioni dei bambini a pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico.
L’inaugurazione ufficiale, sarà l’indomani alle 18,15, con la prima assoluta di Centoquaranta - La strage dimenticata, caustica opera di Manfredi Lucibello che affronta la controversa vicenda dell’affondamento della Moby Prince e per la quale i patenti delle vittime ancora attendono che giustizia sia fatta. Alle 21,30, invece, sarà proiettato We steal secrets: the story of Wikileaks, di Alex Gibney, documentario che ricostruisce la vicenda del giornalista australiano Julian Assange, che ha resi pubblici attraverso il suo portale numerosi segreti bancari, finanziari, diplomatici e militari di tanti governi del mondo.
La linea “politica” del festival prosegue il 1 dicembre con Dal profondo, di Valentina Pedicini, che affronta le difficili condizioni dei minatori del Sulcis; e ancora, il 2, con EU013 - L’ultima frontiera, dedicato al dramma dell’immigrazione. Inoltre, anche il delicato mondo della scuola viene mostrato attraverso le diverse esperienze nei vari Paesi del mondo, e ci si accorge che molti popoli compiono veri e propri sacrifici in nome dell’istruzione, mentre in Italia si sta di fatto smantellando quello che era un efficiente sistema scolastico. Accanto a temi più complessi, il festival affronta una molteplicità di aspetti della società contemporanea: il rapporto con il sesso delle donne africane (Among women), la figura di Elvis Costello, la sperimentazione musicale moscovita (Elektro Moskva), l’infanzia dei bambini Rom (Loli kali shuba). Infine, fra le varie sezioni del festival, segnaliamo Etudes sur une Ville, dedicata alla capitale francese e organizzata in collaborazione con l’Ambasciata e l’Istituto di Cultura transalpini.
Tra gli eventi clou, la proiezione di Etudes sur Paris, documentario del1928 di André Sauvage, regista sopra le righe. Una sezione che indaga la vocazione artistiche di Parigi, dalle avanguardie al contemporaneo, ma anche i suoi fermenti operai, il paesaggio urbano, le vecchie Halles e la periferia. La giuria internazionale assegnerà i seguenti premi: al miglior lungometraggio, mediometraggio e cortometraggio, oltre alla Targa Paoli al miglior documentario etno-antropologico. Quattro gli spazi che ospiteranno le proiezioni: Cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese, e Doc at Work - all’interno dell’auditorium di Sant’Apollonia.
Tutte le informazioni sul programma completo, orari e prezzi dei biglietti, al sito www.festivaldeipopoli.org. Niccolò Lucarelli