Torna libero il cucciolo di lupo recuperato dal WAC

Il personale del Wolf Appennine Center del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano è stato chiamato a intervenire da un cacciatore per il recupero di un cucciolo di lupo di circa 4 mes

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2013 16:20
Torna libero il cucciolo di lupo recuperato dal WAC

Il 9 settembre 2013 il personale del Wolf Appennine Center del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano è stato chiamato a intervenire da un cacciatore per il recupero di un cucciolo di lupo di circa 4 mesi, affetto da rogna e in uno stato di forte denutrizione, prossimo a morire. Al momento del ritrovamento non si poteva escludere che le sue condizioni fossero legate a un incidente stradale; il cucciolo si trovava, infatti, nei pressi di una strada provinciale a ridosso di alcune case ed era stato avvistato da diverse persone. «Intervenire per salvare un animale che vive allo stato libero può essere ecologicamente scorretto – spiega Willy Reggioni, responsabile del WAC - poiché si interferisce con la selezione naturale e i meccanismi che a più livelli ne fanno parte.

In questo caso, visto il contesto, il personale del Parco ha provveduto alla cattura dell'animale e al suo trasferimento presso il CRAS Casa Rossa dei Boschi di Carrega (PR). Era anche importane evitare che qualcuno s'impadronisse del giovanissimo lupo come nel recente caso del sequestro del lupo Fortorino». Presso le strutture del CRAS il cucciolo è stato seguito dal medico veterinario Mario Andreani e dai suoi collaboratori. Durante il periodo trascorso in cattività il cucciolo ha recuperato peso e ha iniziato a mostrare rapidamente una forte insofferenza alla cattività e al contatto con l'uomo, segnali positivi per un suo ritorno in libertà, cosa avvenuta il 9 ottobre 2013, a un mese esatto di distanza dal recupero.

Per la reimmissione in natura è stato scelto un luogo vicino a quello del ritrovamento, precedentemente ispezionato per accertare la permanenza del resto del branco nell'area. Il piccolo lupo è stato dotando di un collare VHF appositamente programmato per garantirne il distacco nell'arco di alcuni giorni. Il collare è risultato indispensabile per monitorare la sopravvivenza post-rilascio a breve termine del cucciolo, i suoi spostamenti e la sua riassociazione al resto del branco. Nei due giorni successivi al rilascio il lupacchiotto ha raggiunto nuovamente l'area in cui era avvenuto il recupero e vi si è stabilito.

I sopralluoghi effettuati grazie al monitoraggio VHF hanno rivelato nuovamente la frequentazione del luogo da parte di lupi adulti. Dopo una settimana dal rilascio il collare si è staccato ed è stato recuperato. Da Sabato 9 a Domenica 10 Novembre 2013 Anni di studi, ormai si può quasi dire decenni, hanno portato la conoscenza del lupo nel Parco dell'Appennino tosco emiliano su ottimi livelli, ovviamente per quanto sia possibile trattandosi di una delle specie di più difficile osservazione e studio.

Sabato sera alle 21 al Rifugio i tecnici del Parco Nazionale, in una breve presentazione, faranno una carrellata sui metodi con cui si studiano questi animali, e sui risultati ottenuti in questi anni, aggiornando i presenti sugli ultimi dati di distribuzione e sui numeri nell'area del Parco. Il giorno dopo, domenica, salutati gli esperti del Parco, alle 10 è prevista un'escursione guidata durante la quale si continuerà a parlare di lupo camminando verso il crinale, a caccia delle tracce di questo e degli altri animali selvatici. Dislivello 500 m, percorrenza soste escluse 4 ore, rientro ore 14. Necessario abbigliamento e calzature da escursione invernale.

Possibilità di pranzo alla carta insieme al rientro in Rifugio (0521/889353). Partecipazione libera alla presentazione di sabato. Escursione domenica gratuita. Info e prenotazioni obbligatorie escursione: Guida A.E. e Naturalista Antonio Rinaldi cell. 328/8116651 - antonio.rinaldi.76@gmail.com

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