L’arrivo di Nerfertari fa scattare la stagione della raccolta dei funghi. Le prima perturbazioni attese tra sabato e domenica portano il sorriso sul viso di fungaioli seriali, occasionali cercatori e buongustai. Nel milione di ettari di bosco toscano si raccoglieranno, stima Coldiretti Toscana, circa 3mila tonnellate di funghi tra porcini, trombette, chiodini e altre numerose specie note e ricercate dagli appassionati. Partita a rallentatore per effetto dell’agosto caldo e del solito clima anomalo, le piogge rimetteranno le cose apposto facendo scattare l’assalto ai boschi.
Sono migliaia, tra hobbisti e “professionisti”, i cercatori che in queste settimane si inoltreranno per boschi e piane per raccogliere funghi. Un’attività che, se da un lato è piacevole per i fungaioli della domenica e rappresenta per le imprese agricole un’integrazione al reddito aziendale, dall’altra può presentare situazioni di pericolo per la propria ed altrui vita. Pericoli e rischi che possono essere evitati seguendo semplice ed essenziali regole che Coldiretti ha raccolto in un decalogo di comportamenti da rispettare per raccogliere i funghi in tutta sicurezza. Per prima cosa Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) invita a documentarsi sull'itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche; comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l'escursione; evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso; consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l'evoluzione delle condizioni atmosferiche.
In caso di mal tempo non sostare in prossimità di alberi, pietre ed oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini; scegliere l'abbigliamento e l'attrezzatura adatta all'impegno e alla lunghezza dell'escursione: si consigliano calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello. Se non si è certi della commestibilità del proprio raccolto – spiega Coldiretti - effettuare un controllo presso gli Ispettorati Micologici o l'Azienda Sanitaria Locale. Il raccolto giornaliero non deve superare i trechili per persona.
E’ vitato inoltre non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio mentre è importante di ricordarsi di pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità. I funghi raccolti – prosegue l’organizzazione agricola - devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L'utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa ildeterioramento del prodotto.
In caso di caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato. Coldiretti ricorda infine che per raccogliere funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene rilasciata dalla Regione Toscana e non più dal Comune di residenza del richiedente. Per la raccolta nel solo territorio del comune di residenza non è necessaria l’autorizzazione mentre per raccogliere i funghi al di fuori del Comune di residenza è necessario effettuare un versamento di Euro 13,00 per l’ autorizzazione personale semestrale, Euro 25,00 per l’ autorizzazione personale annuale.
Nel caso di residenza in territori classificati montani tali importi sono ridotti del 50%. Di analoga riduzione beneficiano i soggetti di età compresa fra i 14 ed i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione ed educazione previsto dalla Regione Toscana ed abbiano ottenuto il relativo attestato di presenza. I non residenti in Toscana devono pagare 15 Euro per un giorno, oppure 40 Euro per sette giorni. La data o l’indicazione della settimana devono essere obbligatoriamente aggiunte nella casuale dopo la dicitura “Raccolta funghi “.
Il pagamento deve essere effettuato tramite bollettino postale intestato a: REGIONE TOSCANA al C/C Postale n° 6750946.